Brexit, Europarlamento approva uscita Londra da Ue
Il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza poco fa, nella miniplenaria a Bruxelles, l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Ue. La proposta di Guy Verhofstadt, favorevole ad approvare l’accordo, è passata con 621 voti favorevoli, 49 contrari e 13 astenuti, con 683 voti validi. Gli eurodeputati, dopo aver votato, si sono alzati in piedi e hanno cantato in coro l’’Auld Lang Syne’, noto in Italia come ’Valzer delle Candele’, un canto scozzese che si intona tradizionalmente, nei Paesi di lingua inglese, in occasione degli addii (si canta anche alla mezzanotte del 31 dicembre per salutare l’anno che se ne va). E’ anche un canto di fratellanza (“For auld lang syne, my dear, for auld lang syne, we’ll take a cup of kindness yet, for auld lang syne”, è il ritornello, dove ’for auld lang syne’ sta all’incirca per ’in onore dei vecchi tempi’).
“Lasciate l’Ue – ha detto il presidente del Parlamento David Sassoli, rivolto ai colleghi britannici – ma continuerete a far parte dell’Europa. Per questo a tutti i colleghi dico ’arrivederci’. Voglio salutarvi con le parole di Jo Cox, deputata britannica uccisa in campagna elettorale: ’Abbiamo molto più in comune di quanto ci divide’”.
Nei negoziati con il Regno Unito “continueremo nell’anno che viene con lo stesso spirito, difendendo fermamente gli interessi dell’Ue e dei suoi Stati membri per la futura relazione”, ha detto il capo negoziatore dell’Ue per la Brexit Michel Barnier. Il Regno Unito “resta un partner vicino per l’economia e un Paese amico. Dobbiamo creare un nuovo quadro giuridico per questa amicizia”. Il nostro “secondo compito è mettere in opera questo accordo, in tutti i suoi aspetti. Penso ai diritti dei cittadini e in particolare alla situazione in Irlanda”, ha concluso Barnier.
Medio Oriente, Italia per soluzione 2 popoli 2 Stati
“Nell’apprendere della pubblicazione del Piano americano per il Processo di Pace in Medio Oriente, l’Italia accoglie favorevolmente gli sforzi compiuti dagli Stati Uniti al fine di favorirne il rilancio, tuttavia valuterà con molta attenzione i contenuti della proposta di Washington, in coordinamento con l’Unione Europea e in linea con le rilevanti risoluzioni delle Nazioni Unite. Ciò nella convinzione che la soluzione a due Stati resti la prospettiva più giusta e sostenibile, sebbene richieda un percorso ancora lungo e complesso di ricostruzione della fiducia tra le parti e di reciproca disponibilità al dialogo e al compromesso”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Farnesina. “L’Italia – conclude la nota – è pronta a sostenere un processo negoziale che, tenendo conto delle legittime aspirazioni delle due parti, contribuisca anche alla stabilità e alla sicurezza della regione mediorientale”.
Segre: “Razzismo e antisemitismo ci sono sempre”
Il “razzismo” e “l’antisemitismo” ci sono “sempre” stati e ci sono tuttora, perché sono “insiti” dell’animo dei “poveri di spirito”. Lo sottolinea la senatrice a vita Liliana Segre, già deportata nel lager di Auschwitz, nell’attuale Polonia, intervenendo nella plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles. Il discorso della Segre si è concluso con un lunghissimo applauso dell’Aula e un minuto di silenzio.
All’epoca della ’marcia della morte’, che i carcerieri nazisti imposero ad una parte dei prigionieri nel lager, ricorda la senatrice, “la paura faceva sì che la scelta” di aiutare gli ebrei “fosse di pochissimi. Non fu solo il popolo tedesco, fu tutta l’Europa occupata dai nazisti, come in Francia e Italia”.
In Italia, ha sottolineato, “i nostri vicini di casa furono aiuti straordinari per i nazisti: io parlo dell’Italia, dove abbiamo visto i nostri vicini di casa che ci denunciavano, che prendevano possesso del nostro appartamento, del nostro ufficio”.
“Anche del cane, qualche volta – ha aggiunto – perché era un cane di razza. Il cane era di razza: questa parola ’razza’, ancora la sentiamo dire, e per questo dobbiamo combattere questo razzismo strutturale, che c’è ancora”.
“La gente mi chiede – prosegue – come mai ancora si parla di antisemitismo? Il razzismo e l’antisemitismo ci sono sempre stati. Non c’era il momento politico per tirare fuori il razzismo e l’antisemitismo, che sono insiti nell’animo dei poveri di spirito”.
“E poi – aggiunge – arrivano i momenti più adatti, in cui ci si volta dall’altra parte, in cui è più facile far finta di niente. E allora tutti questi che approfittano della situazione trovano il terreno adatto per farsi avanti”, conclude.
Greta Thunberg ’diventerà’ un marchio registrato
L’attivista svedese Greta Thunberg ha annunciato l’intenzione di registrare il marchio del suo nome e di ’Fridays For Future’, il grande movimento studentesco che si batte contro l’emergenza climatica, per evitare che siano sfruttati a livello commerciale.
“Il mio nome ed il movimento #FridaysForFuture vengono costantemente utilizzati per scopi commerciali senza alcun consenso. Accade per esempio nel commercio e alcune persone fanno soldi a nome mio e del movimento”, ha spiegato Greta in un lungo post sul suo account Instagram.
Per questo motivo, ha proseguito Greta, “ho presentato domanda per registrare come marchi il mio nome, Fridays For Future e Skolstrejk for klimatet”. Quest’azione, secondo la giovane svedese, ha l’obiettivo di “proteggere il movimento e i suoi attivisti”.
Inoltre si tratta di un gesto necessario per adire le vie legali “contro quelle persone o società che stanno provando ad usare me e il movimento per scopi non in linea con quello per cui il movimento si batte – ha sostenuto Greta – Io e gli altri che scioperano da scuola non abbiamo assolutamente interessi nei marchi registrati. Ma purtroppo deve essere fatto”.
L’attivista svedese ha quindi annunciato di aver formato insieme alla sua famiglia una Fondazione che, ha precisato, è “già registrata”, ma non è ancora “in funzione”. Si tratta di una fondazione “completamente non-profit”, ha concluso Greta sottolineando che “è necessaria per la gestione del denaro (diritti di libri, donazioni, premi in denaro) in modo assolutamente trasparente”.