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BITCOIN: AUMENTA IL VALORE DELLA CRIPTO-VALUTA

A gennaio 2020 il valore della chiusura del Bitcoin è stato pari ad un valore di 8.417,20 euro. Successivamente tra il gennaio 2020 ed il febbraio 2020 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un ammontare pari a 8.417,20 euro fino ad un valore pari a7.756,20 euro ovvero una variazione pari a -661,00 euro pari ad una variazione di -7,85%. Nel passaggio tra il febbraio 2020 ed il marzo 2020 il valore del valore del Bitcoin è diminuito da un ammontare pari a 7.756,20 euro fino ad un valore pari a 5.839,00 euro ovvero una variazione pari ad un valore di -1.916,40 euro ovvero pari ad una variazione di 24,71%. Nel passaggio tra il marzo 2020 ed l’aprile 2020 il valore dell’andamento della chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 5.839,80 euro fino ad un valore pari a 7.900,70 euro ovvero pari ad una variazione di 2.060,90 euro ovvero pari ad una variazione di 35,29%. Nel passaggio tra aprile 2020 e maggio 2020 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 7.900,70 euro fino ad un valore pari a 8.514,50 euro ovvero pari ad una variazione di 613,80 euro ovvero pari ad una variazione di 7,77%. Nel passaggio tra il maggio 2020 ed il giugno 2020 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 8.514,50 euro fino ad un valore pari ad 8.145,30 euro ovvero pari ad una variazione di -369,20 euro pari ad una variazione di 4,34%. Nel passaggio tra il giugno 2020 ed il luglio 2020 il valore di chiusura del Bitcoin su base mensile è passato da un valore pari a 8.145,50 euro fino ad un valore pari ad un valore di 9.684,00 euro ovvero una variazione pari a 1.502,70 euro pari ad una variazione di 18,45%. Nel passaggio tra il luglio 2020 e l’agosto 2020 il valore dell’andamento del Bitcoin è passato da un valore pari a 9.648,00 euro fino ad un valore pari a 9.783,50 euro ovvero pari ad una variazione di 135,50 euro pari ad una crescita di 1,40%. Nel passaggio tra l’agosto 2020 ed i l settembre 2020 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 9.783,50 euro fino ad un valore pari a 7.196,60 euro ovvero pari ad una variazione di -586,90 euro ovvero pari ad una variazione di -6,00%. Nel passaggio tra il settembre 2020 e l’ottobre 2020 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 9.196,60 euro fino ad u valore pari a 11.850,60 euro ovvero pari ad una variazione di 2.654,00 euro pari ad una variazione del 28,86%. Nel passaggio tra l’ottobre 2020 ed il novembre 2020 il valore di chiusura dell’andamento del Bitcoin è passato da un ammontare pari a 11.850,60 euro fino ad un valore pari a 16.427,40 euro ovvero pari ad una variazione di 4.576,80 euro ovvero pari ad una variazione di 38,62%. Nel passaggio tra il novembre 2020 ed il dicembre 2020 il valore del Bitcoin è cresciuto da un ammontare pari a 16.427,40 euro fino ad un valore pari a 23.681,90 euro ovvero una variazione pari a 7.245,50 euro pari ad una variazione di 44,16%. Nel passaggio tra il dicembre 2020 ed il gennaio 2021 il valore di chiusura del Bitcoin è passato da un valore pari a 23.681,90 euro fino ad un valore pari a 32.493,60 euro ovvero pari ad una variazione di 8.811,70 euro pari ad una variazione di 37,21%. Complessivamente nel periodo considerato il valore del Bitcoin è aumentato di 24 mila euro ovvero di un ammontare pari a 286,04%.

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Nella giungla di crypto valute Bitcoin (BTC) è stata la prima ed è il simbolo con cui si identifica, e spesso si confonde, il concetto stesso di moneta virtuale. Evidentemente non è così, ad oggi è difficile fornire una stima esatta delle crypto valute “circolanti” sulla block chain, alcune stime parlano di circa 5.000 simboli con una capitalizzazione totale equivalente a circa 201 miliardi di dollari.

C’è da considerare che l’utilizzo delle crypto valute, ad oggi, è limitato al black market e pochi altri utilizzi come ad esempio qualche esercizio commerciale che si considera naif e che per differenziarsi utilizza ed accetta questa nuova forma di pagamento.

Molti si chiedono quale sia il valore reale di una “cosa” virtuale, in realtà la crypto valuta in sé non ha un valore o meglio è possibile quantificarlo con il costo dell’energia elettrica necessario per minarlo. Ovvero il costo del processo utile a decifrare il codice alfanumerico che permette alla moneta stessa di essere classificata, riconosciuta e circolante sulla blockchain. Questa somma è stata stimata tra i 5.100,00 ed 8.500,00 dollari per singolo bitcoin ed è in costante crescita in quanto la complessità di estrazione del Bitcoin è incrementale costante poiché l’algoritmo di tipo hash diventa sempre più complesso man mano che si estraggono (minano) le precedenti unità di “conio”.

Ciò che però fa o ha fatto salire in modo spropositato il suo valore è il fatto che rappresenta una forma di speculazione economica allo stato puro, inoltre è la rivincita dei millennials sulle vecchie generazioni di trader, che erano abituati a trattare nelle piazze affari di mezzo mondo, ed è la dimostrazione che è possibile avere un modo alternativo di controllare e scambiare beni e servizi.

Molte banche e governi centrali sono contrari e stanno tentando in tutti i modi di contrastare la crescita e la divulgazione di tale forma di pagamento, provando a regolamentare tramite leggi che ne disincentivano l’investimento. Cercano di raggiungere questo traguardo anche tramite la pubblicazione di notizie bomba additando le crypto valute come la più grande bolla economica di sempre, anche se sotto sotto studiano il fenomeno e provano ad imbrigliarlo. Ci provano anche impedendo che sia ammesso alle contrattazioni sulle borse finanziarie internazionali, quindi incentivando l’utilizzo di piattaforme di trading dedicate più o meno ufficiali che stanno prendendo sempre più piede e che ovviamente se ne vedono bene, infatti si fanno pagare, per singola transazione, con la più classica e tradizionale delle monete. Accade anche che alcune banche es. Hype del gruppo Banca Sella mette a disposizione dei propri clienti la possibilità di acquistare crypto valute.

Quali vantaggi ha l’utilizzatore medio? Nessuno, anzi sicuramente vi posso elencare una serie di svantaggi che ho riscontrato, ovvero quello di essere assolutamente tracciabile in quanto la block chain è pubblica ed è possibile sapere in un qualsiasi momento un determinato bitcoin nel portafoglio di quale utente si trova e da chi è stato pagato; è costoso in quanto per tenere in piedi l’intera piattaforma delle cripto valute, nonostante al momento sia scarsamente utilizzata, è necessario una quantità di energia elettrica superiore all’intero sistema di gestione delle carte di credito a livello globale; in poche parole è scarsamente flessibile al contrario del buon vecchio e a noi italiani caro, contante.

Volendo trarne le dovute conclusioni possiamo affermare, con certezza, che i numeri discussi sono importantissimi per un qualcosa che non esisteva una decina di anni fa, di cui forse non sentivamo nemmeno la necessità e di cui, soprattutto, non sentiremo la mancanza quando e se scomparirà.

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Data:

25 Gennaio 2021