COVID,EMA:"VACCINI OGNI ANNO COME INFLUENZA"
In Italia ulteriori 174.652 contagi e altri 719 morti - I dati in Italia - Iss: Puglia regione a rischio alto

Covid, Ema: "Vaccini ogni anno come per influenza"
"E’ probabile che dovremo aggiornare regolarmente i vaccini anti-Covid per offrire la rivaccinazione ai gruppi vulnerabili, come facciamo" ogni anno "con il vaccino antinfluenzale". E’ lo scenario prospettato da Marco Cavaleri, responsabile della strategia per le minacce sanitarie e i vaccini dell’Agenzia europea del farmaco Ema, durante il periodico briefing per la stampa, l’ultimo del 2022.
"Il virus" Sars-CoV-2 "è qui per restare" con noi. "Dovremo muoverci prudentemente verso una nuova normalità, utilizzando al meglio gli strumenti che possono proteggerci, a partire dai vaccini" anti-Covid, ha sottolineato Cavaleri.
"Anche se" in questo momento "i tassi di casi Covid sono generalmente stabili in Europa, la situazione può cambiare molto rapidamente a causa delle sottovarianti emergenti", come la famiglia discendente di Omicron 5 in ascesa in Ue, BQ.1 e BQ.1.1, battezzata ’Cerberus’ sui social, ha evidenziato ancora. "La situazione può cambiare molto rapidamente come stiamo già vedendo ad esempio negli Stati Uniti in questo momento", ha spiegato.
"L’Ecdc", Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e "l’Organizzazione mondiale della sanità" per l’Europa "hanno affermato che l’epidemia stagionale di influenza ha preso il via precocemente" in quest’area "e il virus respiratorio sinciziale" Rsv "è in crescita da ottobre", mentre il Covid resta sempre una minaccia. "C’è un alto rischio che la co-circolazione di Rsv, influenza e Sars-CoV-2 metta sotto pressione i sistemi sanitari europei nelle prossime settimane e questo è già stato segnalato in diversi Paesi europei", ha aggiunto Cavaleri.
E’ "estremamente importante che le popolazioni vulnerabili - anziani, donne incinte, pazienti immunocompromessi - vengano rivaccinati contro l’influenza e contro Covid-19", ha sottolineato. "La valutazione rapida del rischio effettuata dall’Ecdc - ha spiegato Cavaleri - mostra che quest’anno c’è più attività dell’Rsv ed è iniziata prima che nelle stagioni pre-Covid. Sebbene questo sia un comune virus respiratorio che di solito causa lievi sintomi simili al raffreddore, può essere grave soprattutto per i neonati, i bambini piccoli e gli anziani.
In Italia ulteriori 174.652 contagi e altri 719 morti
- settimana dal 9 al 15 dicembre 2022 -
Sono 174.652 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia, secondo il bollettino settimanale della Protezione Civile e del ministero della Salute diffuso oggi. In 7 giorni si registrano inoltre altri 719 morti. Questi i dati e i numeri Covid aggiornati.
I nuovi casi di Covid-19 sono in calo del 21% rispetto alla settimana precedente (erano 221.154 casi), i decessi sono in aumento dell4,’8% (erano 686 la scorsa settimana). I tamponi, pari a 1.093.207, sono scesi del 13% rispetto alla settimana precedente (1.256.722).
In calo il tasso di positività Covid-19 in Italia nell’ultima settimana. E’ al 16%, con una variazione di -1,6% rispetto a 7 giorni fa (quando era al 17,6%).
Iss: Puglia regione a rischio alto
E’ la Puglia la regione classificata a rischio alto per Covid, secondo le tabelle del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
Il rischio è moderato in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise e Sicilia.
A rischio basso le altre regioni/province autonome (Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Bolzano, Trento, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto).
"Fatico a trovare una ragione epidemiologica. Credo che i dati della sorveglianza pandemica, in questo momento, debbano essere presi con le pinze perché l’attitudine alla diagnosi e alla comunicazione dei dati è cambiata drammaticamente. E può essere molto diversa da regione a regione", commenta Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’Università del Salento, in merito ai dati del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
"Il fatto che in Puglia si rilevino più casi - analizza - potrebbe essere, e il condizionale è d’obbligo perché non ci sono prove scientifiche, anche il risultato del fatto che si diagnostica di più e si riportano più dati al sistema. In altre regioni si è un po’ abbandonata l’attenzione per la notifica e quindi il virus circola, ma non viene identificato. Oggettivamente mi sembra strano perché le coperture vaccinali in Puglia sono molto alte, è tra le regioni che vaccinano di più in Italia. L’impatto della quarta dose è basso ovunque e non credo che possa incidere. Sono portato a pensare più a un artefatto della sorveglianza che a un dato reale".
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