Funerali “solenni ma sobri” in piazza San Pietro, per Benedetto XVI. A presiedere le celebrazioni e a tenere l’omelia è Papa Francesco, arrivato in sedia a rotelle. A celebrare il rito il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re. E, con loro, 3.700 sacerdoti concelebranti. Presenti anche le quattro Memores Domini, le suore laiche che in questi anni si sono prese cura del Papa emerito al Monastero Mater Ecclesiae. Siedono accanto a mons. Georg Ganswein. Tra le 45 e le 50mila le persone presenti inoltre in piazza San Pietro per assistere ai funerali: al termine delle esequie, i fedeli in piazza hanno poi gridato ’santo subito’ e accompagnato la bara con gli applausi.
L’OMELIA DI PAPA FRANCESCO E LA CITAZIONE DI RATZINGER
“Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce”. L’omelia di papa Francesco per i funerali del Papa emerito Benedetto XVI contiene una sola volta il nome di Ratzinger ma tutta quanta è permeata dalla sua presenza. Bergoglio parte dalla pagina del Vangelo dedicata alle ultime parole che il Signore pronunciò sulla croce. ’Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito’; “il suo ultimo sospiro – potremmo dire –, capace di confermare ciò che caratterizzò tutta la sua vita: un continuo consegnarsi nelle mani del Padre suo. Mani di perdono e di compassione, di guarigione e di misericordia, – dice Francesco – mani di unzione e benedizione, che lo spinsero a consegnarsi anche nelle mani dei suoi fratelli”.
Il Papa ha citato l’omelia della messa di inizio pontificato pronunciata da Benedetto XVI il 24 aprile 2005: ’’Pascere vuol dire amare, e amare vuol dire anche essere pronti a soffrire. Amare significa: dare alle pecore il vero bene, il nutrimento della verità di Dio, della parola di Dio, il nutrimento della sua presenza”.
I FEDELI: “SANTO SUBITO”
“Santo subito”. È il cartello esposto da una suora presente in piazza San Pietro. Migliaia i fedeli presenti, tutti in silenzio con le teste chine a seguire la celebrazione sui libretti appositamente stampanti per l’occasione e distribuiti in piazza che contengono il testo della Messa esequiale per il Sommo Pontefice emerito Benedetto XVI. Una bandiera della Germania sventola davanti al sagrato da questa mattina. Poco più indietro uno striscione con su scritto ’Danke Benedikt’. Sono tanti in piazza i fedeli tedeschi venuti per l’ultimo saluto a Joseph Ratzinger.
LA SEPOLTURA
Al termine dei funerali, Benedetto XVI è stato sepolto nelle Grotte vaticane, nella tomba dove era precedentemente sepolto papa Wojtyla poi portato in basilica nel 2011 dopo la sua beatificazione. “All’atto della sepoltura – ha ragguagliato il portavoce del Vaticano – viene messa con un rito una fettuccia attorno alla bara di cipresso con i sigilli della Casa pontificia, dell’Ufficio delle celebrazioni liturgiche e del Capitolo vaticano di San Pietro”. La bara di cipresso è stata quindi messa in una di zinco, poi in una cassa di legno e portata nelle Grotte vaticane. La tumulazione è avvenuta in forma privata. La bara dove riposano le spoglie è stata chiusa con un rito particolare ed è la stessa utilizzata per i funerali. All’interno sono state poste le medaglie coniate nel corso del pontificato di Benedetto XVI, i palli (non è stato specificato il numero) che ripercorrono la storia di Ratzinger e il rogito in un cilindro di metallo, vale a dire il testo che descrive il pontificato del Papa in breve.
IL RITO ADATTATO
La celebrazione funebre per Benedetto XVI ha ricalcato quella riservata ai Pontefici con alcuni adattamenti. Ci sono stati elementi mancanti rispetto alle celebrazioni riservate ai pontefici e alcuni richiami al papa regnante. La preparazione del rito funebre, che presenta elementi inediti data l’eccezionalità della situazione, è stata frutto di un lavoro di squadra dei cerimonieri pontifici che con tutta probabilità hanno tenuto conto anche del pensiero di papa Francesco. Alle esequie funebri è stato letto il Vangelo del buon ladrone, tra i testi più amati e letti nelle liturgie funebri perché offre consolazione a chi perde una persona cara e alla quale è stata legata da affetto.
Nel dettaglio, i correttivi che sono stati fatti per la celebrazione funebre, ha spiegato il portavoce della Sala stampa vaticana, riguardano ad esempio, le suppliche finali della diocesi di Roma e delle Chiese Orientali che sono specifiche per il papa regnante.
IL FUNERALE DI BENEDETTO VXI