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Commissione banche, Lannutti non si ritira: ira Pd

Commissione banche, Lannutti non si ritira: ira Pd

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“Il Pd e Italia Viva non mi sostengono? Quello che fanno il Pd e Italia Viva sono affari del Pd e di Iv, mentre quel che fa il M5S è affare del M5S. Io sono il candidato del Movimento, tutto qui. Fin quando non cambieranno le cose, io sono stato scelto con elezioni democratiche e resto al mio posto”. Lo dice all’Adnkronos il senatore grillino Elio Lannutti, candidato del M5S alla presidenza della commissione d’inchiesta sulle banche, ma finito nel mirino dei due partiti di maggioranza che condannano il tweet del senatore sul falso storico dei ’Protocolli dei Savi di Sion’. “Sono stato con Antonio Di Pietro da Grillo – aggiunge poi – ma quel che ci siamo detti… chiedetelo a Grillo”.

Ma le dichiarazioni del senatore pentastellato non sono piaciute al Pd, che insorge. “Uno degli estimatori dei Protocolli Savi anziani di Sion – scrive Emanuele Fiano appellandosi a Di Maio -, un testo antisemita falso diffuso dalla polizia segreta zarista all’inizio del ’900, nella Germania del Terzo Reich fu proprio Hitler, che li citò nel Mein Kampf. Tralascio gli altri estimatori da Hamas all’estrema destra. Poi è arrivato il senatore Elio Lannutti del M5S che di quel testo falso e immondo ha ripubblicato su Twitter le teorie che stavano nel secolo scorso anche alla base del progetto che portò alla Shoah. Delle due l’una, o vale ormai tutto e la storia è un inutile orpello, oppure Luigi Di Maio devi dichiarare nero su bianco che uno così il presidente della commissione Banche non lo può fare. Sicuramente non avrà i nostri voti”.
Dello stesso parere il sottosegretario allo Sviluppo economico, la dem Alessia Morani, che su Twitter aggiunge: “Dovrebbe essere #Lannutti a ritirarsi dalla candidatura per la presidenza della commissione banche. Mi auguro che abbia la sensibilità di togliere la maggioranza da questo grande, gigantesco imbarazzo’’.

LANNUTTI MINACCIA QUERELE – “In merito alle polemiche create ad arte in queste ore da diversi organi di stampa su di me e su miei presunti conflitti d’interesse, tengo a precisare che mio figlio è un semplice impiegato della Banca Popolare di Bari. Pertanto qualsiasi insinuazione sull’incompatibilità con il mio eventuale ruolo alla presidenza della commissione parlamentare d’inchiesta sulle Banche è destituita di ogni fondamento. Chiunque nelle prossime ore continuerà ad alimentare questa campagna ne risponderà nelle sedi giudiziarie, non permetto a nessuno di gettare fango sul mio rigore etico e sulla serietà del mio impegno pubblico”. Così in una nota il senatore del MoVimento 5 Stelle.

Additato di conflitto di interessi per il fatto che il figlio Alessio lavora alla Banca Popolare di Bari, al centro di un intervento di salvataggio del governo, il senatore replica: “Ma lui lavora come impiegato – spiega a Radio Capital -. Dov’è il conflitto di interessi? Non esiste, è l’ennesima macchina del fango”.

Popolare Bari, Patuanelli: “Bankitalia non esercita funzione vigilanza”

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“E’ evidente che nella potestà di vigilanza la Banca d’Italia non esercita fino in fondo la sua funzione”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli sul caso della Popolare di Bari, intervistato nella trasmissione ’Stasera Italia’ su Rete 4. Questa cosa, ha aggiunto “è costata in questi ultimi anni il fallimento di molte banche ma soprattutto, e ci interessa di più, il fallimento di molte famiglie. Chi paga il prezzo sono i cittadini che hanno messo i risparmi magari di una vita”.

Da Rc auto a carcere evasori, dl fisco è legge

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Fisco, giochi, enti locali, maltempo, rc familiare e molto altro. Il decreto fiscale è legge. Dopo un primo passaggio alla Camera, dove è stato fatto tutto il lavoro del Parlamento, e un secondo passaggio formale al Senato, il provvedimento ha ottenuto il via libera definitivo con 166 voti favorevoli, 122 contrari e nessuna astensione.

Il testo definitivo è composto da norme già presenti nella versione uscita dal Consiglio dei ministri, come le misure contro gli evasori fiscali, a cui si vanno ad aggiungere novità introdotte da Montecitorio, come l’assicurazione per i mezzi di circolazione, e si devono sottrarre quelle cancellate come il prestito ponte ad Alitalia. Ecco la versione definitiva del decreto legge fiscale.

RC AUTO: si estende l’obbligo per l’impresa di assicurazione di assegnare al contratto relativo a un ulteriore veicolo, anche di diversa tipologia, la medesima classe di merito risultante dall’ultimo attestato di rischio conseguito sul veicolo già assicurato, anche in tutti i casi di rinnovo di contratti già stipulati in precedenza.

CARCERE EVASORI: vengono inasprite le pene per i reati tributari e abbassa alcune soglie di punibilità; introduce inoltre, in caso di condanna, la confisca dei beni di cui il condannato abbia disponibilità per un valore sproporzionato al proprio reddito.

ROTTAMAZIONE TER: viene posticipato dal 31 luglio al 30 novembre 2019 il termine per il versamento di somme dovute a titolo di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione.

ASSORBENTI: Iva ridotta al 5 per cento per i prodotti per la protezione dell’igiene femminile compostabili o lavabili dal primo gennaio 2020.

MUTUI: si consente la rinegoziazione del mutuo del mutuatario inadempiente già esecutato, prevedendo a favore del debitore-consumatore la possibilità di ottenere una rinegoziazione o un finanziamento, con surroga nella garanzia ipotecaria esistente, da una banca terza, con assistenza del Fondo di garanzia prima casa.

SEGGIOLINI ANTIABBANDONO: le agevolazioni per l’acquisto di dispositivi antiabbandono di bambini nei veicoli chiusi sono concesse anche nella forma di contributo.

LOTTERIA SCONTRINI: si posticipa la lotteria scontrini al primo luglio 2020, con un meccanismo di segnalazione qualora l’esercente si rifiuti di trasmettere il codice utente per partecipare alla lotteria.

FISCO: si differisce al 30 settembre il termine per la presentazione del modello 730, con un termine mobile per effettuare il conguaglio d’imposta. Cambiano anche i versamenti della prima e seconda rata degli acconti Irpef, Ires e Irap per i soggetti Isa e per i soci di società con redditi prodotti in forma associata o in regime di trasparenza fiscale, prevedendo due rate di pari importo da versare nei termini ordinari.

DEBITI PA: si estende al 2019 e al 2020 la possibilità di compensare le cartelle esattoriali coi crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione; si riducono gli interessi per il versamento, la riscossione e i rimborsi di tutti i tributi.

SANITA’: aumentano dal 5% al 10% i limiti di spesa per il personale di enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, nel triennio 2019-2021. Un ulteriore incremento del 5% può essere previsto per ogni regione sulla base di una specifica valutazione di nuovi fabbisogni.

EDILIZIA SCOLASTICA: Le risorse dell’otto per mille per l’edilizia scolastica saranno ripartite in modo ragionato tra Nord, Centro e Sud e si consente ai contribuenti di destinare la propria quota a una specifica tipologia di intervento.

GIOCHI: aumenta, dal 10 febbraio 2020, il prelievo erariale unico (Preu) sugli apparecchi da intrattenimento, fissato rispettivamente al 23 per cento per le new slot e al 9 per cento per le videolottery. Vengono anche prorogati al 30 giugno 2020 e al 30 settembre 2020 i termini per indire le gare relative, rispettivamente, alle concessioni di raccolta delle scommesse e del Bingo. E vengono escluse dall’imponibile le vincite della lotteria degli scontrini e sono previsti premi aggiuntivi per i pagamenti elettronici.

MALTEMPO: è prevista l’erogazione di 40 milioni di euro, che andranno nel Fondo per le emergenze nazionali, al fine di fronteggiare le emergenze connesse con gli eccezionali eventi meteorologici occorsi nei mesi di ottobre e novembre in diverse regioni del territorio nazionale.

CIGS: cambia l’allocazione delle risorse già stanziate per la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale (Cigs) concesso per riorganizzazione, crisi aziendale o contratto di solidarietà, destinandone una parte, pari a 45 milioni di euro per il 2019, per la proroga della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività.

QUOTE ROSA: prorogati i mandati, da tre a sei, in cui trovano applicazione, per gli organi apicali delle società quotate, le disposizioni in tema di tutela del genere meno rappresentato.

FONDO PMI: viene rifinanziato il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di 670 milioni di euro per l’anno 2019.

STRAORDINARI POLIZIA E VDF: viene autorizzata la spesa per il 2019 di 180 milioni di euro per il pagamento degli straordinari delle forze di polizia e dei vigili del fuoco.

RAVVEDIMENTO OPEROSO: la possibilità di correggere gli errori con il fisco viene estesa a tutti i tributi, inclusi quelli regionali e locali.

CONTANTE: si prevede la progressiva riduzione della soglia per l’uso del contante che, dagli attuali 3.000, è destinata a raggiungere 1.000 euro dal primo gennaio 2022.

RETE FERROVIARIA: si autorizza la spesa di 460 milioni di euro per investimenti infrastrutturali nella rete ferroviaria nazionale.

TARI: proroga la modalità di misurazione della Tari sulla base di un criterio medio-ordinario; fissa al 30 aprile il termine di deliberazione delle tariffe Tari per l’anno 2020; prevede l’accesso a condizioni tariffarie agevolate agli utenti domestici che si trovino in condizioni economico-sociali disagiate; consente, dal primo gennaio 2021, l’accesso in modo automatico al bonus sociale.

Bollette, fine mercato tutelato slitta al 2022

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La fine del mercato tutelato per l’energia slitta al 2022. La misura, cancellata all’ultimo momento dal ddl bilancio, è contenuta in una bozza del decreto legge Milleproroghe che l’Adnkronos ha visionato. La fine del mercato tutelato, senza la proroga, dovrebbe scattare il primo luglio 2020. Il Mise, sentita l’Autorità per l’energia (Arera), entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, si legge nella bozza, definisce le “modalità e criteri dell’ingresso consapevole nel mercato libero dei clienti finali, tenendo conto della necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato’’.

Il consueto decreto legge di fine anno per rinviare o riconfermare tutta una miscellanea di misure dell’anno in corso dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri venerdì mattina. Tra le varie norme contenute nella bozza, viene posticipata di sei mesi, dal 31 dicembre 2019 al 30 giugno 2020, la data per l’entrata in vigore della disciplina sulle intercettazioni. Il rinvio è dettato dalla necessità di svolgere ulteriori attività di verifica dei sistemi dei singoli uffici delle procure della Repubblica e di adeguamento dei locali, le cosiddette sale di ascolto.

E ancora, tra le altre norme ’espulse’ dalla manovra e che trovano spazio nella bozza, dalle cambiali digitali all’educazione finanziaria: in particolare, si prevede l’istituzione di uno strumento per l’autofinanziamento delle imprese. Le nuove cambiali sarebbero soggette all’imposta di bollo proporzionale con un’aliquota pari al 12 per mille, come per le cambiali finanziarie.

L’altra norma prevede che l’insegnamento trasversale dell’educazione civica debba trattare anche le tematiche riguardanti l’educazione finanziaria e incrementa di 200.000 euro annui le risorse destinate ’’alla formazione dei docenti sulle tematiche afferenti all’insegnamento trasversale dell’educazione civica’’.

Viene inoltre prorogato fino a tre anni complessivamente lo Stato di emergenza per il crollo del Ponte Morandi a Genova avvenuto il 14 agosto del 2018. Raddoppiano poi a 24 mesi, dai precedenti 12, i tempi per l’indennità per chi ha perso il lavoro a causa della tragedia che ha colpito Genova, prevede una bozza del dl che estende a tutto il 2020 il diritto all’indennità.

Esteso al 2020 anche il termine per trecento assunzioni a tempo determinato da parte della Regione Liguria, Città metropolitana di Genova e Comune di Genova e delle società controllate con uno stanziamento di 10 milioni di euro. Prorogato al 2020 anche il termine per le assunzioni a tempo determinato da parte dell’Autorità portuale: a questa misura si destinano risorse pari a 1 milione di euro.

E viene esteso di sei mesi, al 30 giugno 2020 (dal 31 dicembre 2019), il termine per quantificare l’ammontare delle somme relative ai danni subiti dalle imprese per il sisma in Abruzzo del 2009.

Dalla donazione dei farmaci al cervellone digitale a palazzo Chigi, continua poi la valanga di misure uscite dalla manovra che trovano in gran parte spazio nella bozza. La commercializzazione gratuita dei farmaci in eccedenza, scartata dalla legge di bilancio 2020, ricompare nel nuovo provvedimento: in particolare, si spiega che la cessione riguarda i farmaci ’’donati nell’ambito di programmi a uso compassionevole’’. E si precisa che i prodotti interessati sono ’’beni non commercializzati e non più commerciabilizzabili’’ che verranno utilizzati per ’’favorire le iniziative di solidarietà sociale e promuovere il riutilizzo delle eccedenze’’.

Potrebbe trovare spazio nel milleproroghe anche il ’cervellone’ per l’Agenda digitale alla presidenza del Consiglio, grazie a ’’un contingente di personale formato da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello sviluppo e gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica e delle correlate iniziative di comunicazione e disseminazione, non ché significativa esperienza in progetti di trasformazione digitale’’.

Anche le province potranno utilizzare la disciplina delle assunzioni basata sul principio della sostenibilità finanziaria, già operativa per i comuni. E’ quanto prevede una misura che, “superando le attuali rigidità, introduce criteri che consentono maggiore flessibilità e adeguatezza assunzionale anche alle province, assicurando la sostenibilità finanziaria dei connessi costi permanenti e strutturali rispetto agli squilibri di finanzia pubblica”. Viene quindi estesa alle province le disposizioni previste per i comuni, consentendo di non applicare le limitazioni della percentuale del 25% della spesa per il lavoro a tempo determinato sostenuta nel 2009, fermo restando il limite del 100% della spesa riferita allo stesso anno per le medesime finalità.

Slittano inoltre di sei mesi le norme sulla class action: l’azione collettiva dovrebbe scattare ad aprile 2020, ma le necessarie modifiche dei sistemi informativi non sono ancora state attuate e, di conseguenza, è probabile che entrerà in vigore a partire da ottobre, secondo quanto prevede la bozza del dl. Sei mesi in più, dunque, di quanto previsto dalla legge del 12 aprile 2019 che decreta l’entrata in vigore il 18 aprile 2020 (cioè dodici mesi dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale). La modifica prevista porterebbe l’entrata in vigore della class action a slittare di diciotto mesi. La norma, in precedenza, era contenuta nella bozza di un emendamento al ddl bilancio.

Si estendono i termini per la stabilizzazione dei precari della pubblica amministrazione fino al 31 dicembre del 2021, si legge infine nella bozza del dl: la misura porta in avanti la scadenza temporale del triennio 2018-2020 fissata dalla legge del 25 maggio 2017. La norma in precedenza sembrava potesse entrare nel ddl Bilancio, attraverso un pacchetto di modifiche preparato dalla Funzione pubblica.

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Data:

18 Dicembre 2019