Boldrini-Salvini, scintille sui migranti
Scintille tra Laura Boldrini e Matteo Salvini. La presidente della Camera e il leader della Lega si trovano allo stesso tavolo, ospiti negli studi televisivi di Otto e mezzo, e non si risparmiano stoccate, rispondendo alle domande di Lilli Gruber. Tema caldo, come prevedibile, quello dei migranti. Con la terza carica dello Stato che invita il leader della Lega a “liberarsi dall’ossessione di chi arriva nel nostro Paese”. “Anch’io – spiega, prendendo in contropiede Salvini – ritengo che chi non ha il permesso di soggiorno deve essere mandato indietro. Ma voglio capire da lui come lo fa”. “Si crea forse un’isola dove lui manda tutti gli irregolari, visto che nessun Paese accetta di riprendersi persone che non hanno documenti?”, domanda ironica.
Salvini replica: “Noi non governiamo da sette anni e vorremmo fare come gli altri Paesi che espellono i clandestini, mettendo le persone in aereo e portandole nei Paesi da cui arrivano”.
“Tra un mese quando sarò al governo – promette – farò degli accordi con la Nigeria e altri Paesi africani per dire ’amici miei’ ve li riprendete”. “Queste sono parole, lui non mi risponde”, interviene Boldrini mostrando un cartello con l’hashtag ’parole, parole, parole’.
Altro tema caldo quello del ruolo avuto durante la legislatura dalla presidente Boldrini. Per Salvini è stata complice delle politiche del governo. Lei replica: “Io non sono mai stata in maggioranza e non rispondo delle politiche del governo”.
A fine trasmissione Gruber invita entrambi a formularsi gli auguri per il voto. Ironico Salvini: “Spero che raccolga quello che ha seminato, tutti i voti per le pregevoli battaglie di questi anni fatte dalla presidente della Camera, ma vedremo quello che vorranno gli italiani”.
Boldrini invece insiste: “Si liberi dall’ossessione dei migranti, si occupi di più degli italiani, che dovranno ora decidere tra un Paese chiuso e pauroso, quello di cui parla la Lega. Io invece dico di guardare avanti, a un Paese pronto per il cambiamento”.
Uscendo Boldrini si intrattiene con i giornalisti: “E’ andata bene, direi, io sono per il dialogo con tutti, come ho sempre fatto in tutte le parti del mondo”. Lui invece dice: è stato un incontro “affascinante. Non ci eravamo mai incontrati, è l’inizio della Quaresima e comincia il percorso di penitenza. Oggi mi ha dato del mandante per gli spari di quel demente, fate un po’ voi…”.
Molestie sessuali, allarme Istat
L’Istat stima che siano 8 milioni 816mila (43,6%) le donne fra i 14 e i 65 anni che nel corso della vita hanno subito qualche forma di molestia sessuale mentre si stima che siano 3 milioni 118mila le donne (15,4%) che le hanno subite negli ultimi tre anni. Sono i principali dati contenuti nel report ’Le molestie e i ricatti sessuali sul lavoro’ negli anni 2015-2016.
Considerando solo le tipologie di molestie sessuali rilevate anche nell’indagine del 2008-2009, si legge nel report, il fenomeno risulta in sensibile diminuzione. La stima delle donne che hanno subito molestie sessuali nei tre anni precedenti alle indagini è passata da 3 milioni 778mila (18,7%) nel 2008-2009 a 2 milioni 578 mila (12,8%) nel 2015-16.
Per la prima volta sono rilevate le molestie a sfondo sessuale anche ai danni degli uomini: si stima che 3 milioni 754mila uomini le abbiano subite nel corso della loro vita (18,8%), 1 milione 274 mila negli ultimi tre anni (6,4%). Gli autori delle molestie a sfondo sessuale risultano in larga prevalenza uomini: lo sono per il 97% delle vittime donne e per l’85,4% delle vittime uomini.
Pensione anticipata, oggi il via
“Da oggi parte #APE volontario che consente a molti lavoratori over 63 di chiedere di andare in pensione in anticipo con un prestito a condizioni agevolate. Più libertà di scelta per le persone, sostenibilità per il sistema pensionistico”. Così scrive su Twitter il premier Paolo Gentiloni. A partire da oggi, quindi, sul sito dell’Inps è possibile presentare domanda di certificazione per l’Ape volontaria e anche utilizzare un simulatore per verificare la convenienza o meno dell’anticipo pensionistico.
“L’Ape volontaria è uno strumento complesso, sul quale in questi giorni sono stati dati anche dei numeri che possono essere fuorvianti. Abbiamo così sviluppato un simulatore che permetterà a tutti di valutare la convenienza, naturalmente sulla base delle condizioni individuali, di questo strumento”, ha spiegato in conferenza stampa a Roma il presidente dell’Istituto di previdenza Tito Boeri.
“Questo strumento – ha sottolineato – amplia la scelta e permette di capire costi e benefici dell’Ape volontaria. La platea potenziale interessata dall’Ape volontaria non è piccola: la stimiamo intorno alle 300mila persone e, dall’anno prossimo, il flusso di persone che avranno questa possibilità sarà di 115mila”.
Cos’è
L’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica, si legge sul sito dell’Inps, è un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto.
A chi è rivolto
Può essere richiesta dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.
Come funziona
Il prestito è erogato da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro da stipulare tra il ministro dell’Economia e delle Finanze e il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali e, rispettivamente, l’Associazione bancaria italiana (Abi) e l’Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici e altre imprese assicurative primarie.
Il prestito ottenuto viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’Inps all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione e si completa dopo 20 anni dal pensionamento.
Completata la restituzione la pensione sarà corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l’Ape. È comunque prevista la possibilità di estinzione anticipata del prestito, secondo criteri che saranno fissati da un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni. Il prestito è erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia e decorre entro 30 giorni lavorativi dal perfezionamento del contratto.
L’importo massimo e minimo richiedibile è stabilito con decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
Le somme erogate a titolo di prestito non concorrono a formare reddito ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Alle somme erogate a titolo di Ape si applica il tasso di interesse e il premio assicurativo relativo all’assicurazione di copertura del rischio di premorienza previsti dagli appositi accordi quadro.
A fronte degli interessi sul finanziamento e dei premi assicurativi per la copertura del rischio di premorienza è riconosciuto un credito di imposta annua nella misura massima del 50% dell’importo pari a un ventesimo degli interessi e dei premi assicurativi complessivamente pattuiti nei relativi contratti. Tale credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi ed è riconosciuto dall’INPS per l’intero importo rapportato a mese a partire dal primo pagamento del trattamento di pensione.