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BIG TECH E FAMIGLIE – Unite per la sicurezza dei giovani

Pericolo di ulteriori restrizioni, censure preventive, contenuti pericolosi. I social sono da tempo sotto il mirino di organi di vigilanza, governi e associazioni varie a tutela degli adolescenti per i rischi derivanti da un uso ormai smoderato e incontrollato, con il conseguente rischio di dipendenza, per non parlare poi delle sempre più frequenti attività fraudolente ai danni di poveri utenti inconsapevoli e dei sempre più diffusi fenomeni di cyberbullismo. Tutte situazioni che, in particolar modo negli ultimi anni, hanno messo i social sotto la lente di ingrandimento e sotto accusa per le numerose e crescenti denunce per tutelare i giovanissimi, i maggiormente esposti a pericoli e minacce della rete. I proprietari dei social sono dunque corsi ai ripari e si sono mobilitati per attivare idonei strumenti perché, in particolar modo i genitori, possano monitorare le attività online dei propri figli. Gli Account per Teenager vengono sempre più adottati per tenere sotto stretto controllo ciò che i giovanissimi compiono quando sono sul web o frequentano un social, un modo per attivare un supporto concreto nel far vivere ai ragazzi esperienze positive sulle piattaforme.

Meta, per esempio, ha implementato recentemente delle innovative soluzioni di sicurezza per genitori e adolescenti di età inferiore ai 16 anni con restrizioni (i genitori dovranno prestare il loro consenso) per le dirette su Instagram e la visione di immagini poco desiderate condivise tramite messaggi diretti. Non solo Meta, anche TikTok si sta muovendo in una direzione di maggior tutela del proprio pubblico con una funzionalità, Family Pairing, che offre ai genitori la possibilità di decidere il momento più opportuno affinché i figli si concedano una pausa dai social con l’impostazione di limiti di utilizzo. Inoltre, sempre su TikTok, i ragazzi potranno avvisare un genitore di un video che va contro la policy della piattaforma. La tutela dei minori e la protezione da contenuti inappropriati coinvolge in sinergia le società tecnologiche della Silicon Valley e i genitori, in un rapporto crescente dove la priorità è creare un ambiente sicuro per tutti.

Tali misure sembrano essere state ben accolte sia dagli utenti più giovani sia dai loro genitori, almeno a quanto dicono gli ultimi sondaggi in merito. Il panorama globale relativo al mondo social ha determinato misure urgenti in fatto di sicurezza online, un ambiente che si stava rapidamente trasformando in una giungla piena di insidie e di pericoli per un’utenza molto giovane e spesso priva di difese nell’affrontare uno spazio spesso ostile e pronto a carpirne l’ingenuità di fondo. Ben vengano dunque misure come la verifica dell’età e la lotta ai contenuti dannosi, in un contesto digitale complesso, articolato e in cui non si finisce di fomentare odio. Resta da vedere se queste misure rappresenteranno però un passo decisivo e importante per la creazione di piattaforme più sicure e responsabili nei confronti di tutti gli utenti che le abitano ogni giorno. L’unica via era la collaborazione tra aziende tecnologiche, famiglie e istituzioni, non la semplice censura o, peggio, l’accanimento ideologico e il pensiero apocalittico.

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Data:

13 Aprile 2025

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