“Watch”, questo è il nome della nuova rivoluzione in programma per Facebook. Il social network con due miliardi di utenti lancia il guanto di sfida alle piattaforme come You Tube e Netflix rivolgendosi pertanto alla sezione dei video. Uno sperimentale quanto innovativo approccio al mondo televisivo aprirà nuovi orizzonti al social più seguito. Una sezione completamente ridisegnata consentirà di accedere ai video relativi ad eventi sportivi, serie tv a puntate, show di intrattenimento e programmi di cucina, tutto in diretta o in puntate registrate. Watch sarà accessibile da tutte le piattaforme del social: web, applicazioni per dispositivi mobili e “smart tv”, e disponibile su mobile, desktop, laptop e nelle app tv di Facebook. E’ prevista una Watchlist che funzionerà come una “guida tv” del social.
Mark Zuckerberg ha delineato la funzione della nuova offerta in un post “Può essere l’occasione per condividere un’esperienza e unire persone che tengono alle stesse cose. La sezione segnalerà i contenuti più discussi, quelli più divertenti (in base alle reazioni degli utenti con l’apposita emoji sul social), quelli che gli amici stanno guardando. I commenti social durante uno show in tv sono ormai la norma, per questo ogni filmato può essere commentato in tempo reale con chi lo sta guardando, anche in appositi gruppi. Guardare uno show non deve essere passivo, può essere l’occasione per condividere un’esperienza e unire persone che tengono alle stesse cose”.
La novità per ora parte per un ristretto gruppo di utenti negli Stati Uniti, ma dopo questa fase iniziale l’opzione dovrebbe essere allargata ad una platea più ampia.
Da ottobre invece la sfida più ardua toccherà l’informazione in quanto un gruppo di ricerca sarà impegnato nella realizzazione di un software ammazza fake news. Sapete cos’è un “Bullshit detector” ?
In mano al Presidente Trump potrebbe assolvere le funzioni di bacchetta magica. Il poltico che più ha denunciato, nel corso nella sua carriera, media e social per attacchi di fake news potrà finalmente dormire sonni tranquilli in quanto un gruppo di ricerca chiamato Full Fact ha messo a punto un programma di software capace di rivelare le “bufale”. Stando al The Guardian, che ha testato il software, a partire da ottobre sarà diffusa una prima versione del sistema, chiamata dai suoi creatori “bullshit detector” (rivelatore di cavolate). Il programma nasce per andare incontro alle esigenze dei giornalisti in quanto consentirà loro di verificare in tempo reale la veridicità delle affermazioni dei politici. La fase sperimentale allevierà le fatiche soprattutto ai colleghi del Regno Unito e successivamente interesserà i giornalisti del Sud America e dell’Africa.
E’ ancora fresco il ricordo della campagna referendaria a favore della Brexit, un anno fa. Il leader ultranazionalista Farage la sparò grossa circa il potenziale risparmio di 350 milioni di sterline a settimana in caso di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Sappiamo tutti com’è andata a finire, almeno fino ad ora, ma non possiamo sapere se una notizia tendenziosa di questa portata possa in qualche modo avere influito sulla decisione di migliaia di elettori.
Il lavoro è stato commissionato dal filantropo miliardario George Soros e dal fondatore di eBay, Pierre Morad Omidyar con 500mila dollari di finanziamenti.
Una prima versione del sistema usa un database con migliaia di controlli di veridicità fatti manualmente, ma le versioni future saranno in grado di accedere automaticamente ai dati ufficiali.
“E’ come cercare di costruire un sistema immunitario”, ha dichiarato Mevan Babakar project manager di Full Fact a Londra. “Sempre più informazioni sbagliate vengono diffuse nel mondo, e ciò che manca sono i mezzi per respingerle”.
La ricerca della verità, questo il punto di partenza per una società civile, questo deve essere il presupposto di base per muovere le nostre coscienze in qualsiasi campo ma con assolutà priorità nel campo dell’informazione. Un popolo giustamente informato sarà artefice e non sottomesso al proprio destino.