La malattia produce smarrimento e l’esatta dimensione della propria umana fragilità ma può possedere anche un potenziale nascosto: divenire fonte valoriale attraverso la riscoperta della forza del Bene.
E’ in questo il senso dell’impegno dello scrittore materano Vito Coviello e il messaggio in filigrana che trasmette la sua opera Anna, la luce oltre il buio… Diario di una cieca…
Vito Coviello, autore di svariati libri, tra cui romanzi, racconti, favole, poesie, è diventato cieco totale nel maggio del 1999. Anche lui, diventato cieco come Anna, il personaggio inventato e di pura fantasia, di questo suo romanzo, ha perso la luce degli occhi, ma che grazie, anche, alla sua amata moglie Brunella, sempre a lui accanto, ha trovato la forza per andare avanti, ed ha ritrovato la luce di nostro Signore.
Nel trarre ispirazione dal proprio vissuto l’autore condivide i sentimenti e le convinzioni che ha maturato per superare i numerosi ostacoli imposti dalla sua infermità.
Descrive così, attraverso i suoi personaggi, i preziosi principi della gioia di vivere, come la forza della gentilezza, il volare oltre le tenebre della sofferenza per riconoscere la luce della bellezza e il calore dell’amore autentico.
La sua narrazione diventa una sorta di viatico intriso di afflato poetico sebbene non scevro da note decise di insegnamenti concreti che, attraverso la pratica dell’agire morale, dipanano tormenti, dubbi e conflitti che oscurano le coscienze.
Anche questo libro di Coviello è un richiamo a ritrovare un’etica condivisa che rinnovi il legame che unisce gli esseri umani perché solamente così tutte le ferite, nel corpo e nell’anima, potranno cessare di sanguinare.
La saggezza del vivere, quella dignità che nessuna malattia o epidemia può strapparci via, non fa teorie ma esplora l’epifania della vita nel quotidiano mettersi con amore al servizio delle proprie migliori energie per il Bene comune.
Il filo d’oro che lega tutto il libro sta nella consapevolezza che la vita è fondata sull’amore e che la vita di tutti sia amore perché l’amore è fonte universale di vita. Chi non ama rinnega la sua origine naturale.
L’Amore non è nei dogmi e nelle ideologie della società organizzata.
E’ in ogni essere vivente e ognuno di noi è un pezzetto d’infinito e ciascuno ha la chiave per divenire protagonista, con la propria vita, di un’infinita storia d’amore.
Lo scrittore Vito Coviello sarà ospite del mio programma nella puntata di martedì 5 settembre alle ore 12,15 e in replica giovedì 7 settembre alle ore 17.32 al link: https://www.radio-italiane.it/regional-radio e in podcast al link: https://www.regionalradio.eu/onair/podcast/storiaestorie/