I gatti comunicano con noi tramite una combinazione di vocalizzazioni, linguaggio del corpo e comportamenti come il miagolio, le fusa, il movimento della coda, lo strusciarsi ed il contatto visivo. Si verificano in numerose situazioni: quando torniamo a casa, quando entriamo in una stanza in cui è presente o anche quando gli porgiamo il cibo, tenendo sempre in conto che ogni gatto ha propria personalità e quindi comportamento.
Tutti i felini usano l’olfatto come strumento comunicativo, sia per rilasciare odori per fare notare la loro presenza sia per avere informazioni sull’ambiente e sugli altri animali ed umani.
Ad esempio, con lo “strofinamento” detto anche “rubbing” se viene fatto con il muso o “bunting” se fatto con la testa, il gatto rilascia il proprio odore e quando lo fa contro qualcosa è per marcare il territorio, quando lo fa alle gambe o altre parti del corpo umano, impregnandole del loro odore, identificano l’umano come parte del proprio ambiente. Può essere un segno di fiducia e conforto nei confronti di una persona che spesso è membro della sua famiglia o perché si sente sicuro ed a proprio agio anche in presenza di una persona anche se non fa parte della cerchia di amici umani.
Il gatto, quando si “stiracchia”, dimostra affetto. Quando fissa l’umano si sente sicuro e rilassato e quando lo fa durante il sonno notturno è il proprio modo di proteggerlo…e nel frattempo si chiede perché l’amico umano dorme di notte quando ci sarebbe tanto lavoro da fare come cacciare…per la sua natura è del tutto normale essere attento e vigile durante la notte.
Per dimostrare il suo rispetto ed amore nei vostri confronti il gatto esegue dei rituali come: portare doni, come prede e foglie secche, davanti l’ingresso casa, seguirvi ovunque voi andate e mostrarvi la pancia che è un un’importante segno di estrema fiducia.
Il gatto è arrabbiato quando: ha la coda rigida ed abbassata, le orecchie basse o all’indietro, lo sguardo fisso e le pupille dilatate, rimane immobile fino allo scatto d’attacco, brontola o ringhia o soffia e/o drizza il pelo, morde forte.
Quando invece il gatto non sta bene si comporta in modo insolito ed è importante fare attenzione ad ogni piccolo cambiamento come disturbi del movimento, inappetenza o mancata assunzione di acqua, cambiamenti del manto, opacità, alopecia, forfora ecc. Mostra disagio e malessere.
E’ bene controllare l’allineamento della testa rispetto al tronco: se la testa si erge al di sopra alla linea del tronco allora l’atteggiamento è normale; se la testa è portata leggermente al di sotto della linea del tronco indica una sofferenza leggera; se la testa è portata al di sotto della linea del tronco, l’atteggiamento indica un dolore forte.
Infine, quando si decide di accarezzare un gatto soprattutto se non sia di vostra proprietà evitare movimenti bruschi o minacciosi che potrebbero spaventarlo. Quindi, è meglio inclinarsi leggermente, allungare la mano per far sì che la annusi e se ci si accorge che desidera essere accarezzato, bisogna farlo molto dolcemente, rassicurandolo.
I gatti, come i cani egli altri animali domestici, ci vogliono bene quindi ricordiamo sempre di rispettarli.