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BLATTER E PLATINI RADIATI A VITA

Sembra più che una ipotesi la radiazione a vita del monarca del Football, Sep Blatter e di Michel Platini, Presidente UEFA. La commissione d’inchiesta della F.I.F.A. (Federazione Internazionale del Calcio) sta spingendo sull’acceleratore per dare un “calcio” ai due dirigenti che, nei giorni scorsi, sono passati alla ribalta per un giro di consulenze milionarie non dichiarate.

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Entrambi, al momento, sono stati sospesi da ogni incarico dirigenziale, e per Platini si allontana anche la possibilità di ereditare da Blatter lo scettro di Presidente della Federazione con sede a Zurigo. A tal proposito, è di poche ore fa la notizia del ritiro dell’appoggio della Federcalcio Inglese a Roi Michel (N.D.R. questo è il soprannome dell’italo-francese, quando giocava a calcio) per la scalata alla Presidenza. Nel frattempo, l’attuale numero uno FIFA, intervistato da una TV Svizzera dichiara: “Avevo un contratto con Michel Platini e l’ho rispettato” , definendo un “gentlemen’s agreements” (N.D.R. una sorta di patto con stretta di mano tra due ”gentiluomini”) il pagamento di due milioni di franchi da lui effettuato nel 2011 a favore dell’ex giocatore juventino per un lavoro svolto tra il 1999 e il 2002, ma che non poteva essere pagato in quel periodo. Insomma, vien da pensare che si tratta di una semplice formalità; ma, questo accordo sottobanco non ha convinto la commissione etica chiamata a giudicare sull’accaduto.

cms_3048/foto_3_.jpgE a proposito della squalifica a vita, Blatter critica l’operato del comitato etico: “Io non sono un dirigente della Fifa, io sono il presidente eletto dal Congresso; se uno non è d’accordo con il mio modo di fare il mio lavoro, si deve rivolgere al congresso che mi ha eletto”. Immediata la risposta del comitato: “Tutti rispondono allo stesso codice etico e agli statuti, non ci sono eccezioni legate al ruolo. La legge è uguale per tutti”. In conclusione, con l’epurazione dei fatti, mai smentiti dalle parti in causa, anche se a chiusura indagine emerge che si è trattato di conflitto d’interessi piuttosto che di corruzione, quello che resta è una macchia indelebile sull’immagine di un uomo, Michel Platini, che per molti è stato sinonimo di integrità morale e di fair play.

Data:

28 Novembre 2015