Al polacco Tomasz Marczynski va la sesta tappa della Vuelta dopo 204 Km da Vila-Real a Sagunt, precedendo in volata il connazionale Polyanski (Bora-Hansgrohe) e lo spagnolo Mas (Quick Step). Quarto Sanchez (Astana) e quinto Polanc (UAE Emirates), entrambi a 8’’ dal primo. Chris Froome, giunto al traguardo insieme ad Aru e Nibali con 26’’ di ritardo dal vincitore, conserva la maglia rossa.
LA CORSA – Doveva essere una tappa tranquilla per gli uomini di alta classifica, fatta per i corridori dal medio profilo e invece da Froome a Chaves, passando da Van Garderen a Nibali fino ad arrivare a Fabio Aru, hanno dovuto tutti affilare gli scarpini e tirar fuori la lingua per evitare di arrivare al traguardo con diversi minuti di ritardo. La fase più bella della gara inizia a 30 chilometri dall’arrivo. E ad accenderla è soprattutto un uomo che, dopo la Vuelta, ha già annunciato l’addio al ciclismo: Alberto Contador.
Il tre volte vincitore della Vuelta di Spagna (2008-2012-2014) ha sfoderato tutta la sua classe e l’esperienza per gettare scompiglio nel gruppo dei migliori, approfittando dei tratti in salita con il 22% di pendenza. E solo grazie alla grinta dimostrata fino a pochi chilometri da Sagunt, la tappa di oggi non si è rivelata una noia mortale con il team Sky, come al solito, a controllare tutto e tutti per portare in “carrozzella” il proprio capitano e leader della Vuelta. Alla fine riescono a tenere il passo un po’ tutti gli uomini di alta classifica, anche se con un tantino di fatica. Da segnalare la brutta caduta dello statunitense Betancourt che, dopo aver perso la presa del manubrio, perde l’equilibrio e si trascina il colombiano Chaves
In Classifica Generale Froome precede Chaves di 11”, Roche di 13”, Van Garderen di 27” e Nibali (5°) di 36”; Aru, invece, è 7° a 43”.
(Foto dal sito web http://www.lavuelta.com – si ringrazia)