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CLAMOROSO: ITALIA FUORI

Quattro titoli mondiali per l’Italia, due per l’Uruguay: la sfida del pomeriggio del 24 giugno è, quindi, fra le più affascinanti ed importanti della fase iniziale di “Brasile 2014”. I precedenti: su nove incontri finora affrontati dalle due squadre, due sono stati giocati per i Mondiali: il primo il 16 giugno 1970 in Messico ed il secondo il 25 giugno 1190 a Roma. La prima sfida ai Mondiali di Messico 1970, finì 0-0 con poche emozioni.

cms_862/2_Schillaci.jpgVenti anni dopo, a giugno 1990, l’Uruguay affrontò l’Italia agli “ottavi” perdendo per 2-0 con i gol di Schillaci al 63’ e poi all’83’ di Aldo Serena lanciato dieci anni prima dal Bari in B. Se ai Mondiali Italia ed Uruguay si sono affrontati due volte dopo venti anni (1970 e 1990) nelle complessive nove gare (escludendo Brasile 2014) si sono avute: due vittorie per l’Italia, tre per gli uruguagi e ben quattro pareggi.

La partita – La febbre da nazionale, iniziata sin dalla mattinata, si è trasformato in vero e proprio coprifuoco verso le 17.30 quando gli italiani, tifosi e non solo, si sono rintanati nelle proprie case con amici, nei pub e nei bar per vivere e cantare sulle emozionanti note dell’inno di Mameli. Purtroppo si è cantato per l’ultima volta, almeno per questo mondiale. Grande concentrazione da parte degli azzurri che hanno cambiato filosofia di gioco, modulo e interpreti. Prandelli dopo la pesante sconfitta contro la Costa Rica ha dovuto modificare il suo assetto tattico preferito e provare il 3-5-2 con l’inedita coppia d’attacco Balotelli – Immobile. All’ Arena das Dunas di Natal, nei primi 45’ minuti, si assiste ad una partita fallosa e giocata a ritmo basso. L’unico vero tiro in porta del primo tempo è di Pirlo, all’11’, su punizione deviata in angolo da Muslera. Poi da registrare un doppio intervento di Buffon, ma nulla di pericoloso. Inspiegabile anche l’atteggiamento dell’Uruguay, attendista e lenta nelle ripartenze. Al 58’, Rodriguez sbaglia un gol già fatto. E’ il primo tiro dell’Uruguay. Poi, al 60’, l’arbitro, per un eccesso di protagonismo, espelle Marchisio per un fallo, tutt’al più, da cartellino giallo. Da questo momento si assiste ad un’altra partita.

cms_862/3_Godin.jpgAl 65’, grande intervento di Buffon su Suarez tutto solo in area di rigore. All’80’, la beffa con la rete di Godin per l’Uruguay. Italia fuori ed Uruguay agli ottavi con la Costa Rica che, avendo pareggiato per 0-0 contro l’Inghilterra, conquista la testa del girone.

Considerazioni finali

“La partita è stata fortemente condizionata dall’arbitraggio. E’ assurdo rimanere in 10 in una partita come questa. Abbiamo giocato contro una grande squadra che non ha mai tirato in porta” – ha dichiarato il tecnico dell’Italia Cesare Prandelli. Sicuramente c’è del vero. L’arbitro ha avuto il grande merito di aver ravvivato una partita al sonnifero. In 60’ solo un tiro in porta. Poi l’espulsione, ingiusta, ha cambiato completamente la partita. C’era anche una espulsione su Suarez per un morso su Chiellini, ma, questa volta, l’arbitro non ha visto nulla. Non si possono mandare arbitri scarsi in partite importanti come queste. Ciò premesso, gli azzurri devono analizzare profondamente la crisi che da tempo accompagna il calcio italiano. Bisogna riflettere su un Balotelli completamente fuori forma, su un ‘Italia che ha fatto due tiri in porta nelle ultime due partite e che ha avuto difficoltà a correre, che ha sbagliato completamente la partita con la Costa Rica e che non ha provato a chiudere la partita con l’Uruguay. Così come Prandelli deve spiegare questo suo progetto tecnico decisamente fallimentare.

Dimissioni

Ma il tecnico, Cesare Prandelli, sorprende tutti ed in conferenza stampa annuncia: “Ho fallito nel mio progetto tecnico e per questo mi dimetto”. Assieme a lui giungono anche le dimissioni irrevocabili del Presidente Federale, Giancarlo Abete. Avevo già preso questa decisione – ha commentato il Presidente Abete – prima dell’inizio dei mondiali, a prescindere dall’esito di questo torneo.

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Data:

25 Giugno 2014