Un vasto incendio è divampato di prima mattina nella sede del Parlamento sudafricano a Città del Capo, in un’ala che raggruppa gli edifici storici del quartiere. Le fiamme si sono sviluppate per cause ancora ignote e da chiarire, hanno subito raggiunto il tetto, buona parte dell’edificio e anche il palazzo dell’Assemblea nazionale. Attualmente, però la preoccupazionemaggiore riguarda la stabilità dell’edificio parlamentare, anche se è stato dichiarato che tutto è stato messo in sicurezza.
“Il tetto dell’edificio è crollato su un lato e l’incendio si è esteso alla nuova assemblea. I vigili del fuoco. hanno rilevato grandi crepe nel muro, il che è preoccupante”, così ha spiegato Jean Pierre Smith, responsabile della sicurezza. Si ritiene che nessuno sia stato ferito, ma già dall’alba i vigili del fuoco hanno lavorato per domare le fiamme dell’incendio, mentre l’area intorno, dove sono presenti diverse abitazioni di lusso, è stata rapidamente isolata. L’area intorno al complesso del Parlamento, che comprende tre edifici, è stata transennata fino alla vicina cattedrale di San Giorgio. L’ex sindaco della capitale e attuale ministro dei Lavori Pubblici e delle Infrastrutture, Patricia di Lille ha dichiarato che il crollo di alcuni soffitti dell’edificio, poi, ha peggiorato poi la situazione che sembrava stabile.
La mattina ha lavorato una squadra di trenta vigili del fuoco, ma dopo diverse ore si è vista costretta a chiedere aiuti aggiuntivi. Successivamente, durante la giornata, si sono aggiunti ottanta uomini che si sono visti costretti all’utilizzo di gru per lanciare acqua sulle fiamme. Ma non è l’unico incendio importante, già nella primavera passata, forse causato da un vagabondo, era divampato un incendio sulla montagna della Tavola sopra la città, e che pian piano si era fatto strada fino all’Università di Città del Capo e a un paio di quartieri residenziali. Nell’incendio all’Università, nello specifico una biblioteca, pare che oltre sessantamila libri siano andati perduti.