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BLATTER E PLATINI: CONDANNATI!

Cala il sipario sull’ennesima vicenda di malaffare legata al mondo del calcio. Otto sono gli anni di squalifica inflitti dal comitato etico della FIFA a Sepp Blatter e Michel Platini, entrambi colpevoli di abuso e corruzione, in merito ai due milioni di franchi svizzeri versati da Blatter a Platini nel 2011. Secondo gli inquirenti, il Presidente della Federazione Internazionale del Football ha autorizzato, senza alcun fondamento legale, il versamento di questa somma di denaro, per una presunta consulenza svolta dal francese per la FIFA tra il ‘98 e il 2002.

cms_3159/foto_1.jpgEcco uno stralcio della sentenza: “Né nella sua dichiarazione scritta né durante la sua audizione, Blatter è stato in grado di dimostrare la presenza di basi legali per questo pagamento. La sua affermazione di un accordo orale non è stata convincente ed è stata respinta”.

cms_3159/foto_2.jpgStessa sentenza anche per il suo omonimo all’UEFA che deve anche pagare una multa di circa ottantamila euro: “Il pagamento dei due milioni di franchi non aveva alcun fondamento giuridico, la spiegazione del signor Platini non è stata convincente ed è stata respinta dalla Camera”. E aggiunge: “Le prove disponibili nel caso di specie non sono state sufficienti a stabilire, nella misura richiesta, se il signor Platini abbia ottenuto il pagamento per l’esecuzione o per l’omissione di un atto ufficiale, tuttavia il comportamento del signor Platini costituiva una violazione dell’articolo 20 comma 1 della FCE (Offerta e accettare doni e altri benefici). Inoltre, il signor Platini si è trovato in una situazione di conflitto d’interessi”. Insomma, una situazione che proietta l’ex calciatore juventino tra i dannati dell’ottavo girone dantesco (quello dei fraudolenti – male bolge). Per quanto concerne Blatter, in tanti hanno sempre “scommesso” riguardo alla sua brama di potere e al ricorso di qualsiasi mezzo per farsi alleati e ottenere consensi; ma, sinceramente, da Le Roi (N.d.R. soprannome da calciatore di Platini) non c’era da aspettarselo. Un uomo che ha fondato sull’etica il modus operandi della sua vita sia di atleta sia di dirigente.

cms_3159/foto_3.jpgSepp Blatter dichiara a proposito: “Sono stato trattato come un punching ball. Sono triste per il calcio e per la Fifa. Sono dispiaciuto soprattutto per l’aspetto umano di questa situazione. Ero ottimista, pensavamo di aver convinto il Comitato Etico di com’è stata creata questa situazione ma continuerò a combattere per me e per la Fifa. Sono stato sospeso per otto anni ma per cosa? Questo è uno Tsunami per la Fifa, la gente non capisce perché il presidente debba essere sospeso. Questo ha prodotto danni alla Fifa, ma anche alla mia famiglia”. Secondo il numero uno della FIFA, questa è solo l’ennesimo tentativo di estrometterlo dalla presidenza del massimo organo per il controllo del calcio. E non risparmia invettive: “Io continuo a essere il presidente della Fifa. Mi vergogno delle prove che hanno presentato. Il presidente può essere sollevato solo dall’assemblea generale”, chiosa Sepp Blatter. E aggiunge: “Non sarò la persona più intelligente del Mondo, ma non sono mica un imbecille visto che sono coinvolto direttamente. Hanno provato già nel 2002 a sbarazzarsi di me. Ho ancora l’appoggio di molti che mi sono vicini, la mia famiglia e tanti membri del Comitato Esecutivo. Quello che è successo oggi non è giusto ed è un problema per la Fifa”.

cms_3159/foto_4.jpgDal canto suo, anche Michel Platini dichiara: “Nessuna novità, il verdetto era stato scritto quattro mesi fa. La procedura adottata nei miei confronti dalla Commissione Etica della Fifa è una messinscena allestita per infangarmi, la mia sorte è stata già decisa prima dell’udienza del 18 dicembre. Questo verdetto non è altro che una “copertura” patetica della volontà di eliminarmi dal mondo del calcio”.Nel frattempo, è giunta un’ANSA in cui il governo europeo del calcio difende il presidente Platini: “L’UEFA sostiene il diritto di Michel Platini a un giusto processo e la possibilità di rendere il suo nome pulito. Siamo molto delusi da questa decisione, che tuttavia è soggetta ad appello”.

Chissà come finirà, ma di certo c’è che un’altra triste vicenda è finita negli annali di uno sport che, di etico e sportivo, continua ad avere sempre meno contenuto e affidabilità.

Data:

23 Dicembre 2015