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CANADA – Trump rilancia e pubblica mappa con il paese sotto la bandiera USA

“Oh Canada!”. Su Truth Social, Donald Trump rilancia. Il presidente eletto degli Stati Uniti ha pubblicato nelle ultime ore una mappa con la bandiera degli Stati Uniti che copre anche il territorio canadese, dopo aver minacciato ieri l’uso della “forza economica”. Questa mossa ha suscitato una pronta risposta da parte del primo ministro canadese Justin Trudeau, che ha dichiarato via X: “Non c’è la minima possibilità che il Canada diventi parte degli Stati Uniti”.

Contesto Politico in Canada

Le parole di Trump arrivano mentre il Canada vive una fase istituzionale complessa. Trudeau ha annunciato le dimissioni dalla carica e dalla leadership del partito liberale in vista delle elezioni che, secondo i sondaggi, potrebbero consegnare la guida del paese ai conservatori. Tutto questo, a Trump, pare interessare poco, concentrato com’è sui suoi ambiziosi progetti geopolitici.

Progetti Geopolitici di Trump

Ieri, in una conferenza stampa a Mar-a-Lago, Trump ha illustrato progetti e ambizioni che puntano a ridisegnare la cartina geopolitica degli Stati Uniti, comprendendo anche la Groenlandia e il canale di Panama, “ora gestito dalla Cina”. “Noi proteggiamo il Canada, il problema è che spendiamo centinaia di miliardi di dollari per occuparcene. Ogni anno abbiamo un deficit commerciale di 200 miliardi di dollari. Compriamo auto, legname, prodotti caseari: non ci serve nulla di tutto questo. Se smettessimo di sostenere finanziariamente il Canada, il paese si dissolverebbe”, ha dichiarato Trump.

Uso della Forza Economica

Trump ha continuato: “Perché dobbiamo sostenere un altro paese? Il nostro esercito è a loro disposizione: dovrebbero essere uno stato all’interno degli Usa. Ci mandano un sacco di prodotti che non ci servono: li compriamo per abitudine e perché siamo buoni vicini, ma non potrà andare avanti all’infinito. Va bene se si tratta di uno stato dell’unione, non se è un altro paese”.

Reazione di Panama

“La sovranità del nostro Canale non è negoziabile”, ha replicato il ministro degli Esteri di Panama, Javier Martinez-Acha. “Le uniche mani che controllano il Canale sono panamensi e continueranno a esserlo”, ha affermato Martinez-Acha in una conferenza stampa, evidenziando che il Canale è al servizio dell’umanità e del commercio mondiale.

Tariffe di Transito sul Canale di Panama

Già a dicembre, Trump aveva definito “esorbitanti” le tariffe di transito sul Canale, auspicando che il controllo fosse restituito agli Stati Uniti. Ieri, durante una conferenza stampa nella sua tenuta di Mar-a-Lago, ha rincarato la dose rispondendo “non mi impegnerò su questo ora” a un giornalista che gli chiedeva se potesse assicurare al mondo che non avrebbe usato la forza militare o economica. Il Canale, una delle rotte commerciali più importanti al mondo, è stato costruito dagli Stati Uniti all’inizio del Novecento. Successivamente, l’amministrazione venne gradualmente trasferita a Panama.

Conclusioni

Le dichiarazioni di Trump e le sue ambizioni geopolitiche stanno suscitando reazioni forti sia in Canada che a Panama. Mentre Trudeau cerca di mantenere la sovranità del Canada, Panama ribadisce il controllo del proprio Canale. La situazione rimane tesa e incerta, con Trump che continua a spingere per una ridefinizione delle relazioni internazionali e delle frontiere geopolitiche.

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Data:

9 Gennaio 2025

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