Lascia o raddoppia? Per usare un termine dei casinò, è tutto puntato sul “raddoppia”. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ribadito in un’intervista ad ABC News che intende candidarsi per la rielezione alla Casa Bianca. Ma ha anche ammesso che i dubbi sulla sua età erano “ragionevoli”. Biden, infatti, ha 80 anni e quando è stato eletto due anni fa era già il presidente più anziano della storia americana, se eletto per un nuovo mandato ne avrebbe 86 al termine dei quattro anni di presidenza. “La mia intenzione è stata fin dall’inizio di correre per un secondo mandato. Ma ci sono troppe cose che dobbiamo realizzare a breve termine prima che io inizi una campagna“, ha detto il capo della Casa Bianca.
A 80 anni, è il presidente più anziano in carica nella storia degli Stati Uniti. “L’unica cosa che posso dire a chi si preoccupa della mia età è: guardatemi“, ha aggiunto. La decisione è ancora da annunciare formalmente e imporrà una serie di adempimenti burocratici alla partecipazione alle primarie democratiche. Nel caso in cui Biden decida di candidarsi per un nuovo mandato, deve prima superare le elezioni primarie del partito. Nessun candidato significativo al momento: nelle ultime settimane si è parlato del vicepresidente Kamala Harris e del segretario ai trasporti Pete Buttigieg come possibili candidati, ma è probabile che nessun politico significativo sfiderà Biden se si candida, perché la sua popolarità nel partito è molto alto, e la vittoria alle primarie è quasi scontata. Ha ricominciato a parlare di aborto.
Lo fa attraverso il suo account Twitter personale. “Se il Congresso approva un divieto nazionale, porrò il veto”, ha scritto il leader della Casa Bianca. Come accennato, il messaggio è stato postato dal suo account personale @JoeBiden, non dal profilo @Potus – che sta per “Presidente degli Stati Uniti” e che passa di mano da Presidente a Presidente. Dopo il giugno dello scorso anno, la questione dell’aborto era molto calda negli Stati Uniti: la Corte Suprema ha emesso una sentenza storica, ribaltando la sentenza “Roe v. Wade” che garantiva il diritto all’aborto negli anni ’70, consentendo agli Stati di godere di una legislazione libera. Da allora, molti stati a guida repubblicana hanno imposto regole molto rigide, se non divieti generalizzati. E che potrebbe dunque essere una chiave importante in ottica elezioni 2024.