BARI – Calo del 40% sugli acquisti dell’ultima campionaria a gestione pubblica: la crisi economica non risparmia colpi. Moderatamente contento Griffi, che punta a fare della Fiera “una grande festa di popolo”. Ma, mentre si pensa alla privatizzazione, la Fiera del Levante non si ferma e guarda all’estero per avviare senza esitazione contatti e programmare successive, proficue collaborazioni con enti stranieri. Firmato l’accordo tra Invitalia, Regione Puglia ed ente Fiera. Dopo Eataly, la Messe Frankfurt, la più importante società fieristica tedesca con un fatturato di 537 milioni di euro, proprietaria del quartiere in cui ha sede, il secondo al mondo per dimensioni.
«La filosofia di Messe Frankfurt – scrive in una lettera di risposta al presidente della Fiera del Levante, Ugo Patroni Griffi, l’amministratore Delegato delle Fiera di Francoforte, Donald Wich – è di essere partner delle aziende, assistendole in tutte le fasi della loro presentazione in fiera, compreso il loro processo di internazionalizzazione. L’internazionalità di tutte le nostre piattaforme fieristiche è garantita dal nostro network di sedi proprie e rappresentanze estere. A nostro avviso una possibile partnership con Fiera del Levante dovrebbe avere come obiettivo prioritario l’instaurazione di una partnership col tessuto imprenditoriale pugliese al fine di favorirne il processo di internazionalizzazione.
In questa fase di debolezza del mercato sia nazionale che regionale – dice ancora Wich – potrebbe essere controproducente puntare fin da subito su un rilancio di Fdl intesa come sede di manifestazioni fieristiche, in quanto queste sarebbero troppo deboli per attirare i buyers internazionali. Proponiamo invece di identificare settori merceologici prioritari selezionando per le rispettive aziende gli appuntamenti fieristici internazionali più indicati al fine di ottenere dei risultati possibilmente immediati».
Wich sottolinea ancora una volta la necessità che le aziende coordinate da Fdl facciano massa e partecipino in maniera collettiva alle fiere internazionali supportate dal patrimonio di conoscenze e professionalità di Messe Frankfurt. «Per quanto riguarda il settore alimentare – continua Wich – un’opportunità a breve termine è costituita dall’Expo di Milano. Messe Frankfurt è stata incaricata della gestione del padiglione tedesco. Parallelamente proponiamo di effettuare un’analisi del portafoglio fieristico attuale, al fine di verificare le eventuali opportunità di rilancio delle fiere attualmente in programma, oltre a identificare eventuali nuovi progetti fieristici».