- aumento delle superfici (+7,5% rispetto al 2014)
- aumento degli operatori (+8,2% rispetto al 2014)
- aumento export del biologico italiano (+400% rispetto al 2008, 16% in più rispetto allo scorso anno).
La percentuale di famiglie che hanno acquistato almeno una volta prodotti bio negli ultimi 12 mesi è salita dal 69% segnato nel 2015 al 74% registrato nel 2016 (più di 7 famiglie su 10).
Il 3,1% della spesa alimentare totale è bio (rispetto all’1,9% di tre anni fa). Il 43% della gente acquista almeno una volta a settimana, prodotti biologici, il 25% lo fa ogni giorno o quasi.
Per qualcuno “biologico”, inizia ad essere sinonimo di “qualità” per la quale è disposto a pagare qualcosa in più. Perché ciò che inizialmente sembra una spesa maggiore, può rivelarsi un investimento per la propria salute.
Ovviamente entrare in un negozio biologico non deve essere l’alibi per riempire il carrello di quei prodotti certamente più sani ma che non sono alla base di una completa e sana alimentazione.
Cioccolato fondente e patatine costituiscono quell’extra che va mangiato con parsimonia. Il primo è fonte di oligoelementi, antiossidanti e triptofano, un aminoacido essenziale, precursore di “serotonina” il neurotrasmettitore del buonumore.
Consumarne 40 grammi al giorno può rivelarsi benefico per il sistema cardio-circolatorio e per il metabolismo.
Gli alimenti vanno inseriti all’interno di un regime alimentare, coadiuvato da una buona attività fisica.