La drammaturgia di Liv Ferracchiati sul testo di Pirandello a 100 anni dalla prima rappresentazione Roma,10 novembre a Castel Sant’Angelo
Le parole di Liv Ferracchiati raccontano il suo lavoro drammaturgico davanti al testo di Luigi Pirandello. “Ciascuno a suo modo. O la realtà che quasi non esiste” è il lavoro su cui il giovane e pluripremiato drammaturgo si è messo in gioco su invito di Oltre le parole onlus, collettivo teatrale di Roma, che sostengo vivamente per il suo impegno civile e sociale, nell’ambito storico o di ricerca. Per chi non conoscesse questa realtà mi permetto di precisare che rappresenta una compagnia “etica” di professionisti che lavorano anche nel Sociale: nasce nel 2003 dall’esperienza di varie associazioni culturali, produzioni teatrali, professionisti nell’ambito psico-pedagogico e socio-sanitario e singoli artisti associatisi in un’unica struttura di produzione e formazione culturale con particolare riguardo alle fasce deboli e al disagio sociale.
Ciascuno a suo modo è uno dei tanti progetti. L’opera va in scena in sei regioni fino a dicembre, ed ha una chiara intenzione, nel tempo dei like facili e delle certezze prêt à porter, una intenzione che il teatro può rendere concreta: costringere lo spettatore a spostare il punto di osservazione; guardare la realtà diventa “come guardare le varie sfumature di un prisma”.
Il 10 novembre il lavoro, con tutta la sua potenza, arriva nella capitale e andrà in scena a Castel Sant’Angelo, in linea con la precisa scelta degli organizzatori di spazi scenici “non canonici”.
Scritto e rappresentato cento anni fa, nel 1924, “Ciascuno a suo modo” è uno dei testi più significativi della poetica di Pirandello, da lui stesso definito il suo scritto più “ingarbugliato”, tanto che nel tempo è diventata una delle opere meno rappresentate del grande siciliano. Il pre-testo è una storia misconosciuta e affascinante: Pirandello parte per l’Austria per mediare la liberazione del figlio catturato dagli austriaci durante la guerra. In quella occasione incontra Jacob Moreno (fondatore dello Psicodramma) e da qui nasce il legame profondo tra autore, attori e pubblico del “teatro nel teatro”, a cui anche la commedia “Ciascuno a suo modo” è ispirata.
L’idea progettuale del lavoro che viene portato in scena è quella di rigenerare l’idea pirandelliana di continua contaminazione tra pubblico e attori, in un “gioco delle parti” invertibile che porti a una riflessione sull’importanza di cambiare i punti di vista, utilizzando “il gioco del teatro”, fuori dai palcoscenici e dalle sperimentazioni d’avanguardia.
Ferracchiati si lascia ispirare e cerca di districare la matassa, si muove a passi lievi sul testo originario: “Non si tratta di voler riscrivere un classico, io parto da un altro presupposto: la condivisione. Quando un classico instaura con me un dialogo cerco di enuclearne i temi e mescolare alle strutture drammaturgiche dell’autore la mia percezione. È come se un adulto guidasse un bambino nell’esplorazione di sue curiosità”.
Noi, le nostre opinioni e le ragioni degli altri, tutto è in discussione e tutto viene sovvertito. Anche la genesi del testo è di grande interesse, c’è la guerra, un figlio prigioniero, l’incontro di Pirandello con lo psichiatra e padre dello psicodramma Jacob Moreno.
Prima e dopo la pièce teatrale, Castel Sant’Angelo ospiterà due sessioni di lettura, ma di una lettura particolare, che ancora fa incontrare con potenza le ragioni degli altri: su ispirazione delle human library nate in Danimarca un quarto di secolo fa, chi arriva potrà scegliere un ‘libro vivente’ che racconterà la sua storia.
Un itinerario artistico, dunque, dove il teatro svolge il suo ruolo di relazione, di messa a fuoco di desideri, bisogni, paure, e dove la narrazione è rispecchiamento, caduta degli stereotipi, possibilità di pensarsi insieme.
Per Pascal La Delfa, direttore artistico del progetto, “il teatro è collettore di comunità e il progetto nasce dalla necessità e dalla bellezza di riportare il teatro in mezzo alle persone: la cultura come strumento di confronto con le parti più profonde di noi”.
DOVE QUANDO A ROMA
Castel Sant’Angelo
Domenica 10 novembre:
- ore 16.30 pièce Ciascuno a suo modo(50 minuti)
- ore 15.15 e ore 17.45 Librerie viventi
CO-FINANZIATO DA MiC – Direzione Generale Spettacolo
CON IL PATROCINIO DI Comune di Roma, Assessorato alla Cultura
DOVE CHI IN ITALIA
Roma, L’Aquila, Prato, Cosenza, Fano, Agrigento
- Oltre le parole onlus
- Monolocale Produzioni
- Sta – Spazio teatrale all’incontro
- Teatro dei Fliaci
- Ex Novo
- I vetri blu
L’ingresso, come evidenziato nella locandina riprodotta nell’articolo, è gratuito fino a esaurimento posti e, comprensibilmente occorre prenotarsi inviando la propria richiesta a: segreteria@teatrocivile.it.
Io ci sarò.