Denti bianchi e curati rappresentano un ottimo biglietto da visita, capace di rendere più gradevole non solo il sorriso, ma anche l’aspetto generale di una persona. Non a caso si tratta di una caratteristica particolarmente ricercata, anche se non sempre realistica. L’ambìto risultato di avere denti bianchi e splendenti, infatti, è estremamente legato alle caratteristiche che madre natura ha loro conferito. Questo perché il colore dei denti è una caratteristica geneticamente determinata: ognuno ha il suo, un po’ come succede per pelle e capelli. Anche per i più fortunati, inoltre, il bianco puro rappresenta solo un miraggio. La dentina, infatti, contiene sfumature grigiastre, rossicce e giallognole, che traspaiono più o meno intensamente dallo smalto sovrastante, di per sé traslucido. Lo smalto, pur essendo un materiale particolarmente resistente e mineralizzato, conserva una certa porosità e, come tale, può lasciarsi attraversare da sostanze capaci di cambiare il colore alla dentina e allo stesso smalto. Tra i principali nemici dei denti bianchi ritroviamo: il fumo di sigaretta, i collutori contenenti clorexidina, il caffè, il tè, la liquirizia, ma anche coloranti artificiali, aggiunti alle bevande o ad altri prodotti alimentari.
Un’insufficiente igiene orale favorisce il deposito della placca che si evolve in tartaro, il quale conferisce ai denti quel brutto colorito giallognolo, spegnendo così la brillantezza del sorriso. Il tartaro insieme al fumo, alle bevande e ad altre particelle colorate di alimenti, fa apparire i denti scuri, gialli e sempre più opachi. Come possiamo ovviare a questo spiacevole inconveniente? Molte manovre domiciliari di igiene orale fanno ben poco per risolvere questa situazione e, molto spesso, solo un trattamento sbiancante professionale, che in genere prevede l’utilizzo di agenti sbiancanti ad alta percentuale di principio attivo, riesce a far sì che si abbia un risultato finale soddisfacente per il paziente. Questi stessi trattamenti però, con il tempo, vanno ad indebolire lo smalto dentale e quindi non bisogna abusarne.
Ci sono comunque alcuni rimedi casalinghi per ottenere denti più bianchi senza andare dal dentista, sfruttando l’azione fisico-chimica di erbe, piante o paste abrasive. Per esempio, possiamo strofinare delle foglie di salvia fresca sui denti per ottenere un ottimo effetto whitening, oppure possiamo preparare una pasta di fragole da tenere in posa sui denti per almeno 5 minuti. Realizzarla è molto semplice: basta tagliare e schiacciare una fragola stendendo la polpa così ottenuta sui denti; l’effetto sbiancante è dovuto all’acido malico, che è un alfa-idrossiacido contenuto nelle fragole. Un’altra alternativa potrebbe essere l’uso del bicarbonato di sodio, un potente alleato contro ogni tipo di macchia: in questo caso, basterà creare una pasta mescolando la polvere di bicarbonato con un po’ di acqua e strofinarla sui denti una volta al mese, senza però abusarne, perchè la sua forza abrasiva potrebbe danneggiare lo smalto. Tutto ciò vi consentirà di evitare i prodotti chimici professionali, ricorrendo ai vecchi e cari rimedi della nonna, naturali e poco dispendiosi.