I REGISTRI AKASHICI - V^ PARTE

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Concludiamo la nostra panoramica sui Registri akashici spiegando come avviene una lettura.

La prima cosa da sapere è che la lettura dei registri Akashici è PERSONALE, quindi nessuno può accedere ai registri di un’altra persona a meno che questa non lo autorizzi.

Chi fa la lettura ha, solitamente, un proprio metodo di “connessione”, ma ciò che accomuna tutti è una vita spirituale intensa e la pratica della meditazione. Del resto, non avrebbe senso separare il raggiungimento di un obiettivo di tale portata dalla pratica personale.

Punto fondamentale della lettura dei registri Akashici - che è già parte attiva del processo di risposta - è la preparazione delle domande.

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Dunque, la persona è invitata ad individuare delle domande da porre all’operatore. È importante non creare delle domande chiuse, che abbiano come risposta “si ” o “no” perché, altrimenti, è questo che si otterrà.

Bisogna dunque chiedersi cosa ci stia davvero a cuore e formulare dei quesiti in questo senso.

Ricordo che l’Akasha è un “libro” che abbiamo scritto noi e contiene TUTTE le nostre informazioni, sia di questa vita che di quelle passate e future. Tuttavia bisogna approcciarvisi con un cuore puro e con una REALE necessità di ricevere aiuto, non per soddisfare una malsana curiosità.

Possiamo chiedere qualunque cosa: dall’amore al lavoro, dalle vite passate alle relazioni presenti, e così via.

Attenzione, però, alle domande sul “futuro”. Come ho già spiegato negli articoli precedenti, il futuro non è predeterminato. Abbiamo visto il parallelismo tra l’Akasha e la visione olografica dei multiversi - dove tutto è già scritto - ma siamo sempre noi ad avere l’ultima parola sul cammino che vogliamo percorrere. Ricordiamoci di questa cosa se non vogliamo farci influenzare nelle nostre scelte. Piuttosto, è preferibile chiedere come si stia sviluppando il proprio presente, per capire se stiamo percorrendo la strada giusta o se siamo influenzati da qualche ferita karmica o loop psicologico.

Lo ribadisco: qualunque sia la risposta dei Custodi dell’Akasha, rimane salvo il libero arbitrio dell’uomo.

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L’informazione può avere forme diverse: possono essere parole o immagini oppure sensazioni che avverte la persona che canalizza. In ogni caso, sarà sempre costruttiva e ci offrirà una chiave di lettura per comprendere fino in fondo il nostro presente, aiutandoci a superare le difficoltà e a progredire nella nostra missione. Insomma, una una finestra aperta sulla consapevolezza.

Ma durante la lettura dei registri non arrivano solo informazioni ma anche buona energia e vibrazioni altissime che, producendo un’espansione di coscienza, vanno ad indebolire - se non a togliere definitivamente - eventuali blocchi dell’anima e del corpo. È l’energia dell’amore incondizionato, che agisce negli strati più profondi delle nostre memorie animiche. È la “guarigione karmica”, che ci libera dai fardelli delle vite passate per farci camminare più speditamente in quella presente. In tutto questo non c’è giudizio alcuno ma solo amore: proveremo la sensazione di essere totalmente e immensamente amati tanto dai Maestri ascesi quanto dagli Angeli o dai nostri antenati, che avvertiremo come una presenza calda e luminosa dentro di noi.

L’operatore non dà alcuna interpretazione di ciò che vede o ascolta, ma si limita a riportare il messaggio così come lo percepisce. È il destinatario ad avere la chiave per interpretare questi messaggi dato che, come ho detto all’inizio, il registro lo ha “scritto” lui.

Durante la lettura anche i nostri corpi (fisico ed energetici) risentono di questo flusso di incredibile vitalità che ci investe in pieno: si può avvertire calore in particolare zone del corpo o, al contrario, una fresca brezza. Oppure si possono avere delle percezioni extrasensoriali o, semplicemente, sperimentare una profonda pace interiore. Sensazioni che possono accompagnarci anche nei giorni seguenti.

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Durante la lettura, dunque, il destinatario entra in risonanza con quanto ricevuto e lo comprende a più livelli. L’informazione - la “forma in azione” - lo penetra, infatti, tanto nel corpo quanto nello spirito, riequilibrando entrambi.

Durante la lettura, si apre il canale di connessione dei registri Akashici, dando luogo a un lavoro di conoscenza di sé guidato dal nostro Sé superiore, sotto la guida dei Maestri di luce.

È dunque il Sé superiore il protagonista della lettura. Con Sé superiore si intende quella parte di noi stessi in cui non c’è ego ma soltanto luce e amore: lo spirito divino in noi.

A corroborare il Sé superiore ci sono i Custodi del nostro Registro Akashico, ovvero i Maestri Custodi, i Maestri Ascesi, gli Angeli e le Essenze di umani che ci sono state vicine in questa vita. Insomma, tutti gli esseri puri che abitano i piani superiori di esistenza.

L’informazione che riceviamo dal nostro Sé superiore e dai Custodi dei registri è pura luce, amore e vibrazione altissima.

Questa “luce” si manifesta sempre, anche al di fuori della lettura dei registri, purché la si sappia intendere.

Vi siete mai soffermati ad osservare i vostri pensieri ricorrenti? Vi siete mai chiesti come siano arrivati alla vostra coscienza? Da chi sono stati messi? Ebbene, le risposte potrete trovarle connettendovi al vostro Sé superiore.

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Rimanere centrati nel Sé, coltivare il dialogo con la scintilla divina che ci abita, apre il canale che ci connette ai registri Akashici. Grazie alla lettura dei registri, l’uomo può accedere alla coscienza ampliata e arricchire la propria esistenza con comprensioni altissime di ciò che sta vivendo.

Se sentite forte il desiderio di “incontrare voi stessi” tramite la lettura dei registri, significa che la vostra anima ve lo sta chiedendo, che ne avete bisogno. Attenzione, solamente, a farvi fare la lettura da una persona di comprovata serietà, la cui vita sia coerente a ciò che predica.

Simona HeArt

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