IN ITALIA ULTERIORI 38.168 CONTAGI E ALTRI 345 MORTI
I dati dalle Regioni - Covid, Iss: rischio forme gravi 7 volte maggiore per non vaccinati mai infettati - Rezza: "Indicatori tutti positivi, situazione sotto controllo"

In Italia ulteriori 38.168 contagi e altri 345 morti
-settimana dal 20 al 26 gennaio-
Sono stati 38.168 i contagi da Coronavirus in Italia. Numeri in calo del 26,5% rispetto alla settimana precedente, quando erano 51.897. Si registrano, inoltre, altri 345 morti in calo del 30,3% rispetto alla settimana precedente quando erano 495.
Nell’ultima settimana il tasso di positività per Covid in Italia è al 6,3%, con una variazione di 1,3 punti percentuali in meno rispetto alla settimana precedente (quando era al 7,6%). Calano anche i test eseguiti in 7 giorni: il bollettino riporta infatti un totale di 608.732 tamponi, pari all’11,4% in meno rispetto alla settimana precedente in cui erano 687.233.
I dati dalle Regioni
Covid, Iss: rischio forme gravi 7 volte maggiore per non vaccinati mai infettati
Il vaccino anti-Covid si conferma un importante scudo contro i peggiori esiti in tutte le fasce di età, ma anche le infezioni pregresse influiscono. Il rischio di malattia grave per la popolazione con età maggiore di 12 anni e senza una diagnosi pregressa di infezione da Sars-CoV-2 è approssimativamente 7 volte più alto nei non vaccinati rispetto ai vaccinati. Lo indica l’Istituto superiore di sanità nel report esteso su Covid-19, che da questa settimana non valuterà solo l’impatto della vaccinazione, ma anche quello dell’infezione pregressa e sarà aggiornato su base mensile.
Il rischio di infezione Covid e di malattia grave è influenzato, dunque, sia dallo stato vaccinale che dalle infezioni pregresse. Il rischio assoluto di infezione e di malattia grave è maggiore nelle persone non vaccinate e che non hanno mai avuto una pregressa diagnosi. In generale si osserva che le persone con immunità ibrida (ovvero con infezione pregressa e vaccinazione), sono a minor rischio di infezione da Sars-CoV-2 e di incorrere in una forma grave di Covid-19. E che, a parità di fascia di età e di condizione di pregressa infezione, in tutte le classi di età maggiore di 12 anni si osserva una tendenza alla riduzione del rischio di malattia grave associato alla vaccinazione.
Rezza: "Indicatori tutti positivi, situazione sotto controllo"
"Continuano a diminuire anche questa settimana il tasso di incidenza dei casi Covid" in Italia "e l’incidenza si fissa a 65 casi ogni 100mila abitanti. Anche l’Rt mostra una decisa tendenza alla diminuzione: siamo a 0,73, ben al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive è rispettivamente al 6,4 e al 2,1%, quindi anche in questo caso notiamo una diminuzione della congestione degli ospedali che è al di sotto di qualsiasi soglia di criticità. Tutti gli indicatori mostrano una evoluzione positiva e al momento la situazione è del tutto sotto controllo". Così il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel videocommento ai dati del monitoraggio settimanale Covid della Cabina di Regia Iss-ministero della Salute.
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