L’estensione giornaliera del ghiaccio marino globale ha raggiunto un nuovo minimo storico all’inizio di febbraio, rimanendo costantemente al di sotto del record precedente stabilito nello stesso mese del 2023. Questo dato preoccupante è stato evidenziato nel bollettino climatico mensile del servizio Copernicus Climate Change (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea, con il supporto dei finanziamenti dell’Unione Europea. Il rapporto si basa su dati affidabili raccolti dal set di rianalisi Era5, che integra miliardi di misurazioni provenienti da satelliti, navi, aerei e stazioni meteorologiche di tutto il mondo.
Ghiaccio Marino Artico ai Minimi per Febbraio
Il ghiaccio marino artico ha raggiunto la sua estensione mensile più bassa mai registrata per il mese di febbraio, situandosi ben l’8% al di sotto della media storica. Questo rappresenta il terzo mese consecutivo in cui il ghiaccio marino nell’Artico stabilisce un record negativo per quel periodo specifico dell’anno. Tuttavia, il C3S sottolinea che, pur essendo un record mensile, non si tratta di un minimo storico assoluto: infatti, l’estensione del ghiaccio marino artico si avvicina ora alla sua massima annuale, che di solito si registra nel mese di marzo.
Ghiaccio Marino Antartico: Quarto Minimo Mensile più Basso
Sul fronte antartico, la situazione non è meno critica. A febbraio, l’estensione del ghiaccio marino antartico si è attestata al 26% al di sotto della media storica, segnando la quarta estensione mensile più bassa mai registrata. Inoltre, i dati suggeriscono che l’estensione giornaliera del ghiaccio marino potrebbe aver raggiunto il minimo annuale verso la fine del mese, che, se confermato, risulterebbe essere il secondo più basso mai documentato dal satellite. La conferma definitiva di questi valori arriverà solo all’inizio di marzo.
Terzo Febbraio più Caldo a Livello Globale
Non è solo il ghiaccio marino a preoccupare. Febbraio 2025 è stato registrato come il terzo febbraio più caldo mai documentato a livello globale, secondo quanto riportato dallo stesso servizio Copernicus Climate Change. Il mese ha registrato una temperatura media di 13,36°C, un valore che supera di 0,63°C la media del mese di febbraio calcolata nel periodo 1991-2020. Questo dato è solo leggermente più alto (0,03°C) rispetto al quarto febbraio più caldo, registrato nel 2020.
Un altro elemento allarmante è che il mese scorso si è posizionato di ben 1,59°C al di sopra della media stimata per il periodo preindustriale (1850-1900), consolidando il trend preoccupante che vede ben 19 degli ultimi 20 mesi superare il limite di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Questo limite, riconosciuto come una soglia critica negli accordi climatici internazionali, continua a essere superato in modo sempre più frequente, evidenziando l’urgenza di azioni concrete per mitigare i cambiamenti climatici.
Una Chiamata all’Azione
Questi dati, che testimoniano non solo la riduzione dell’estensione dei ghiacci polari ma anche l’aumento delle temperature globali, rappresentano un campanello d’allarme per governi, industrie e società civile. I cambiamenti climatici stanno accelerando a ritmi mai osservati prima, compromettendo equilibri climatici, ambientali ed economici su scala planetaria. La riduzione del ghiaccio marino non è solo un problema locale, ma ha effetti a catena su tutto il pianeta, influenzando i livelli del mare, gli ecosistemi marini e i modelli meteorologici globali.
L’importanza di iniziative di monitoraggio, come quelle condotte dal servizio Copernicus Climate Change, è cruciale per fornire dati affidabili e completi che possano guidare strategie di adattamento e mitigazione. È evidente, tuttavia, che occorre un impegno collettivo e immediato per ridurre le emissioni di gas serra e per promuovere uno sviluppo sostenibile in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Il mese di febbraio 2025 ha messo nuovamente in evidenza la portata dei cambiamenti climatici in corso, con record negativi sia per l’estensione del ghiaccio marino globale che per le temperature medie. Mentre la scienza continua a fornire prove sempre più chiare della necessità di agire, resta da vedere se il mondo sarà capace di rispondere in tempo alle sfide poste da una crisi climatica che non può più essere ignorata.