Come giornalista, sempre in giro per varie città e paesi, guardandomi intorno, mi sono resa conto che la vita è cambiata drasticamente da qualche anno ad oggi. Non vedo più sorrisi sulle labbra della gente. E’ un continuo fuggi fuggi. Va sempre più scomparendo il contatto e la socializzazione tra persone e manca persino il piacere di sorbire un buon caffè in compagnia dedicando a se stessi almeno 5 minuti per una chiacchierata.
Chiedo a lei Renato , in qualità di operatore olistico, se non si tratti di una “Nuova” malattia ?
R. In verità posso dirle che non è andata troppo lontano dalla spiegazione. Lo stile di vita di 30 anni fa che lei menziona, effettivamente, è andata sempre più scomparendo. Come dico sempre “prima si viveva per lavorare, ora, invece, si lavora per vivere”. Non vi è più tempo per socializzare o per il piacere di un caffè in compagnia. Oggi bisogna solo correre . Non per vivere ma per “sopravvivere.“
Quindi potremmo definirla una patologia?
R. Esattamente, gli specialisti del settore la chiamano burn-out. Si tratta di una sindrome che si presenta come una risposta allo stress. In effetti, come hai fatto notare, oggi sono tutti stressati, apatici, frustrati e come se non bastasse, ogni anno si moltiplicano i soggetti ansiosi depressivi.
Quindi, se ne deduce che esista anche una classificazione di questi sintomi .
R. Certamente, questi sintomi vengono suddivisi in :
1) esaurimento fisico e/o emotivo: depauperamento delle risorse emotive e personali con sensazione di fatica e di stanchezza che aumentano alla progressiva riduzione delle risorse emotive.
2) depersonalizzazione con atteggiamenti di distacco, cinismo, ostilità nei confronti delle persone per cui e con cui si lavora.
3) ridotta realizzazione personale è caratterizzata dalla percezione di inadeguatezza al lavoro con diminuzione dell’autostima e del desiderio di successo.
Per motivi di tempo e spazio editoriale non potremmo prolungarci , ma le chiedo: quali potrebbero essere le cause?
R. Bella domanda, spesso i medici specialisti hanno l’abitudine di dare la colpa a cause molteplici, ma in verità per quanto mi riguarda i fattori scatenanti sono solo 3.
La prima la potrei definire politico/economica. Non è semplice per una famiglia di 3 persone e magari solo uno che lavora arrivare a fine mese con 1.000/1200 euro. Questa è una delle principali cause.
La seconda è l’alimentazione. Vi sono alimenti che incidono notevolmente sul sistema nervoso centrale e periferico (S.N.C. – S.N.P), e purtroppo oggi con la modificazione alimentare le cose sono peggiorate.
La terza causa può far parte della sfera personale o individuale ed è una delle cause più difficili da rimuovere. Più precisamente ognuno di noi ha le sue esperienze, la sua personalità, il suo carattere, la sua emotività.
A parer suo esisterebbero metodiche per poter ottenere effetti immediati sulla salute che non siano allopatiche ma olistiche?
R. Certamente, gli effetti immediati si vedono subito se il medico e/o l’operatore di Attitudinal Healing hanno un approccio corretto con il cliente, senza dover ricorrere al solito ansiolitico o antidepressivo, che come tutti sanno ( riportato anche sui bugiardini presenti nelle confezioni) ha effetti collaterali abbastanza seri. Di contro esistono prodotti naturali come i Fiori di Bach o altri prodotti fitoterapici e/o omeopatici che possono essere di grande aiuto senza intossicare ulteriormente il fisico.
La ringrazio per la sua costante disponibilità dandole appuntamento alla prossima.