Che bel Paese, l’Italia. Siamo la culla del mondo. Il nostro territorio è intriso di storia e quella che racconto oggi è appunto la storia di una intera regione, la Calabria, che 2000 anni fa venne scoperta dai Greci durante i loro viaggi. Questo popolo trovò in Calabria un clima ed un terreno ideale per iniziare la coltivazione della vite e così fu. In poco tempo venne denominata “Magna Grecia” ed i suoi terreni iniziarono a dare alla luce il prezioso nettare più amato al mondo, il vino. Leggenda narra che Filottete, dopo la guerra di Troia, fondò le città di Crimissa e Petelia, le odierne Cirò e Strongoli, donando alla città di Crimissa, un santuario in onore di Apollo Leo, il Dio che lo aveva guarito dal morso di un serpente lavandogli la ferita con del vino. Sempre la leggenda vuole che durante le olimpiadi venisse offerto il vino di Cirò agli atleti vincitori. Ma furono i Romani ad implementare le produzioni arrivando a conquistare un vero monopolio nella produzione ed esportazione dei vini… fin qui la leggenda che si sposa con la storia. Sta di fatto che a distanza di importanti secoli nei quali la regione ha fatto la sua parte, consolidando la sua presenza storica che la vedeva protagonista, si arriva ai giorni odierni dove Produttori viticoli di lungo corso, consci delle loro qualità indubbie e confermate dai molteplici premi che stanno ricevendo da più parti del mondo (vedasi ad esempio i recenti successi al Concours Mondial de Bruxelles), si coalizzino, sotto la guida attenta dell’assessorato all’agricoltura a guida dell’assessore Gianluca Gallo, e di concerto con l’ARSAC (Azienda Regionale di Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), per presentarsi uniti, compatti e coesi nelle più grandi manifestazioni di settore, a dimostrazione della volontà di far crescere il comparto viticolo calabrese esprimendo verso il pubblico una percezione di qualità “territoriale” e non più legata ai singoli prodotti.

Questa è la grande rivoluzione calabrese, che con silenzio assordante e semplicità di emozioni, prende per mano l’ignaro consumatore e lo conduce alla scoperta dell’eccellenza, esaltando l’intero territorio. Avevamo vissuto questa esperienza unica nella recente manifestazione del Vinitaly ed abbiamo avuto la riconferma durante il VinòForum di Roma, che per la prima volta si è svolto all’interno del Circo Massimo, quasi a legare i secoli vissuti con un fil rouge entusiasmante che ha superato ogni distanza, sia territoriale che virtuale.

Assessore all’Agricoltura Gianluca Gallo
Nel VinòForum, migliaia di persone in sette giorni di presenza costante e continuativa hanno avuto la possibilità, presso lo stand allestito appositamente per rendere unica l’esperienza territoriale, di viaggiare nella regione scoprendo le qualità di diversi vitigni autoctoni quali il Greco Bianco, il Pecorello, il Magliocco, il Gaglioppo ecc., il tutto raccontato dagli stessi Produttori e da personale di supporto di alta professionalità e rappresentatività. Un bilancio a fine evento estremamente positivo che pone ulteriori basi per la crescita del comparto e della sua internazionalizzazione. In questa edizione del VinòForum due sono state le frasi più esplicative per esaltare il lungo percorso storico di questa magnifica regione “Calabria Straordinaria” e “Dove tutto è cominciato”.

Il Direttore dell’ARSAC Michelangelo Bruno Bossio
L’invito è di andare alla scoperta di questo territorio lasciandosi ammaliare dai prodotti ma soprattutto dalle persone che sul vostro cammino incontrerete, perché sapranno raccontarvi, con assoluta umiltà d’animo, i loro percorsi di vita e posso assicurare che ne rimarrete entusiasti come davanti ad un bel film dal finale romantico.
Buona degustazione.