Purtroppo, non è servito a nulla il ritiro del Bari, scattato subito dopo l’ultima bruciante sconfitta, patita sul campo di Vercelli. La squadra avrebbe dovuto ritrovarsi per meditare (come aveva dichiarato il Presidente Gianluca Paparesta) e, soprattutto, per cancellare quelle ultime, tristi apparizioni. Invece, si è ripresentata con gli stessi problemi e con una evidente involuzione di gioco. Nelle ultime quattro partite il Bari ha conquistato un solo punto. Poco, per chi vuole raggiungere obiettivi ambiziosi.
“Le cose non vanno bene –ha confessato il tecnico del Bari Devis Mangia in conferenza stampa nel post partita – e l’unico rimedio che conosco è quello di lavorare. Non cerco scuse. Il ritiro? Ho sempre perso la partita dopo. Sono dispiaciuto perché i risultati non rispecchiano il tanto lavoro fatto”. La Ternana, invece, torna alla vittoria dopo 9 gare (non vinceva dal 14 settembre).
La partita – Gli ospiti, passano in vantaggio, dopo appena quattro minuti, con un perentorio colpo di testa di Avenatti lasciato, inspiegabilmente solo in area di rigore, dai due difensori centrali del Bari. Il Bari prova a reagire, ma si vede poco dalle parti di Brignoli. Ci provano Caputo e Defendi, ma senza pretese. Così sono gli umbri a sfiorare il raddoppio con Ceravolo (ben servito da Gavazzi), al 23’, che sciupa incredibilmente. Bravo in questo caso Donnarumma ad opporsi. Il Bari si sveglia dopo la mezz’ora. Al 33’, traversa di De Luca e un minuto dopo, una bella incornata di Caputo con Brignoli che devia in angolo. Al 41’, ancora protagonista il numero uno ospite, bravo a respingere un altro colpo di testa di Caputo. Il Bari ha provato a fare la partita con il 67% di possesso palla, ma è la Ternana a chiudere in vantaggio. Nel secondo tempo inizia l’assedio del Bari, che, tuttavia, colleziona solamente calci d’angolo (15). Dal 70’, la Ternana resta in dieci per l’espulsione di Popescu. Ma, la prima vera occasione della ripresa giunge, al 76’, con Viola, ma è lesto Donnarumma a distendersi e a deviare in angolo. Intanto, gli attacchi sterili dei biancorossi spazientiscono anche i tifosi del Bari che, a cinque minuti dalla fine, cominciano a fischiare e intonare cori di protesta nei confronti di squadra e tecnico. Al 93’, De Luca manca clamorosamente il gol del pareggio. Il risultato non cambia e il Bari rimedia la quinta sconfitta stagionale.
I giocatori di casa, così, vanno sotto la curva a raccogliere fischi. “Perché sotto la curva? E’ giusto prendere i fischi quando si perde, ma non so – ha dichiarato Donati ai microfoni di Radionorba – se li abbiamo meritati. E’ difficile trovare la soluzione a caldo. Bisogna rialzare la testa, subito. Abbiamo dato tutto, ma dobbiamo lavorare tanto.”. Anche questa volta, come è accaduto nelle ultime gare, il Bari non è stato in grado di produrre che poche occasioni da rete, nonostante i novanta minuti a disposizione per riprendere la partita. Per quanto riguarda il pacchetto arretrato, nonostante l’ennesimo cambio della coppia di difensori centrali (con Donati in coppia con Contini), anche oggi, il Bari, ha subito un gol evitabile nato dalla solita distrazione difensiva. Ora la situazione diventa più complicata anche dal punto di vista della classifica (a – 5 da Livorno e Trapani che sono all’ottavo posto). Non si può più sbagliare. A questo punto bisogna svegliarsi e subito. Intanto, sembra che Antonelli e Paparesta, subito dopo la partita, abbiano colloquiato a lungo, lontano da telecamere e da occhi indiscreti. Cosa si saranno detti? Questo è un mistero… almeno per il momento.