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COMPRA AMERICANO, ASSUMI AMERICANO – La semplicità del messaggio di Donald Trump è la sua forza!

Nel discorso inaugurale del 2017 per l’inizio del suo incarico Donald Trump, il neo presidente degli Stati Uniti d’America, ha detto molto. Una frase spiccava però nero su bianco: “Compra americano, assumi americano!”. Nel 2025 è possibile che questa frase sia ripetuta, perché il programma di Trump non è cambiato.

Molto semplice. Se questa frase, come tutto fa credere, è il programma della Amministrazione Trump per i prossimi quattro anni, è esplosiva. Per quanto possibile, Trump vuole che negli USA si comprino , quando è possibile, prodotti USA. Vuole che negli USA siano assunti, quando è possibile, cittadini USA. Il “quando è possibile” di Trump non significa “quando è conveniente” ma esattamente l’opposto: “devi comprare USA e assumere USA sempre”, a meno che sia impossibile fare altrimenti.  E impossibile sarà solo in due casi, considerando le capacità industriali degli USA: quando una materia prima negli USA non sia disponibile, e quando la disoccupazione USA, per un certo tipo di manodopera, sia zero.

Nel linguaggio in voga oggi sui media italiani, e anche secondo la grammatica, Trump ha scelto il boicottaggio dei prodotti stranieri, e la discriminazione a favore dei cittadini USA.

In Italia, Trump si vedrebbe comminati tre anni di galera perché “L’art. 507 del Codice Penale, in relazione al reato di boicottaggio, recita:  “Chiunque, […], mediante propaganda o valendosi della forza ed autorità di partiti, leghe o associazioni, induce una o più persone a non stipulare patti di lavoro o a non somministrare materie o strumenti necessari al lavoro, ovvero a non acquistare gli altrui prodotti agricoli o industriali, è punito con la reclusione fino a tre anni”.  […]- La condotta diventa penalmente rilevante solamente qualora si usi la propaganda o ci si avvalga dell’autorità e della forza di partiti, leghe o associazioni nei confronti di una o più persone. “. Oggi in Italia, e nella UE,  nessuno si azzarda anche solo a ipotizzare il boicottaggio dei prodotti esteri, o a proibire l’assunzione di stranieri quando ci sono italiani disoccupati.

Se tuttavia si facesse un sondaggio chiedendo agli italiani autoctoni, esclusi coloro che hanno acquisito la cittadinanza provenendo da altri Stati e loro discendenti, se approverebbero o meno un indirizzo governativo del genere, sarebbe interessante conoscere i risultati.

Facciamo una ipotesi fantascientifica: se la strategia di Trump fosse applicata coerentemente, cosa accadrebbe negli USA? Il primo effetto sarebbe il riportare negli USA la produzione di “tutto”: elettronica, automobili, oggettistica. Niente più scarpe Nike fabbricate in Asia, ad esempio. L’occupazione USA aumenterebbe, e aumenterebbero anche i prezzi delle merci, perché fabbricate negli USA, ma si ridurrebbe in corrispondenza il flusso di moneta verso l’estero, sia come costi che come profitti. Si ridurrebbero però anche i profitti delle aziende USA che adesso all’estero sostengono costi del lavoro molto più bassi.

Un secondo effetto sarebbe l’aumento dell’occupazione USA. Aumenterebbe il costo del lavoro negli USA, e contemporaneamente crollerebbero le rimesse di denaro verso l’estero degli immigrati negli USA. La manodopera proveniente dall’estero divenuta così disoccupata sarebbe, se Trump sarà coerente, espulsa. Questo comporterà un aumento dei costi per le aziende private, e un aumento dei costi per le forze di polizia perché l’espulsione dagli USA di 12 milioni di stranieri, ipotizzata da Trump, comporterà costi di polizia enormi. Espellere ogni giorno 10.000 immigrati dagli USA  per quattro anni sarà una impresa non facile da realizzare, anche se fattibile, e Trump lo sa benissimo. Uno dei vincoli che Trump incontrerà sarà la Costituzione ma se la sua strategia portasse veramente più occupazione e più sicurezza il consenso che otterrà sarà plebiscitario. Nell’Europa del XX secolo è già accaduto che un politico, riportando il suo Paese alla piena occupazione, abbia ottenuto un consenso plebiscitario a modifiche imponenti, e qualche anno prima inconcepibili, al sistema legale.

I cittadini USA che hanno votato Trump sono stanchi di estinguere incendi all’estero e veder crescere  focolai di incendio in casa; così come sono stanchi di vedersi sempre più poveri mentre altri Stati esteri vantano tassi di crescita a due cifre. La comunicazione mediatica vale sempre. Se qualche decennio fa in Italia si sognava “l’America” adesso i nordamericani vedono il benessere crescere esponenzialmente in Cina. Se qualche decennio fa scienziati, ingegneri e militari ammiravano le conquiste USA, adesso lo Stato leader nella ricerca elettronica, nella biologia, nell’informatica, è la Cina. Che lo è anche grazie al cliente USA, che per di più è anche suo debitore. E’ un circolo perfetto: i consumatori USA comprano prodotti fabbricati in Cina, e la Cina impiega parte del ricavato per finanziare il debito pubblico USA, consentendo così agli USA di acquistare ancora più dalla Cina. Il processo, senza cambiamenti, poteva continuare fino a quando la Cina fosse di fatto diventata proprietaria degli USA, e la capacità tecnologica USA fosse scesa a zero o quasi. Sembra che Trump voglia impedirlo.

Data:

24 Gennaio 2025

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