Consultazioni al via il 4 aprile
Due giorni di consultazioni per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Si inizierà mercoledì prossimo, 4 aprile, alle 10,30 con la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, per concludere giovedì alle 16.30 con il Movimento 5 stelle.
Dopo la presidente del Senato, sempre nella mattinata di mercoledì verranno ricevuti alle 11,30 il presidente della Camera, Roberto Fico, e alle 12,30 il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Nel pomeriggio alle 16,00 e alle 16.45 sarà la volta, rispettivamente, del Gruppo Svp per le Autonomie del Senato e del Gruppo Misto sempre di palazzo Madama, seguito dall’omologo della Camera alle 17.30. La prima giornata si concluderà con il colloquio alle 18.30 con Fratelli d’Italia.
Si riprenderà giovedì 5 aprile alle 10 con il Pd, seguito alle 11 da Forza Italia e alle 12 dalla Lega. Chiusura il pomeriggio, alle 16,30, con il Movimento 5 stelle.
“Convergenze sui temi, solo Pd si sottrae”
“Ci stiamo preparando alle consultazioni, che si terranno la settimana prossima. Prima di presentarci dal Presidente Mattarella abbiamo invitato i capigruppo delle altre forze politiche al confronto, per sapere prima di tutto se ci sono convergenze sui temi importanti del Paese. E posso dirvi che ci sono, sia a destra che a sinistra“. Così il leader M5S Luigi Di Maio, in un video postato su Facebook.
“L’unico gruppo che finora si è sottratto completamente al confronto sui temi – continua il leader M5S – è stato il Pd, che sta ancora portando avanti la linea di porsi come freno al cambiamento. Noi continueremo a dimostrare maturità e responsabilità, come abbiamo fatto con la scelta di rinunciare ad eleggere due vicepresidenti, uno alla Camera e uno al Senato, che quindi sono andati al Pd. E anche a loro auguro buon lavoro”.
“Non ci interessano le poltrone ma le soluzioni che aspettiamo da 30 anni. Le soluzioni, i temi sono la nostra priorità. Poi, come ho sempre detto, della composizione del governo e quindi dei ministri si parlerà con il Presidente Mattarella, com’è giusto che sia”, continua.
“Basta premier non votati da nessuno o, ancora peggio, premier che hanno perso”, afferma ancora Di Maio, che continua: “Per il resto parlano i numeri. M5S, Lega, Fi, Fdi e Pd hanno tutti proposto agli italiani un candidato premier. Quello del Movimento, ossia il sottoscritto, è stato votato da 11 milioni di italiani, quasi il doppio del secondo più votato, con oltre il 32% dei consensi. Per cui il mio obiettivo è garantire che la volontà popolare venga rispettata”.
Inps: 7 pensioni su 10 sotto i mille euro
In Italia 7 pensioni su 10 sotto la soglia dei mille euro. Lo scorso primo gennaio il 70,8% delle pensioni erogate per il settore privato, 12,8 milioni di assegni, sono infatti state inferiori a 1.000 euro. E’ quanto documenta l’Inps nel suo osservatorio sulle pensioni, rilevando che per le donne la percentuale è decisamente inferiore arrivando all’86,6%.
Nel complesso al primo gennaio 2018 le pensioni erogate erano 17.886.623 con un calo di circa 143 mila unità rispetto a inizio 2017: di queste 13.979.136 erano di natura previdenziale, mentre le rimanenti 3.907.487 sono di natura assistenziale. La spesa complessiva annua risulta pari a 200,5 miliardi di euro (di cui 179,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali): un dato, spiega l’Istituto, ottenuto moltiplicando per 13 mensilità (12 nel caso delle indennità di accompagnamento) il valore dell’importo mensile di gennaio.
PENSIONI LIQUIDATE – Per quanto riguarda le pensioni liquidate, nel 2017 sono state 1.112.163 per il settore privato: di queste poco meno della metà (553.105, pari al 49,7%) erano di natura assistenziale (507.177 per gli invalidi civili e 45.928 assegni sociali). L’Inps sottolinea come gli importi annualizzati, stanziati per le nuove liquidate del 2017, ammontano a 10,8 miliardi di euro, un valore che rappresenta circa il 5,4% dell’importo complessivo annuo in pagamento allo scorso primo gennaio.
NUOVE PENSIONI – Le nuove pensioni erogate ai dipendenti privati sono state 335.246, il 30,1% del totale, per un importo annualizzato di 5,44 miliardi (il 50,2% del totale). Le nuove prestazioni erogate agli autonomi sono state invece 215.439. Le pensioni liquidate nelle altre gestioni e assicurazioni facoltative sono state 8.373.
GESTIONI – Oltre la metà delle pensioni – spiega l’Inps – è in carico alle gestioni dei dipendenti privati delle quali quella di maggior rilievo (95,6%) è il Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti che gestisce il 48,2% del complesso delle pensioni erogate e il 61,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi elargiscono il 27,5% delle pensioni per un importo in pagamento del 23,9% mentre le gestioni assistenziali erogano il 21,8% delle prestazioni con un importo in pagamento di poco superiore al 10,4% del totale.