SAMAN ABBAS IDENTIFICATA DA ANOMALIA DENTARIA

Arrestato il padre in Pakistan

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cms_28943/saman-abbas.jpgE’ sicura l’identificazione di Saman Abbas con l’anomalia dentaria riscontrata sul corpo trovato a Novellara.

Lo conferma l’avvocato Barbara Iannuccelli, dell’Associazione Penelope già ammessa come parte civile nel corso dell’udienza preliminare del 17 maggio scorso.

"Ciò che è emerso rispetto alla volta precedente è l’osso ioide fratturato che presuppone l’interessamento dell’area del collo.

Bisogna capire con successive analisi e approfondimenti - spiega l’avvocato - le cause della morte.

Se questi segni e anomalie riscontrate siano pre o post mortem. La dottoressa ha richiesto l’integrazione con il tossicologo e il genetista con il quale procederemo all’analisi dei vestiti per capire se sugli stessi ci possono essere tracce di dna di altri soggetti.

Adesso attendiamo l’udienza fissata per il 10 febbraio dalla Corte di Assise di Reggio Emilia per la nomina di questi altri consulenti.

Noi, come associazione, siamo parte a tutti gli effetti di questi accertamenti. Per tutte le mamme dell’associazione Penelope che salutano i loro figli la mattina e non li vedono più per il resto della loro vita, siamo qui perché vorremmo essere la famiglia di Saman e cercare di fare giustizia per lei".

cms_28943/saman-abbas_1672890127.jpgArrestato il padre in Pakistan.

"La speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che i colpevoli abbiano la giusta e dura condanna per ciò che hanno fatto" dice l’Imam di Catania, Abdelhafid Kheit, dopo l’arresto di Shabbar Abbas, papà della 18enne pachistana scomparsa e si presume uccisa a Novellara di Reggio Emilia.

"Anche l’arresto ha la sua rilevanza a livello diplomatico - aggiunge infine l’Imam che è anche Presidente della Comunità islamica in Sicilia - dimostrando la collaborazione tra i servizi Italiani e quelli Pakistani".

"Con l’augurio - aggiunge Abdelhafid Kheit- che lo stesso venga fatto per i responsabili dell’uccisione del ricercatore italiano Giulio Regeni, per il quale fino ad oggi non c’è stata giustizia".

Daniela Diaferio

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