Cancellare Cittadella. E’ quello che vuole Colantuono contro il Perugia dai suoi ragazzi. L’ex tecnico di Atalanta e Udinese nella conferenza stampa pre-partita è tornato a parlare della gara di sabato scorso e si è tolto qualche sassolino su un articolo letto in settimana che non gli è piaciuto. “Il minimo sindacale è cancellare Cittadella che è stata una giornata negativa sotto tutti i punti di vista da parte di gran parte dei componenti della rosa. Va annoverata in quelle che sono quelle giornate che nascono male e finiscono peggio. Un conto è giudicare la partita contro il Cittadella, un conto è parlare di un periodo negativo. Noi siamo alla ricerca dell’equilibrio, ma cercate di trovarlo anche voi, dice il mister riferendosi ai giornalisti. Nella mia gestione sono state giocate nove partite, otto ben disputate con pregi e difetti. Abbiamo messo insieme anche un buon numero di punti e siamo riusciti addirittura ad accorciare la classifica per quello che riguarda il discorso playoff e, in queste otto partite, siamo stati una delle compagini che ha fatto più punti, qualcosa in meno di Benevento e Spal. Noi sappiamo benissimo – continua un infuocato Colantuono – che a Cittadella abbiamo fatto malissimo. Se dobbiamo fare una critica onesta e oggettiva deve essere basata sulla partita di sabato. Nelle altre gare non siamo stati perfetti, è vero, ma non lo saremo da qui fino alla fine. Fino ad ora abbiamo fatto il nostro dovere, abbiamo lottato, corso”.
Poi, richiama i giornalisti ad un maggior equilibrio. “Se si scrive un articolo così, passa un messaggio sbagliato e poi i tifosi si arrabbiano. Con loro ci siamo visti in settimana, durante la festa dei 109 anni e credo che quella serata ci darà una grande spinta perché i ragazzi si sono dimostrati molto maturi, con giuste parole. E’ chiaro che non vorranno più vedere partite di quel genere e noi ne siamo consci. I tifosi sono stati molto maturi”.
Dopo essersi tolto qualche sassolino, ha parlato anche di un altro articolo che non ha mandato giù. “Non mi è piaciuto un articolo il cui titolo era “Una rivoluzione con troppi rebus”. Se prendi troppi giocatori non va bene, se non li prendi significa che non ti muovi. Il Bari sta cercando di fare il lavoro che deve fare. Nel girone di andata, se abbiamo quella classifica, che significa? Che probabilmente il rendimento non è bastato per raggiungere quello che tutti noi vorremmo raggiungere, per cui dobbiamo cercare di porre rimedio. Il mercato di gennaio è molto difficile perché vai a prendere giocatori che nei club di appartenenza non stanno giocando. Quindi ci vuole un po’ di tempo per farli tornare al top. Se questi giocatori non giocano il minutaggio non lo avranno mai.
Quindi parla del mercato. “E’ andato via uno ed è entrato un altro. “Valiani è andato via e lo abbiamo sostituito con Salzano. Castrovilli e Scalera? Non potevamo impedirglielo visto che sono andati in un club importante come la Fiorentina. Dico che il Presidente e il direttore sportivo stanno lavorando ventiquattr’ore su ventiquattro per tentare di arrivare più i alto possibile”.
La gara contro il Perugia non sarà di certo facile e questo il tecnico lo sa molto bene. “Il Perugia sta facendo un campionato di alta classifica e hanno giocatori importanti. Il Bari dovrà fare una partita di gran voglia e soprattutto attenta per portare a casa l’intera posta in palio”.
Per quanto riguarda gli undici da mandare in campo il tecnico non ha ancora deciso. “Non so ancora chi scenderà in campo, devo ancora valutare molte cose. Floro Flores potrebbe giocare dall’inizio, Parigini e Di Cesare sono disponibili così come Sabelli che potrebbe giocare. Potrebbe esordire anche Macek”.