Chiusa Sclafani è un tipico borgo medievale che conserva ancora la sua antica struttura urbanistica situato nell’area centro occidentale della Sicilia, antico luogo delle tradizioni popolari e della civiltà artigiana e contadina.
Le origini per l’insediamento urbano risalgono dai Bizantini e dagli Arabi nel IX° secolo d.c e successivamente nel 1175 il feudo di Chiusa che apparteneva al vescovo di Girgenti ( Agrigento) fu concesso dal re Guglielmo II detto il buono a Giovanni Antonio Sclafani un prode condottiero germanico stabilitosi in Sicilia al seguito dei Normanni.
Fu fondata nel 1320 dal conte Matteo Sclafani e mantenuta nel rango di città feudale sino al 1882.
Il Castello di Sclafani si erge sull’anonima piazza ed è icona dell’identità locale, fondato nell’XVI°secolo.
Uno dei più eleganti ed accoglienti borghi medievali della Sicilia con circa 2800 abitanti, a 658 m sul livello del mare, è ubicato sulle pendici del monte Omo Morto, all’interno del parco dei Monti Sicani, che rappresenta la quinta area naturale protetta della regione Siciliana, con le caratteristiche colline argillose dell’entroterra, tra i più ben conservati d’Italia.
Le 8 Chiese esistenti furono fondate dal XIV° al XVIII°secolo, con varie opere marmoree tra cui statue della Madonna, stucchi, affreschi, crocifisso e statue in legno, tabernacoli e fonti battesimale, con la firma dei piu’ rinomati artisti Siciliani che hanno lasciato la loro impronta tra i quali Giacomo Serpotta di Palermo nella Chiesa di San Sebastiano.
I campanili, la torre dell’orologio, i monumenti, le fontane, le piazze, gli archi, i palazzi e le abitazioni nel centro storico hanno diverse strutture architettoniche, ma risaltano quelle dello stile romanico, manieristico, barocco e neoclassico.
Dentro il Monastero della SS. Annunziata – Badia si trova il museo demo etno antropologico, ove accoglie numerosi utensili da lavoro, specialmente quelli da falegnameria, dalla seconda metà del 1800 fino all prima metà del 1900.
I prodotti tipici sono legati alla zootecnia autoctona della zona; ciliegie e confettura di ciliegie, con la sagra che è la terza più antica della Sicilia, olio extravergine d’oliva, agrumi, pesche, fichi e mandorle, formaggi pecorini, i dolci caratteristici sono il cannolo ed il panzerotto alla ricotta, carni sia bovine che ovine sono tra i prodotti principali a kilometro zero.