Venerdì scorso, una sala gremita di persone mi accoglie festosa. Mi trovo all’interno del Cavalieri Hilton e questa è la “festa dell’Abbraccio”, come è stata denominata dal Presidente della FIS Franco Maria Ricci. In realtà si tratta della consegna dei diplomi alle Aziende produttrici che hanno visto il loro vino ottenere i 5 grappoli. Appuntamento alle ore 20.00. Mentre si scende la grande scala centrale per raggiungere la sala dedicata si sente salire l’emozione dettata dal trovarsi in uno di quei luoghi emblema di una romanità lussuosa. Intorno a me importanti luccichii che fanno bella compagnia a marmi, graniti, statue. Il tutto sembra animarsi, prendere forma e accogliere il mio sguardo.
Entro nella sala con una sorta di timidezza mista a sfrontatezza, mi guardo intorno, scruto, osservo, analizzo. La sala è immensa, tavoli allestiti con una mise en place elegante ma non pacchiana. Al centro di ogni tavolo una cornice dorata fa presenza. Mentre cerco il mio posto zigzagando tra i tavoli incontro conoscenti: un saluto, un abbraccio, due chiacchiere veloci con la promessa di ritrovarci a breve. Ecco, ho trovato il mio tavolo; il numero 22, in fin dei conti sono solo 110 i tavoli presenti. Saluto i compagni di avventura e mi accingo a prendere posto. La serata sarà senz’altro da ricordare, le aspettative sono alte.
Si spengono le luci, dal fondo della sala ecco arrivare, in ordine militare, la fanfara dei Lancieri di Montebello. Si dirigono sul grande palco per intonare l’inno nazionale, l’emozione è alle stelle. Passano i minuti e l’ambiente è sempre più gioioso. Arrivano i sommelier, che questa sera ci delizieranno con la loro professionalità. Parte la cena con un menù preparato dallo Chef Nicholas Cuomo. Mentre le portate arrivano nella sequenza prevista, cerchiamo di scegliere i vini tra le 9146 bottiglie disponibili per un valore stimato di 650.000 euro. Missione impossibile, ma elenchiamo comunque i nostri interessi selezionando circa 18 vini che ci verranno portati nel corso della serata.
Sfilano sul palco i Produttori dei dieci migliori Vini d’Italia, ognuno espressione della sua territorialità. Musica di fondo, luci brillanti, armonia complessiva sono le regole della serata. Volti noti si intravedono tra un tavolo e l’altro, Bruno Vespa, che ormai da qualche anno è diventato Produttore di vino, così come Massimo d’Alema, Francesco Moser e Al Bano. Ma si trova anche qualche intruso tipo Claudio Ranieri, da poco ufficializzato come allenatore nella AS Roma e la cantante Giorgia. Non manca la parte politica con la presenza del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida.
La serata prosegue il suo cammino nella piena consapevolezza della grande qualità che contraddistingue questi momenti conviviali. Sono 747 i vini premiati con i 5 Grappoli a cui si aggiungono 52 Grappe.
Eccellenze di un Italia sempre migliore. Verso la mezzanotte la serata volge al termine non prima di aver invitato sul palco tutto il personale di servizio per un lungo e fragoroso applauso. Circa 700 le persone, di cui 190 i sommelier, che hanno contribuito a rendere questa serata speciale.
Alcuni numeri per rendere l’idea dell’imponenza messa in campo:
13800 posate, 4800 bicchieri, 541000 cubetti di ghiaccio, 200 ore consecutive per l’allestimento della sala e 1.500.000 coriandoli che sono piovuti sul palco per salutarci e darci appuntamento all’edizione 2026. Che dire, un privilegio esserci, soprattutto per rendere omaggio ai nostri grandissimi Produttori che con costanza estraggono dalla nostra terra l’essenza di una storia millenaria portandola sulle nostre tavole.
Buona degustazione.