La tratta Rimini– Riccione, studiata per integrare il raggiungimento dei vari punti d’interesse, soprattutto quelli turistici, in questi giorni è al centro di una civica ribellione tra le cittadine interessate.
La protesta, questa volta, vuole sollevare la scarsa sicurezza messa in campo, sia a tutela delle maestranze che stanno lavorando all’opera, che, naturalmente, delle genti che quotidianamente vivono nel perimetro interessato ai lavori.
Infatti, si chiedono in tanti, come si può lavorare, con macchine imponenti, a pochi metri dalle rotaie, dalle civili abitazioni, magari dribblando tralicci ad alta tensione, dove, a pochi passi, si formano vortici di aria a ogni passaggio di treni ad alta velocità ?
Non è meglio prevenire che curare.