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Bentornata Unità!

Quando l’Unità ebbe a scomparire dalle edicole, siamo più che certi che, una parte degli italiani, provarono un senso di tristezza, moriva in quel momento una voce. Ora parrebbe che in edicola, in tutte le edicole d’Italia, farà nuovamente la sua comparsa quotidiana l’Unità. La notizia è che potrebbe accadere già a fine anno, sebbene il condizionale sia d’obbligo in attesa dell’ufficializzazione. Per la prima volta, comunque, nelle mani dei liquidatori sono arrivate offerte concrete.

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Guido Veneziani, della Veneziani editori, ha messo sul tavolo 10 milioni di euro per rilevare il quotidiano che fu di Antonio Gramsci e l’offerta è stata presentata insieme alla Fondazione Eyu, un acronimo che sta per Europa-Youdem-Unità e che fa capo direttamente al Pd, un’associazione che non ha eccessivo valore dal punto di vista economico (la Fondazione Eyu partecipa all’offerta con il 5%), ma certamente siamo di fronte ad un aperto consenso politico.

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Ora si apprende che la trattativa di Veneziani va avanti da qualche settimana e il suo perfezionamento ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd: «Per salvare l’ Unità il lavoro non è ancora finito, ma siamo decisamente arrivati a buon punto». L’offerta di dieci milioni servirà per pagare una parte dei debiti, i cosidetti debiti privilegiati (che vedono in prima linea gli stipendi arretrati dei dipendenti) e far ripartire così il giornale.

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Per poterlo far arrivare in edicola il prima possibile si è pensato ad un tecnicismo che è «l’affitto della testata», così da poter stampare l’Unità prima di perfezionare l’acquisto. «Mi piacerebbe poter mettere in prima pagina Babbo Natale, ha detto Guido Veneziani, l’editore in pectore, auspicando così il rapido ritorno in edicola del giornale. «Se tutto va come spero, sono pronto a fare una “open” di 48 ore per scegliere il nuovo direttore dell’ Unità », ha detto spiegando di essere disposto ad ascoltare tutti coloro che si vorranno candidare alla carica e di fare perciò una selezione insieme a Laura Bozzi, la sua direttrice editoriale. Intanto si tenta un salvataggio anche di “Europa” , il quotidiano che non sarà più su carta, soltanto online. Ma anche sulla versione online è alle porte la chiusura, fissata per il 15 novembre da Enzo Bianco, Presidente del Consiglio di Amministrazione.

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Gli auguri di tutti noi dell’International Post, a tutta la nuova famiglia dell’Unità, nella certezza che possa, al più presto, colmare quel vuoto di informazione, nello spirito di una più vasta pluralità dell’offerta informativa.

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3 Novembre 2014