Incantevole. Ritengo sia così definibile la scrittura poetica di Daniela Solarino e a giudicare dal successo di pubblico e di critica da lei sempre registrato penso che con me siano in tanti a considerarla tale. Non a caso il suo estro ha in-cant-ato Seby Mangiameli, apprezzato musicista e cantautore siciliano che da anni si esibisce in concerti sempre molto applauditi. Dal sodalizio è nato il CD “Artisti di strada” con nove canzoni, sei delle quali con parole di Daniela Solarino, che dà il titolo al nuovo tour di Seby Mangiameli.
Daniela Solarino, autrice di libri di poesia e prosa – di lei ricordiamo le raccolte di poesie “Chiaroscuro” (2008) e “In valigia uno spicchio d’azzurro” (2018), il romanzo “Fiabe sfuggite a pugnali d’inchiostro” (2011), la raccolta di racconti e fiabe “Nuvole & Arcobaleni” (2020) – si conferma, dunque, essere un talento adesso anche nel ruolo di “paroliere”. Incantevoli, dicevo, i suoi testi che denotano una spiccata sensibilità in paio con l’approccio analitico proprio della letterata che non acciarpa lemmi e verbi ma conferisce nella struttura strofica una padronanza della lingua in cui parole, accenti e cadenze danno vita ad armonie speciali che rivestono il sentire di cui rappresentano l‘essenza. Elementi tutti in cui si sublima la versatilità di Daniela, laureata in Filosofia e per anni dirigente dell’Agenzia delle entrate e poi del Ministero dell’economia e delle finanze, con la passione da sempre per la scrittura.
Daniela Solarino ha risposto alle mie domande per i lettori di International Web Post.
Daniela, tu scrivi da anni sia in poesia sia in prosa, ma è la prima volta che ti cimenti nel ruolo di “paroliere”. Com’è nato il progetto “Artisti di strada” e come mai questo titolo?
ARTISTI DI STRADA nasce dall’incontro tra la mia scrittura e la musica di Seby Mangiameli, con cui ci siamo conosciuti lo scorso anno a Roma in occasione di un concerto. La nostra collaborazione artistica è nata in maniera estemporanea, proprio da una mia poesia intitolata “Artisti di strada” (compresa nella raccolta edita “In valigia uno spicchio d’azzurro” del 2018) che ha colpito e subito ispirato il suo versatile estro musicale. Gli artisti di strada mi hanno sempre affascinato per la varietà della loro arte, ma soprattutto per la loro capacità di offrila come un dono nei momenti e nei luoghi della quotidianità (“Un palcoscenico senza sipario, il loro pubblico ognuno di noi”), spesso a dispetto di affanni nascosti. Da questo inizio sono sorti via via altri spunti creativi e punti d’incontro della nostra sensibilità. Abbiamo così deciso di intraprendere un progetto più ampio e articolato, con la realizzazione del CD dove sono confluiti altri testi che ho scritto appositamente per la musica. Nella musica di Seby è entrata non solo la mia poesia, ma anche la mia prosa, come per il brano Fata Cespuglio, in cui ho adattato a testo di canzone la trama di una mia fiaba.
Daniela Solarino con Salvo Amore (a sinistra) e Seby Mangiameli (a destra)
Immagino che questa esperienza ti abbia molto emozionata…
Per me è stata un’esperienza nuova, stimolante e molto emozionante, che mi ha fatto conoscere “da dentro” il mondo affascinante della musica. Devo riconoscere a Seby il merito di avermi fatto sentire coinvolta anche nella parte musicale, così come io l’ho fatto sentire coinvolto nel testo. Abbiamo lavorato assiduamente su ogni singola canzone, con impegno, passione e molta sintonia. Adesso che il disco è realizzato, mi emoziona particolarmente il fatto che il testo di una mia poesia abbia dato lo spunto a un progetto così ampio, con l’intervento di tanti apprezzati musicisti e mi emoziona anche il fatto che il titolo della poesia sia stato adottato per intitolarvi il disco e il tour… a cui auguro tanta bella strada.
Ascoltando i brani compresi nel disco si nota che ognuno ha una sua peculiarità, che lo rende unico sotto il profilo testuale e sotto quello musicale. Si percepisce allo stesso tempo un’armonia che lega tutti i brani, pur nella loro diversità, sul filo conduttore del “viaggio” nella vita. Come si è armonizzato il viaggio di Seby Mangiameli, che nel suo background di cantautore tocca spesso temi d’impegno sociale con toni vibranti, forti, e il viaggio nella vita proprio del tuo stile di scrittura che, invece, ha un carattere più dolce e introspettivo?
Effettivamente i brani compresi nel disco hanno delle peculiarità testuali che li rendono molto diversi l’uno dall’altro, però sicuramente c’è un comune filo conduttore. Con ciò mi riferisco non solo ai sei brani di cui sono paroliera ma anche agli altri tre brani, molto intensi, compresi nel disco (Senza paura, di cui è autore Mangiameli per parole e musica, Cesarino, scritto insieme a Luigino Favara e La crisalide smarrita, scritto con Stefania Cianfrocca). Direi che il filo conduttore, come da te esattamente percepito, possa essere individuato nella vita, con le sue luci e le sue ombre, la gioia e il dolore, come si evince espressamente dal testo di alcune canzoni e in particolare nel brano di chiusura del disco, In valigia uno spicchio d’azzurro (al quale ho collaborato anche per la musica del ritornello). È questo il filo conduttore delle mie raccolte di poesia e di prosa, da “Chiaroscuro” a “Nuvole & Arcobaleni”. Il mio viaggio si è spontaneamente – direi quasi magicamente – incontrato con il viaggio di Seby Mangiameli e i motivi ispiratori che percorrono nel tempo le sue canzoni d’autore. In lui effettivamente prevalgono toni più vibranti, più forti (ad esempio nella condanna dell’indifferenza, della superbia, del cinismo e per converso nell’esaltazione della bontà degli umili) mentre in me prevalgono toni più fantasiosi e intimistici (ad esempio il messaggio morale contenuto in Fata Cespuglio sul valore della bellezza interiore contrapposta a quella meramente fisica), però i nostri punti di vista si armonizzano. Per entrambi a popolare il viaggio esistenziale e creativo sono luoghi, persone, sentimenti, con uno sguardo proteso alla sostanza più autentica della vita, talvolta pervaso di malinconia ma aperto alla speranza.
Daniela Solarino con Salvo Amore (a sinistra) e Seby Mangiameli (a destra)
La Sicilia e la sicilianità hanno spesso ispirato i tuoi testi poetici e la tua prosa. Adesso sono presenti anche nelle canzoni comprese nel CD. Immagino che questo sia stato un altro punto d’incontro tra te e Seby Mangiameli.
Sì, la Sicilia (con la “sicilianità”) è stata un altro punto d’incontro tra Seby, nato e vissuto in Sicilia e me, romana di adozione ma siciliana nelle origini e nel cuore. La Sicilia è direttamente presente nell’ambientazione di Plenilunio del sud. Questo aspetto è accentuato anche dall’inserimento nel ritornello della canzone di due frasi in vernacolo, che mi sono state ispirate dalla struggente novella pirandelliana “Ciaula scopre la luna”. L’inserimento di qualche elemento dialettale nel testo in italiano compare anche nella canzone Tra le tue ali. C’è poi una canzone scritta per intero in vernacolo: ‘A vita è comu ‘n ciumi. Questo brano ha avuto una genesi diversa dagli altri e la scrittura del testo ha comportato per me un impegno maggiore. Qui il mio testo è stato elaborato per una melodia di Seby – un motivo molto ritmato e trascinante – direttamente in vernacolo e io, pur comprendendo e parlando il dialetto siciliano, normalmente non scrivo in “lingua siciliana”, che oltretutto presenta variazioni fonetiche significative da una zona all’altra della Sicilia. Per me è stata una vera e propria sfida, che però alla fine mi ha dato tanta soddisfazione. Sono grata a Seby di avere insistito perché fossi io a scrivere il testo e di avermi dato tanta fiducia.
C’è, fra tutti, un brano a cui sei particolarmente affezionata?
Difficile dirlo, ogni brano ha una sua storia e nel riascoltarlo mi evoca il momento creativo in cui è stato elaborato. Sicuramente ce n’è uno che per me ha un valore particolare ed è Tra le tue ali, che nasce da un’originaria poesia dedicata a mia madre, da me ampliata e adattata fino a farne il testo della canzone in sua memoria. Per questo brano, magicamente, mi è venuta anche l’ispirazione del motivo musicale. Mi ha commosso l’empatia con cui Seby ha apprezzato e ha voluto includere questa canzone nel nostro disco. Grazie anche ad Alessandra Conti che ha interpretato la canzone con la sua bella voce e grande espressività emotiva.
Concerto di Carlentini del 1° settembre. Da sinistra: Giusy Sipala (violino), Daniela Solarino, Seby Mangiameli (voce e chitarra), Ippolita Montenegro (voce), Salvo Amore (chitarre e voce).
Daniela puoi anticipare per i lettori di IWP le date dei prossimi concerti?
Con piacere. Il tour ARTISTI DI STRADA, iniziato in Sicilia con i concerti di Giampilieri e Carlentini, proseguirà in varie città d’Italia.
Nel mese di settembre sarà a Empoli il 20, il 21 a Roma (presso il Teatro Ar.ma), il 22 a Poggio Nativo in provincia di Rieti. Poi proseguirà nei mesi a venire in date da confermare.
La poetessa e scrittrice Daniela Solarino, novella paroliera, sarà ospite del mio programma radiofonico Storia&storie in onda su Regional Radio nella puntata di martedì 12 settembre alle ore 12,15 e in replica giovedì 14 settembre alle ore 17.32 al link: https://www.radio-italiane.it/regional-radio e in podcast al link: https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/
(Le fotografie sono state fornite dall’intervistata)