The senior Foreign Office minister Baroness Warsi has resigned over David Cameron’s stance on the Gaza conflict. Announcing her resignation this morning, the former Chair of the Conservative Party said that she had written to the Prime Minister “and tendered [her] resignation”.
“I can no longer support Government policy on Gaza,” she wrote. In her letter to Mr Cameron, Lady Warsi said that the Government’s approach to the Israeli-Palestinian conflict had been “morally indefensible” and not “in Britain’s national interest”.
With the Prime Minister currently out of the country on holiday, the strongest reaction from his Government to the resignation was issued by George Osborne. The Chancellor appeared critical of Lady Warsi’s judgment, saying: “This is a disappointing and frankly unnecessary decision. The British Government is working with others in the world to bring peace to Gaza and we do now have a tentative ceasefire which we all hope will hold.”
The resignation is a significant setback for Mr Cameron, who has faced criticism for failing to condemn Israel’s military action in Gaza and its recent apparent air strike on a UN-run school in Rafah more forcefully. The Rafah shelling, which killed at least 10 Palestinians – four of whom were children aged between five and 12 – provoked recriminations from around the world, including the UN and US. The Prime Minister said it was “right” to condemn the air strike, but stopped short of endorsing UN Secretary-General Ban Ki-Moon’s description of the attack as a “moral outrage and a criminal act”. A Downing Street spokesperson said today: “The Prime Minister regrets that Baroness Warsi has decided to stand down and is grateful for the excellent work that she has done both as a Minister and in Opposition.
“Our policy has always been consistently clear – the situation in Gaza is intolerable and we’ve urged both sides to agree to an immediate and unconditional ceasefire.” Lady Warsi, who was appointed by Mr Cameron as Minister for Faith and Communities in 2012, has regularly expressed her views on the fighting between Israel and the Palestinians in Gaza on her Twitter feed, which is followed by more than 35,000 people. On 24 July, more than two weeks into the current conflict that has seen more than 1,800 Palestinians killed, she wrote: “Can people stop trying to justify the killing of children. Whatever our politics there can never be justification, surely only regret #Gaza.”
She wrote in her resignation letter: “My view has been that our policy in relation to the Middle East peace process generally but more recently our approach and language during the current crisis in Gaza is morally indefensible, is not in Britain’s national interest and will have a long-term detrimental impact on our reputation internationally and domestically.”
Labour was quick to respond to the news. Sadiq Khan, the shadow Justice Secretary, said it was “very courageous of my brave friend Sayeeda Warsi to resign over this Government’s inexplicable silence and total weakness on the Gaza crisis”. Ed Miliband has previously criticised the Prime Minister for failing to send a “clearer message to Israel” over the conflict. On Saturday, the Labour leader said it was “wrong” of Mr Cameron not to publicly oppose Israel’s incursion into Gaza, adding: “His silence on the killing of hundreds of innocent Palestinian civilians caused by Israel’s military action will be inexplicable to people across Britain and internationally.” Responding to Lady Warsi’s resignation today, fellow Conservative peer Lord Deben described her as a “class act in the House of Lords upon whom [the] Government relies”. “[The] Government will miss her command of the subject and of the House. She is a significant loss on a real matter of principle,” he said.
La Baronessa Warsi si dimette dicendo che “non può più sostenere la politica di governo” riguardo il conflitto a Gaza.
Warsi è stata Ministro per gli Affari Esteri e ora è Ministro per la Fede e la Comunità. L’ex ministro per gli Affari Esteri la baronessa Warsi si è dimessa a causa della posizione di David Cameron riguardo il conflitto a Gaza. Annunciando le sue dimissioni questa mattina, l’ex presidente del partito conservatore ha detto che aveva scritto al primo ministro “e rassegnato le (sue) dimissioni”. “Non posso più sostenere la politica del governo a Gaza”, ha scritto. Nella sua lettera a Cameron, Lady Warsi ha detto che l’approccio del governo riguardo il conflitto israelo-palestinese era stata “moralmente indifendibile” e non “nell’interesse nazionale della Gran Bretagna”. Con il primo ministro attualmente fuori dal paese in vacanza, la più forte reazione del suo governo alle dimissioni è stata rilasciata da George Osborne. Il Cancelliere è apparso critico alla decisione di Lady Warsi, dicendo: “questa è una decisione deludente e francamente inutile, il governo britannico sta lavorando con altri nel mondo per portare la pace a Gaza ed è in corso un tentativo di cessate il fuoco che tutti auspichiamo sarà mantenuto”. Le dimissioni rappresentano una significativa battuta d’arresto per Cameron, che è stato criticato per non aver condannato l’azione militare di Israele a Gaza e il suo feroce e recente attacco aereo contro una scuola delle Nazioni Unite a Rafah. Il bombardamento a Rafah, nel quale sono morti dieci palestinesi – quattro dei quali erano bambini di età compresa tra i cinque e i dodici anni – ha provocato recriminazioni da tutto il mondo, tra cui le Nazioni Unite e gli Stati Uniti. Il Primo Ministro ha detto che è “giusto” condannare l’attacco aereo, ma si è un po’ allontanato dal giudizio del segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon dell’attacco come “oltraggio morale e atto criminale”. Un portavoce di Downing Street ha detto oggi: “il Primo Ministro si rammarica del fatto che la baronessa Warsi abbia deciso di dimettersi ed è grato per l’eccellente lavoro che ha svolto sia come ministro sia all’opposizione. “La nostra politica è sempre stata abbastanza chiara – la situazione a Gaza è insostenibile e noi abbiamo esortato entrambe le parti ad accettare un cessate il fuoco immediato e incondizionato”. La signora Warsi, che è stata nominata dal premier Cameron come Ministro per la Fede e la Comunità nel 2012, ha regolarmente espresso il suo punto di vista sui combattimenti tra Israele e i palestinesi a Gaza sul suo feed Twitter, che è seguito da più di trentacinque mila persone. Il 24 luglio, a più di due settimane dal conflitto in atto che ha visto più di 1.800 palestinesi uccisi, ha scritto: “le persone possono smettere di cercare di giustificare l’uccisione di bambini. Qualunque sia la nostra politica non ci può essere nessuna giustificazione, solo un unico rammarico #Gaza”. Nella sua lettera di dimissioni ha scritto: “La mia opinione è che la nostra politica in relazione al processo di pace in Medio Oriente in generale, ma più recentemente il nostro approccio e linguaggio durante la crisi in corso a Gaza è moralmente indifendibile, non è nell’interesse nazionale della Gran Bretagna e avrà un impatto negativo a lungo termine sulla nostra reputazione a livello internazionale e nazionale”. I laburisti si sono affrettati a rispondere alla notizia. Sadiq Khan, il segretario della Giustizia, ha detto “di essere molto onorato della sua coraggiosa amica Sayeeda Warsi a dimettersi per l’inspiegabile silenzio di questo governo e la totale debolezza sulla crisi a Gaza”. Ed Miliband ha già criticato il primo ministro per non aver inviato un “messaggio chiaro ad Israele” riguardo il conflitto. Sabato scorso, il leader laburista ha detto come fosse “sbagliato” per Cameron il non opporsi pubblicamente alle incursioni di Israele a Gaza, aggiungendo: “Il suo silenzio sull’uccisione di centinaia di civili palestinesi innocenti causate da azioni militari di Israele resta inspiegabile nei confronti dei cittadini in Gran Bretagna e a livello internazionale”. Rispondendo alle dimissioni dell’ex-ministro Warsi, oggi, il pari Lord Deben del Partito Conservatore l’ha commentato come “un atto di classe nella Camera dei Lord su cui (il ) Governo dovrebbe riflettere”. Ha aggiunto “(Il) Governo perde la sua padronanza riguardo questa questione e nella Camera. Lei rappresenta una perdita significativa su una vera questione di principio”.
(tradotto dall’articolo Baroness Warsi resigns over Gaza conflict saying she “can no longer support Government policy”, scritto da Adam Withnall, pubblicato martedì 5 agosto 2014)