“LA SPOSA DI BUDDHA”

CAPITOLO I - LA TESSITURA

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“Come quando nella tessitura si giunge alla fine della tela e i fili sottili sono intrecciati tra loro, similmente è la vita degli esseri umani.” Buddha

PANDMIN

“Un giorno, dopo aver terminato il suo lavoro, Napi, l’aiutante del sole, trovò un grosso pezzo di argilla e pensò bene di lavorarla per trarne fuori qualcosa. Era un bravo artigiano e creò un soggetto a forma di animale; in seguito ne produsse altri. Appena ne aveva completato uno, vi soffiava sopra e attribuiva un nome ed una destinazione. L’oggetto si animava e cominciava a popolare la terra.

Con l’ultimo pezzetto di argilla il bravo artigiano realizzò una figura nuova, la chiamò uomo e la invitò a vivere insieme ai lupi.

Gli animali si lamentarono perché non riuscivano ad adattarsi all’ambiente loro assegnato, perciò Napi fece scegliere a ciascuno l’habitat ideale. Tutti gli animali furono soddisfatti tranne l’uomo, che ancora adesso vaga alla ricerca di un luogo soddisfacente”. Quest’antica leggenda indiana riaffiora dai miei remoti ricordi di bambina, raccontatami più volte da Pandmin, mia madre, di cui rivedo i colori: nel nero della notte i suoi occhi, e nel giallo di una fiammella intuisco il suo muovere frusciante. Non sento il suo odoroso respirare di gelsomino ma la osservo dal mio letto mentre mi tiene tra le braccia, cantilenando le sue storie come fossero canzoni e stringendomi al cuore quasi a farmi male.

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Sono orgogliosa delle mie origini: nelle mie vene scorre sangue arjos.

Gli Arjos sono un popolo di guerrieri valorosi, esteti, impareggiabili nell’arte, cavalieri invincibili nella battaglia. Cosa li mosse dai loro siti d’origine non so dirvelo, ma è risaputo che i miei antenati erano dei guerrieri molto temuti, e il mondo intero, tremando per i loro attacchi, ha costruito alte mura di difesa, creando eserciti di sbarramento. I miei antenati avevano un’arma terribile a due lame, l’ascia. Poi, erano soliti seppellire in modo tradizionale i morti. In posizione fetale, il defunto veniva riposto nella tomba a forno insieme con l’ascia e il suo cavallo di guerra. Infine, cosparso di ocra rossa, il kurgani prendeva fuoco. I miei avi scoprirono il bronzo, e inventarono la spada. Con questo patrimonio di armi, si spostarono dalla loro terra verso il sud, in direzione delle città ricche da conquistare; era il 2300 a.C. quando iniziarono una cavalcata travolgente che, pare, non conobbe mai sconfitte. Con impeto e violenza selvaggia, i cavalieri della steppa si riversarono sulla Romania, sull’Ucraina e subito dopo sui Carpazi, dirigendosi poi verso Erosd, laddove gli abitanti del territorio si umiliarono, e si unirono ai loro conquistatori. L’Europa del nord fu stravolta dalla violenza degli Arjos. Sotto i colpi dei selvaggi cadde la Boemia, la Sassonia, la Turingia e fu invasa la Germania, che fu occupata a nord, ad est e ad ovest, fino al Reno.

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Poi un altro ramo degli Arjos si lanciò fino alla Pomerania, conquistandola, e, dopo aver attraversato la Vistola e l’Elba, raggiunsero il mar Baltico, puntando verso la Mesopotamia. Dal Caucaso giunsero in Babilonia e in Sumeria. Di seguito, un gruppo di guerrieri, staccatosi dagli Arjos, si insediò in Egitto governandolo per diverso tempo; e poi gli Hiksos, e poi ancora un gruppo di Hitti puntò verso l’Anatolia, e qui sorse l’impero hittita che si espanse in Lidia, Licia, Caria e oltre, incendiando le loro capitali allora fiorenti. Diventando sempre più forti, si riunirono in tanti gruppi tribali quali indiani, hittiti, persiani, celti, latini, greci, germani, slavi, balti, con il loro nucleo unitario, in quel lontano popolo della steppa che si irradiò in tutte le direzioni del mondo. Il secondo gruppo si fermò in India, conquistandola; questi sono gli indiani a cui ci si riferisce di solito. Il terzo gruppo, che andò ad Oriente, si stabilì in Persia, espandendosi fino a costituire l’Impero persiano. Poi ci furono i celti, emigrati verso l’Europa settentrionale, che conquistarono la Gallia, dove stabilirono la capitale del loro impero. Passarono i millenni. Quando l’Impero romano decadde, venne l’era gotica, e i discendenti dei germani iniziarono ad espandersi per l’Europa oltre l’oceano, e diventarono i fondatori dell’attuale civiltà nordamericana. Anche gli spagnoli e i portoghesi, popoli neolatini, andarono oltre oceano e crearono le attuali nazioni sudamericane. Questa è la storia degli Arjos, del popolo che ha scoperto il ferro, giungendo fino alla Cina. Questa è la storia di guerra e di conquista dei miei avi, cavalieri della steppa, che infransero i loro confini, e dilagarono per il mondo.

Susy Tolomeo

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