Di qui a poco, Joe Biden potrà compiere la sua prima nomina alla Corte Suprema. Questo perché Stephen Breyer, giudice costituzionale nominato nel 1994 da Bill Clinton – oggi 83enne – ha scelto di andare in pensione. Breyer dovrebbe abbandonare le sue mansioni entro l’estate, lasciando il posto ad un nuovo giudice, la cui figura, con buona probabilità, andrà a bilanciare l’orientamento politico e scongiurare una svolta conservatrice del massimo organo della magistratura federale statunitense. Anche se occorre ricordare che la maggioranza nell’Alta Corte resterà nelle mani dei sei giudici di nomina repubblicana, contro la metà dei democratici.
Proprio i democratici pare abbiano esercitato pressioni su Breyer, memori della controversa vicenda che vide coinvolta Ruth Bader Ginsburg. La giudice, infatti, sebbene anziana ed affetta da un tumore in stadio avanzato, non abbandonò il proprio incarico, con l’intento di portare avanti il suo compito sino agli ultimi istanti di vita. Tale obbligo morale, tuttavia, consentì da lì a poco al presidente Trump di nominare il suo terzo giudice costituzionale di estrazione conservatrice, Amy Coney Barrett. La Ginsburg si spense a 87 anni nel 2020, vale a dire quando il tycoon stava già per abbandonare la Casa Bianca.
Adesso per Biden occorre cogliere nel più breve tempo possibile l’occasione del pensionamento di Breyer bisogna, prima che nelle elezioni politiche di metà mandato di novembre i democratici possano perdere la maggioranza al Senato. “La persona che nominerò per sostituire il giudice Breyer sarà qualcuno con qualità straordinarie. Carattere, esperienza e integrità. E sarà la prima donna afroamericana a essere nominata alla Corte suprema” ha fatto sapere l’attuale Presidente degli Stati Uniti.