Traduci

Attacco a resort sul Mar Rosso: 2 turiste uccise a coltellate, 4 ferite

cms_6729/attacco_resort_egitto_afp.jpgDue turiste sono state uccise oggi da un uomo armato di coltello in un resort di Hurghada, in Egitto. Le due donne sarebbero di nazionalità tedesca, e non ucraina come precedentemente riportato da fonti della sicurezza egiziana. Lo ha riferito l’edizione online della Bild.

Nell’attacco altre quattro turiste – di diversa nazionalità – sono rimaste ferite. Lo ha reso noto il ministero degli Interni egiziano, citato dai media del Cairo, secondo cui l’assalitore, che è stato arrestato, sarebbe entrato nel resort arrivando a nuoto da una spiaggia vicina.

Secondo fonti dell’Hurghada General Hospital ad Ahram Online, tra le donne ferite ce n’è una di nazionalità ceca, due sono armene, mentre non è ancora chiara la nazionalità della quarta. Lo stesso sito ha scritto che il resort dove è stato condotto l’attacco si chiama Sunny Days Palacio e la spiaggia è quella di Dahabia.

L’agenzia di notizie Interfax ha reso noto che tra le turiste ferite c’è una donna russa. Non è in condizioni critiche, come ha riferito il consolato russo.

L’uomo responsabile dell’attacco voleva intenzionalmente colpire stranieri. Così una fonte della sicurezza egiziana al ’Washington Post’. L’assalitore, un giovane sui 20 anni, avrebbe urlato in arabo durante l’attacco: “State lontani, non voglio egiziani“.

In vacanza al Cairo, il governatore del governatorato del Mar Rosso, Ahmed Abdullah, è rientrato immediatamente in sede per seguire gli sviluppi.

Un anno fa la strage di Nizza

cms_6729/nizza_candele_afp.jpgA un anno esatto dall’attentato terroristico di Nizza, dove rimasero uccise 86 persone, il settimanale francese ’Paris Match’ pubblica alcune foto inedite, scatenando la rabbia dei parenti delle vittime. Immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza della città francese riguardanti la strage del 14 luglio 2016, quando un tir piombò a tutta velocità sulla folla lungo la Promenade des Anglais al termine dei fuochi d’artificio per i festeggiamenti in onore della presa della Bastiglia.

Il camion percorse un tratto di 2 km, a zig zag, alla velocità di 80 km/h. L’attentatore – il 31enne tunisino residente a Nizza Mohamed Lahouaiej Bouhlel – riuscì ad accedere con il suo tir sul lungomare pedonale. Fu fermato nella sua folle corsa dagli agenti di polizia, che esplosero colpi d’arma da fuoco contro la cabina di guida. L’attacco – in cui persero la vita 86 persone, fra le quali 6 italiani, e vennero ferite quasi 450 – fu rivendicato dall’Isis due giorni dopo tramite un comunicato della agenzia Amaq.

Ora il reportage di ’Paris Match’ mostra nuovi particolari di quella tragica serata, suscitando qualche polemica. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per violazione del segreto istruttorio, chiedendo al tribunale di ordinare il ritiro urgente dalle edicole dell’ultimo numero del settimanale in quanto contenente foto ritenute offensive per le vittime e i loro famigliari. Il tribunale ha respinto l’istanza, stabilendo che il magazine francese potrà rimanere in edicola ma non potrà pubblicare ulteriori foto dell’attentato, nello specifico due immagini che “ledono la dignità umana“.

Contro la pubblicazione del reportage si erano schierati il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, e due associazioni di vittime della strage mentre diverse edicole della città avevano annunciato il boicottaggio delle vendite. ’Paris Match’ ha invece difeso “il diritto dei cittadini ad essere informati e a conoscere la verità”. Secondo il direttore del settimanale, Olivier Royant, le immagini sono “vedute da lontano, in campo lungo, senza identificazione possibile delle vittime” e vengono pubblicate per “una maggiore comprensione degli eventi”.

Autore:

Data:

15 Luglio 2017