La recente introduzione del Codice Ateco 96.99.92 , che include attività legate alla prostituzione e ai servizi di escort, ha suscitato un acceso dibattito in Italia. L’ Istat , responsabile della classificazione, ha chiarito che il nuovo codice riguarda esclusivamente attività legali e non implica alcuna legalizzazione della prostituzione nel Paese.
Cosa Prevede il Codice Ateco 96.99.92?
Il Codice Ateco 96.99.92, parte della nuova classificazione Ateco 2025, è stato introdotto per identificare attività economiche come i servizi di accompagnatori, agenzie matrimoniali, organizzazione di eventi legati alla prostituzione e gestione di locali dedicati. Tuttavia, l’Istat ha precisato che il codice si applica solo a operatori economici che svolgono attività legali, in linea con le normative italiane.
In Italia, la prostituzione non è considerata un reato se esercitata in modo autonomo e volontario, ma restano penalmente perseguibili lo sfruttamento, il favoreggiamento e l’induzione alla prostituzione. Il nuovo codice Ateco, quindi, non modifica le leggi esistenti, ma mira a garantire una maggiore trasparenza fiscale per chi opera legalmente nel settore.
Un Dibattito Acceso
L’introduzione del codice ha scatenato polemiche politiche e sociali. Alcuni critici, come la senatrice Alessandra Maiorino del Movimento 5 Stelle, hanno espresso preoccupazione per il rischio di una “regolarizzazione indiretta” di attività illegali. Il Codacons ha definito la misura un “corto circuito fiscale”, sottolineando che potrebbe creare ambiguità rispetto alle leggi vigenti.
D’altra parte, sostenitori della regolamentazione, come il vicepremier Matteo Salvini , vedono nel codice Ateco un passo avanti verso la trasparenza e la legalità. Salvini ha evidenziato che una regolamentazione più chiara potrebbe contribuire a combattere lo sfruttamento e la tratta di esseri umani, oltre a garantire maggiori entrate fiscali per lo Stato.
Un Confronto con l’Europa
La classificazione Ateco si allinea alle normative europee, che includono attività legali e illegali nei sistemi statistici per garantire la comparabilità dei dati tra i Paesi membri. In Europa, i modelli di gestione della prostituzione variano: alcuni Paesi, come la Germania e l’Olanda, hanno regolamentato il settore, mentre altri, come l’Italia, adottano un approccio abolizionista, vietando lo sfruttamento ma non l’attività in sé.
Trasparenza o Ambiguità?
Il nuovo Codice Ateco 96.99.92 rappresenta un tentativo di classificare in modo più dettagliato le attività economiche, ma solleva interrogativi sulla sua applicazione pratica e sulle implicazioni etiche. Mentre l’Istat ribadisce che il codice riguarda solo attività legali, il dibattito sulla regolamentazione della prostituzione in Italia rimane aperto, con posizioni fortemente divergenti tra sostenitori e oppositori.
Nei prossimi mesi, sarà interessante osservare come questa misura influenzerà il settore e se porterà a ulteriori discussioni sulla necessità di una regolamentazione più chiara e completa.