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Cdm: “Elezioni rinviabili non oltre i 3 mesi”(Altre News)

Coronavirus, Cdm: “Elezioni rinviabili non oltre i 3 mesi”

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Il testo del dl approvato dal Cdm per il rinvio delle elezioni – amministrative e regionali di primavera – decreto che è stato firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, secondo quanto si apprende da fonti del Quirinale – “prevede che le consultazioni elettorali possano essere rinviate di non oltre tre mesi, anche se già indette, in considerazione di sopravvenute specifiche situazioni epidemiologiche da COVID-19”. E’ quanto riporta la nota di Palazzo Chigi seguita al Consiglio dei ministri.

“In merito alle elezioni per il rinnovo dei consigli comunali e circoscrizionali, limitatamente all’anno 2020, il turno annuale ordinario si terrà in una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre. Lo stesso termine è previsto anche per i comuni e le circoscrizioni i cui organi devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si sono verificate entro il 27 luglio 2020”, si legge ancora. Per quanto riguarda le elezioni suppletive per il Senato e la Camera, “il termine per lo svolgimento delle elezioni per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio prossimo è fissato in 240 giorni, rispetto ai 90 previsti dalla normativa vigente”.

Gli organi elettivi regionali a statuto ordinario il cui rinnovo è previsto entro il 2 agosto 2020 dureranno “in carica cinque anni e tre mesi”, dunque le elezioni si svolgeranno “nei sessanta giorni successivi a tale termine o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori”. Conti alla mano, le regionali dovrebbero svolgersi dunque entro il 1 novembre.

Fase 2, riunione tra Conte e capidelegazione: sul tavolo nodo riaperture

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Lunga riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione. A quanto si apprende da fonti della maggioranza sul tavolo la Fase 2 e il confronto sul nodo riaperture. Italia Viva continua a spingere per la ripartenza tenendo insieme “tutela della salute e dell’economia” magari immaginando – sotto una regia nazionale – la possibilità di partire prima dove condizioni sanitarie (minor diffusione del contagio) e garanzie di sicurezza per i lavoratori possano permettere una graduale ripresa.

Inoltre, a quanto viene riferito, Teresa Bellanova avrebbe posto il tema del rispetto delle misure di sicurezza e le difficoltà che potrebbero incontrare le piccole aziende: se solo la metà dei lavoratori potranno essere impiegati per la questione del distanziamento, il governo dovrà farsene carico e sostenere i costi di questa “necessaria” riorganizzazione del lavoro o “assisteremo a una moria” di piccole imprese.

Coronavirus, Boccia alle Regioni: “App rispetterà la privacy”

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Secondo quanto si apprende, nel corso della videoconferenza che si è svolta questo pomeriggio nella sede della Protezione civile tra il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, la ministra dell’Innovazione Paola Pisano, il commissario Domenico Arcuri e le Regioni, il ministro Boccia ha fatto presente come la app ‘Immuni’, che sarà operativa su smartphone nelle prossime settimane, dovrà aiutare il governo a tracciare in tempo reale la diffusione del contagio da Covid-19 tra la popolazione. Si apre così un tema dalla massima delicatezza che intreccia innovazione spinta e privacy; proprio per questo, richiede un raccordo massimo tra Stato e Regioni.

Il ministro Boccia, esortando le Regioni a sostenere l’impegno straordinario della ministra Pisano e del suo team, ha chiarito che la privacy di ciascun cittadino italiano sarà rigorosamente rispettata. Non c’è nessuna intenzione di acquisire i dati di geolocalizzazione o di utilizzare il Gps per il tracciamento ma si utilizzerà la tecnologia Bluetooth. E si seguirà la rotta indicata in audizione alla Camera del garante della Privacy, Antonello Soro.

Boccia ha infine sottolineato che il Parlamento è sovrano. I dati che verranno raccolti non andranno in mano ai privati ma saranno gestiti dallo Stato e saranno trattati esclusivamente per tracciare i contatti degli utenti dell’applicazione in modo da consentire a chi corre il rischio di un potenziale contagio per essere stato in contatto con un utente positivo al coronavirus di accertarsene restando anonimi.

Salvini: “L’app? Tecnologia utile ma libertà non è in vendita”

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“Un commissario non può certo derogare dai diritti costituzionali senza che sia il Parlamento, e quindi il popolo, ad essere investito di decisioni così delicate”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini sull’app Immuni, relativamente alle scelte su privacy e diffusione dei dati.

“Inoltre sulla app sono evidenti alcune gravi criticità, da molti sollevate, tra le quali: chi gestisce i dati raccolti, dove vengono conservati e per quanto e di chi è la proprietà dei dati? Garantire la protezione di diritti e dati privati degli Italiani per la Lega è fondamentale, la strada scelta dal governo è pericolosa”, sottolinea il leader della Lega, rimarcando come “La nostra libertà non è in vendita”.

Gasparri attacca: “Da Ricciardi imbarazzante autodifesa”

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“Invece di dimettersi, o essere cacciato come avevamo chiesto, tale Walter Ricciardi, alla continua ricerca di notorietà, prosegue la sua imbarazzante autodifesa. Dopo aver seminato confusione sul suo ruolo all’interno dell’Oms, diviso il governo con le sue dichiarazioni e attaccato il presidente Trump senza neanche scusarsi, oggi si definisce in pratica un polemista a difesa dei cittadini. Siamo davvero preoccupati nel sapere che in una fase così delicata alcune importanti decisioni sulla salute dei cittadini possano dipendere anche da personaggi come lui. Ricciardi venga messo alla porta subito, prima che combini altri guai”. Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Fi).

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21 Aprile 2020