Il Viandante sul mare di nebbia , è il dipinto più noto e famoso di Caspar David Friedrich. È considerato il manifesto della pittura romantica. Oggi, inoltre, è considerato una icona che rappresenta il piacere del viaggiare. In particolare è stato adottato dagli amanti della montagna quale espressione della passione che li spinge a conquistare le grandi vette. Il Viandante sul mare di nebbia fu, già nella sua epoca, considerato un simbolo del Romanticismo. Friedrich riuscì, infatti, a sintetizzare i principi di questo movimento intellettuale con la sua opera.
Uno dei temi del romanticismo, infatti, è quello del viaggiatore, del senza patria. Il viandante è bello e sventurato, un eroe contemporaneo che non porta su di sé i segni di una bellezza fisica e di una forza classica. Si tratta di un nuovo eroe che è arreso al mondo e al suo destino e si avventura verso il suo futuro drammatico. Questo profilo psicologico, dal romanticismo in avanti, sarà adottato per caratterizzare molti protagonisti della narrativa occidentale.
I temi rappresentati nel dipinto sono quelli dell’infinito, del sublime e dello smarrimento empatico attraverso l’immedesimazione con il paesaggio naturale sottoposto a un importante evento meteorologico. La natura viene, quindi, assunta come un protagonista vivente, forse, più importante del viandante che rimane di schiena. La personificazione della natura avviene attraverso l’episodio meteorologico che dà anima e vita al paesaggio. L’uomo, Il viandante in questo caso, è, indifeso e misero di fronte al meraviglioso infinito naturale che ha di fronte. Il mare di nebbia rappresenta questa condizione della quale l’uomo romantico ha consapevolezza. Il viandante si perde così nella contemplazione del mare di nebbia e questa perdita annulla la sua individualità in una sorta di nirvana esoterico.
Il romanticismo, declinato secondo i vari ambiti geografici in Europa, si prestò a rappresentare i moti dell’animo del singolo e i moti nazionalisti di una comunità intera. Nel caso di Friedrich è il singolo, nella sua debolezza di fronte alla grandezza della natura, ad essere uno dei soggetti dei dipinti. Il Viandante davanti al mare di nebbia è rivolto di schiena al fine di permettere una identificazione con l’osservatore. Friedrich ci chiede di essere noi stessi quel Viandante e di perderci nel paesaggio per entrare in empatia con le emozioni che l’artista ci vuole suscitare. Il viandante non è però un osservatore passivo, ma piuttosto un contemplativo e attraverso il sentire emotivo riflette filosoficamente sulla propria natura ed esistenza umana in confronto con la potenza della natura.
Il protagonista si trova al centro del dipinto in primo piano. L’uomo è in piedi, appoggiato al suo bastone da viaggio, su di uno sperone roccioso che domina tutta la parte inferiore del dipinto come fosse il piedistallo di una statua. Sta, evidentemente, contemplando lo spettacolo naturale romantico e sublime che ha di fronte. Sotto di lui, oltre lo sperone sale la nebbia che lascia intravedere alcune cime coperte da radi alberi più in basso. Verso l’orizzonte si aprono nuovi scenari di montagne alte e impervie. Il cielo è denso di nubi verso l’alto e di strati di nubi più calmi verso il basso che si fondono con il mare di nebbia.
Nonostante la grande massa triangolare dello sperone roccioso e la sagoma nera del viandante i colori emergono in modo evidente nel dipinto. I colori del paesaggio montano , ingrigiti dalla prospettiva aerea di natura leonardesca, si fondono con i colori caldi del cielo riflessi dalla nebbia in basso. Colori chiari e brillanti sono distribuiti armonicamente nel cielo e nella nebbia. Blu, rosa gialli molto chiari si mescolano e intensificano il grigio perla dei vapori che si innalzano verso il cielo. Queste tonalità ci consegnano una sensazione di atmosfera cristallina e pungente di alta montagna.