IL FENG SHUI - I^PARTE

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Vi siete mai chiesti quanto tempo trascorriamo all’aria aperta e quanto, invece, nei luoghi chiusi?

Ebbene, conti alla mano, delle 24 ore che compongono la giornata, almeno 16 le trascorriamo in ambienti chiusi, se non di più. Tra casa e lavoro, le statistiche sono più o meno queste.

Sono tante le riflessioni che si potrebbero fare a questo punto, ma concentriamoci su una: come viviamo in questi ambienti? Ci sentiamo a nostro agio? Li avvertiamo come un luogo rilassante o come un disturbo?

A tutte queste domande risponde il FENG SHUI, una disciplina cinese vecchia di quattromila anni che coniuga filosofia e architettura nel costruire e nell’arredare.

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Intanto, cosa significa FENG SHUI?

Letteralmente si può tradurre con “vento e acqua”, due elementi inafferrabili: il primo, infatti, è l’energia che sposta e trasforma la natura, il secondo è l’elemento basilare per la vita sulla terra.
Senza addentrarmi nella filosofia cinese taoista, cercherò di spiegare in maniera semplice e schematica il significato di questo concetto.

Partiamo dal presupposto che tutto ha origine dal Ch’i, l’energia vitale della Terra, la quale risponde a precise leggi. Queste leggi si prefiggono di mantenere in equilibrio i due principi del Tutto, lo Yin e lo Yang.

Lo Yin richiama il femminile, l’intuizione, la luna, il freddo, i colori scuri.

Lo Yang, richiama il maschile, la creatività, il sole, il caldo, i colori chiari.

Tutto questo rientra, poi, nel concetto di Li, che potremmo definire come “l’armonizzazione dell’uomo con l’ordine naturale”. Quest’ordine, perfettamente proporzionato e rispondente a principi matematici, crea un’armonia che va preservata, affinché tutti possano goderne. Il modo migliore per farlo è vivere in simbiosi con la natura.

Questo è lo scopo del Feng Shui.

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La sezione aurea di una rosa

Alzi la mano chi non ha mai cambiato la disposizione dei mobili, in casa o in ufficio!

Vi siete mai chiesti perché? Certamente, in alcuni casi può trattarsi di una mera esigenza pratica, ma in altri è la sensazione che qualcosa sia “fuori posto”, che gli elementi d’arredo “cozzino” tra loro, dando luogo ad una sensazione di incompiutezza se non, addirittura di disordine. Un disordine che non è soltanto materiale ma anche mentale.

Le donne sanno meglio di tutti quanto rassettare la casa sia liberatorio, anche dal punto di vista psicologico: fare ordine “fuori”, aiuta a fare ordine “dentro”.

Il Feng Shui fa proprio questo: favorisce il benessere dell’individuo, armonizzandolo con le energie della Terra.

Cosa significa questo, in pratica? Che il Feng Shui ricerca l’ARMONIA nell’ambiente domestico (o altro spazio), attraverso la disposizione degli elementi d’arredo, delle piante, delle luci e dei colori.

Molto spesso gli architetti e gli interior design arredano una casa basandosi esclusivamente sul fattore estetico, omettendo completamente il problema delle forze energetiche. Queste ultime possono essere bloccate da pareti o da arredi collocati in un punto determinato; non circolando convenientemente, l’energia può stagnarsi, creando quella sensazione di malessere che non ci permette di stare volentieri in quell’ambiente.

Il Feng Shui lo dice chiaramente: la disposizione delle stanze e degli oggetti all’interno di un appartamento, di un ufficio o di un qualsiasi edificio, crea un certo tipo di energia che, per osmosi, condiziona chi vi abita.

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Dovremmo imparare dagli Orientali che, da sempre, prestano attenzione ai canoni energetici dei luoghi in cui abitano.

Posizione dell’edificio, disposizione degli elementi d’arredo o di decorazione, luci e colori giocano tutti un ruolo fondamentale nel creare equilibrio e armonia. Questo per allontanare le influenze negative che possono inficiare sul benessere dell’individuo. Non è difficile, basta considerare i segnali naturali dell’ambiente.

Facciamo un esempio.

Secondo le regole del Feng Shui, la facciata e l’entrata principale di un edificio devono essere rivolti verso sud. Meglio ancora se, nelle vicinanze, scorre dell’acqua perché porta ricchezza.

Le porte, poi, sono importantissime: se qualcosa le blocca o se si aprono con difficoltà, l’energia si ferma. Lo stesso dicasi per gli angoli eccessivamente acuti: è lì che l’energia ristagna. Il Ch’i deve essere sempre libero di scorrere. L’equilibrio tra Yin e Yang deve essere salvaguardato, se non vogliamo passare la nostra vita in ambienti deprimenti o sovreccitanti che, alla lunga, minerebbero il nostro equilibrio.

Nel prossimo articolo vedremo alcune applicazioni pratiche del Feng Shui.

A seguire

Simona HeArt

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