URANO

Urano è il settimo pianeta del sistema Solare in ordine di distanza dal Sole ma la sua appartenenza a questa “famiglia cosmica” è piuttosto recente.
Malgrado sia visibile anche ad occhio nudo, fin quasi alla fine del XVIII fu considerato una stella per via del suo incedere lento e della sua scarsa luminosità. Solo nel 1781, l’astronomo e fisico tedesco William Herschel, iniziò a supporre che questo corpo celeste fosse qualcosa di diverso da una stella, in quanto notò che aveva un movimento proprio. Questa scoperta causò grande subbuglio nel mondo scientifico perché nessuno sospettava l’esistenza di altri pianeti dopo Saturno. Ça va sans dire che, da quel momento, nessuno fu più sicuro del reale numero di pianeti del nostro sistema Solare.
Urano e la Terra a confronto
Urano è dunque il primo pianeta scoperto in tempi moderni. Dapprima catalogato come stella 34 della costellazione del Toro, prima di essere riconosciuto a tutti gli effetti come pianeta fu registrato come cometa.
Anche il nome ha subito delle variazioni. Herschel lo chiamò, inizialmente, Georgium Sidus (stella di Giorgio) in omaggio al re di Gran Bretagna Giorgio III. In seguito, quando si ebbe la certezza che si trattava di un pianeta, fu ribattezzato come Georgian Planet (pianeta di Giorgio). Ovviamente i non britannici non accettarono questo nome, così l’astronomo francese Jérôme Lalande propose di chiamarlo come il suo scopritore, Herschel. Creò addirittura il simbolo del pianeta: un globo sormontato dall’iniziale H.
Tuttavia, arrivarono altre proposte: Astrea, Cibele, Nettuno, Minerva e Urano. Quest’ultimo era il più comunemente usato dagli astronomi britannici, a giudicare dalle pubblicazioni scientifiche dell’epoca. E così gli rimase definitivamente.
Ma vediamo più da vicino questo pianeta.
La composizione chimica di Urano è diversa da quella dei giganti gassosi Giove e Saturno; ci troviamo di fronte a una nuova classe, quella dei “giganti ghiacciati”. Difatti Urano ha l’atmosfera più fredda di tutto il sistema Solare, con una temperatura minima di −224,2 °C. L’interno del pianeta sarebbe, inoltre, composto principalmente di ghiacci e rocce.
L’atmosfera, ricca di ossigeno ed elio come quella di Giove e Saturno, presenta un’alta concentrazione di acqua, ammoniaca, metano e tracce di idrocarburi.
La massa di Urano è circa 14,5 volte quella della Terra mentre il suo diametro è circa quattro volte quello del nostro pianeta.
Urano deve il suo colore azzurrognolo alla presenza di metano nell’atmosfera, che assorbe la luce rossa e riflette quella blu.
Ma la caratteristica più curiosa di Urano è l’orientamento del suo asse di rotazione.
Tutti i pianeti del sistema Solare hanno il proprio asse quasi perpendicolare al piano dell’orbita mentre il suo è praticamente parallelo. Ciò significa che per metà del periodo di rivoluzione - che dura circa 84 anni terrestri -, ognuno dei due poli è diretto verso il Sole mentre l’altra metà cade nella zona d’ombra. Malgrado ciò, Urano è più caldo all’equatore che ai poli per via di qualche fattore ad oggi sconosciuto. Inoltre, poiché l’asse è inclinato di 98°, la rotazione intorno al proprio asse - di sole 17 ore e 14 minuti - è retrograda, cioè gira nel senso opposto di tutti gli altri pianeti del sistema Solare. Ad esclusione di Venere, come abbiamo già visto.
Si è cercato di dare una spiegazione all’insolita inclinazione assiale di Urano e l’ipotesi più gettonata è che, durante la formazione del sistema Solare, un protopianeta sia entrato in collisione con Urano facendone ruotare l’asse. Tuttavia questo non spiega il motivo per cui anche i suoi satelliti abbiano la stessa inclinazione assiale di 98°. Si suppone, dunque, che il campo magnetico di Urano conseguente alla collisione, abbia assemblato i detriti spaziali dando forma ad alcune delle sue ventisette lune. Tanto queste che quelle già esistenti, sarebbero dunque state influenzate dal campo magnetico del pianeta riguardo l’inclinazione del loro asse.
Dunque Urano ha delle lune. Ad oggi ne conosciamo ventisette e portano i nomi dei personaggi delle opere di William Shakespeare e Alexander Pope. I più noti sono: Ariel, Umbriel, Titania, Oberon e Miranda. Titania, il più grande, misura meno della metà della nostra Luna.
Infine Urano possiede un sistema di anelli planetari appena percettibile. Furono scoperti casualmente nel 1977 da tre astronomi statunitensi mentre osservavano l’occultazione di una stella da parte di Urano. Gli scienziati si resero conto che la stella era scomparsa brevemente dalla loro vista per ben cinque volte prima e dopo l’occultamento da parte del pianeta, concludendo che intorno ad Urano ci fosse un sistema di almeno cinque anelli.
Crono evira il padre Urano
Non esistono riferimenti ad Urano nelle popolazioni antiche come per gli altri pianeti in quanto la sua scoperta è molto recente.
Vediamo, però, chi è Urano nella mitologia.
Urano (dal greco antico Ūrānòs = firmamento) è il dio greco del Cielo stellato, padre di Crono (Saturno), a sua volta padre di Zeus (Giove).
È il figlio e lo sposo di Gea, la Madre Terra, con la quale dà alla luce le prime generazioni di Titani e di titanidi, tra cui Rea, futura sposa di Zeus (Giove). È famoso per aver gettato nel Tartaro (le viscere della terra) i Titani man mano che nascevano e impedito agli altri figli di venire alla luce. Questo essenzialmente per due motivi: il primo è per il loro aspetto mostruoso e l’altro per la paura di essere da loro spodestato. Ciò non piacque a Gea che convinse i Titani ad aggredire il padre con una falce da lei fabbricata. Così, mentre Urano stava nuovamente per congiungersi alla sua sposa, fu evirato e il membro gettato in mare. Dalla schiuma formatasi tra i flutti, nacque Venere-Afrodite.
Spodestato Urano, i Titani estrassero dal Tartaro i fratelli e consegnarono il potere a Crono.
Come si evince dal mito, Urano, in quanto dio del Cielo, governa l’elemento aria e lo spazio infinito con le sue infinite possibilità. Suo è il mondo delle idee, della fantasia e degli ideali, spesso spinti ai limiti. Come ha dimostrato ricacciando nel ventre di Gaia i suoi stessi figli poiché non ritenuti all’altezza delle sue aspettative. Urano racchiude in sé la perfezione dell’ideale, in contrapposizione alla concretezza - spesso deludente - del piano materiale.
simbolo astrologico di Urano
Egli rappresenta la novità: è il primo dio nella mitologia greca, progenitore di tutti coloro che seguiranno. Con Urano il passato non esiste, non ci sono radici, tutto nasce ex-novo; per questo motivo egli incarna l’ispirazione, l’intuizione. Il suo “volto” è rivolto verso il futuro, per questo è il dio della libertà assoluta e del rinnovamento profondo. È il padre dei cambiamenti.
Il glifo di Urano è caratterizzato dalle linee verticali che indicano il profondo legame tra il sopra e il sotto, tra il cielo e la terra.
Il cerchio sormontato dalla croce rappresenta la potenza creatrice mentre barre verticali esterne, che disegnano una sorta di semicerchio, rappresentano i valori personali (sinistra) e l’apertura al prossimo (destra). La loro perfetta simmetria indica la dualità tra i valori dell’ego e quelli della collettività. In poche parole, coloro che risentono dell’influenza di Urano - in particolare i nati in Acquario - possiedono una duplice propensione umanitaria e individualista.
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