CIMINIERA
Vedrai: la ciminiera che si staglia nel cielo, quasi fosse ancora al centro di tutto, ha rinunciato alla battaglia perché lo sa di essere morta
Vedrai: la ciminiera che si staglia nel cielo, quasi fosse ancora al centro di tutto, ha rinunciato alla battaglia perché lo sa di essere morta
“Il 13 marzo 1979 è morto nella clinica “La Madonnina” di Milano Bartolo Cattafi. Per il decennale è in preparazione presso Mondadori un volume antologico
“Gli incontri di Poesia”, meritoria rubrica della nostra rivista, illustrava – nel n. 10 – il carteggio fra Amalia Guglielminetti e Guido Gozzano. Come forse
“Dovrei ritrarmi, a onor del vero, e imprigionare in pochi tratti la cosa che si dice mi somigli. Ma tutto ciò che posso affermare è
“Mentre si contano a dozzine, ogni anno, le nuove edizioni dei Canti di Leopardi, chi voglia leggere le poesie di Giovanni Prati (1814-1884) deve affidarsi
“Ci sembra giusto ricordare l’opera poetica di Gaetano Arcangeli ai nostri lettori e a quanti, saggisti e antologisti, l’hanno dimenticata e voluta dimenticare. Basti pensare
A LEZIONE DA JOLANDA INSANA è un articolo comparso sul n. 9/1988. Jolanda Insana era all’epoca redattrice dello stesso mensile; in quell’occasione così si raccontava:
È morto Franco Loi. Se n’è andato nella sua casa di Milano, assistito dalle cure amorevoli della figlia Francesca, in un gelido pomeriggio di gennaio,
Isabella Morra (1520-1546). Le notizie biografiche, ristrette nell’occasione in poche righe, si possono oggi ampliare grazie alla meritoria iniziativa del sito: https://www.fondazioneterradotranto.it/2012/12/16/la-triste-storia-di-isabella-morra. Nata a Favale,
Poeta e scultore, di lui scriveva Luca Lenzini: “Non so se Massimo Lippi non voglia scrivere un autoritratto – come mi è stato detto –
Il n. 4/1988 della “nostra” rivista ospitò, nell’aprile 1988, alcuni stralci di un poemetto di Guido Ceronetti (1927-2018) accompagnati da una lettera alla direttrice Patrizia
QUESTA PIANURA Questa pianura ha il fremito sottile del grano giovane, delle ventose sere d’aprile, dei singhiozzi strani che giungono dai fossi addormentati. Questa pianura
Il terzo numero di POESIA ospitò una (fondamentale) intervista a Giovanni Raboni, “La poesia e la critica”, appunto. Affinché il lettore possa disporre di notizie
Il numero 2 del Mensile di cultura poetica POESIA trattò diffusamente delle poesie di Clemente Rebora; così ci informava: “Finalmente in libreria Le poesie di
Il poco che ci resta: quel profumo di pesche. Tu respiri con furore l’estate di settembre. Vive, muore così la nostra sorte, come un grumo
Il primo numero del Mensile di cultura poetica POESIA (Edizioni Crocetti srl) uscì nei primi giorni di gennaio del 1988. Direttore responsabile era Patrizia Valduga
Giosuè Carducci (1835 – 1907), poeta, scrittore, critico, accademico, senatore del Regno e primo italiano a essere insignito del Nobel (1906). Sin dall’infanzia mostrò un’indole
Tutto splende in Pier Paolo Pasolini (1922-1975): dalla poesia alla prosa, dalla sceneggiatura alla regia; ma fu anche, come tutti sappiamo, giornalista, drammaturgo, saggista, traduttore,
Gennaro Pessini (1941-1989) è originario di Castelnuovo Scrivia (AL), paese natale del novellista Matteo Bandello. Dopo la laurea in Lingue e letterature straniere presso la
Giorgio Simonotti Manacorda, (1915-1971), è uno dei tanti poeti ingiustamente dimenticati del ‘900 italiano. Figlio del forse più noto Oreste (il Sire di Villabella, luogo
Ho conosciuto Maurizio Cucchi (1945) il 28 e 29 maggio 2011 a Casazza (BG) in occasione di un concorso letterario. A Cucchi era stato assegnato
In una pubblicazione degli anni ’90 Mauro Ferrari stila una classifica ideale e – per sua stessa ammissione – niente affatto completa della poesia mondiale,
Vittorio Sereni (1913-1983), nato a Luino, trasferitosi a Brescia con la famiglia, visse successivamente a Modena e a Milano. Dopo la laurea (con una tesi
Non ho ancora conosciuto Elisa Biagini (1970, fiorentina, ha lavorato anche negli States), ma non dispero che ciò possa accadere in futuro, nonostante la mia
L’edizione delle Rime di Francesco Petrarca (1304-1374) che vi proponiamo questa settimana incute rispetto. Un’amplissima “nuova presentazione” di Gianfranco Contini (ed. 1978) ripropone la storica
Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto nel 1953. Una buona parte del “grande pubblico” (ammesso e non concesso che si possa utilizzare questa espressione
Considerando i poeti contemporanei (quindi viventi), preferiamo evitare note biografiche che inevitabilmente sconfinerebbero nella cronaca: il lettore può ampiamente documentarsi da sé. Anche per quanto
Valerio Magrelli è nato a Roma nel 1957; docente universitario, poeta, traduttore, saggista, collaboratore di giornali, riviste e case editrici. Per fortuna le notizie su
Giacomo Leopardi (1798-1837) è un po’ come Pelè. Di quest’ultimo ancora si ragiona per capire se fosse meglio il suo destro o il suo mancino.
Carlo Emilio Gadda (1893-1973), scrittore, poeta e ingegnere elettrotecnico, interventista nella Prima Guerra Mondiale e, come molti suoi coetanei, iscritto al Partito Nazionale Fascista nel
Torquato Tasso (1544-1595) è il poeta preferito di Tomaso Kemeny, grande autore contemporaneo (esule ungherese, ha scritto La Transilvania liberata dove Torquato Tasso ed Ezra
Gian Piero Bona è nato nel 1926 e ha al suo attivo una produzione quantitativamente importantissima: 16 raccolte poetiche, traduzioni di Gibran, Rimbaud, Baudelarire, Corbière,
Giuseppe Parino (1729-1799), brianzolo di Bosisio, cambiò successivamente il suo cognome in Parini. La Lombardia di quegli anni era percorsa da una profondissima crisi economica
Giovanni Pascoli (1855 -1912), romagnolo, di formazione positivistica (ma dire questo oggi ha ancora senso?) poeta simbolista di fin-de-siècle, deve la sua fortuna letteraria e
DAL FONDO DELLE CAMPAGNE salgono nebbiosi echi di una vita mai notata prima, di mille umili fatiche patite per il nulla in cambio, perché la
Torquato Accetto. Chi era costui? Nato probabilmente a Trani intorno al 1595 (m. 1640), visse ad Andria e scrisse le sue “Rime” nonché il saggio
Franco Fortini, al secolo Franco Lattes (1917 – 1994), poeta, critico, saggista. Figlio di un avvocato repubblicano e antifascista, dalla finestra della sua casa di
Dinanzi a Eugenio Montale (1896 – 1981, premio Nobel 1975) possiamo anche ammutolire. Naturale, espressivo, esteso, come chi ha avuto in dono dalla natura tutto
“I premi letterari fanno più male che bene, tanto a chi li riceve quanto a chi ne viene privato.” (Raoul Precht). Fu così anche per
Saba (Trieste 1883 – Gorizia 1957), all’anagrafe Umberto Poli, figlio di un agente di commercio triestino (Ugo Edoardo, con ascendenze nobiliari) e di Felicita Rachele
Guido Gozzano (1883 – 1916), svogliatissimo studente e tuttavia a diciassette anni già poeta, così come si può essere “poeti” a quell’età. I suoi primi
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