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Conte: “Via a revoca concessione ad Autostrade”

Conte: “Via a revoca concessione ad Autostrade”

cms_9981/conte_genova_toninelli_foto_chigi.jpgRevoca della concessione ad Autostrade senza aspettare l’esito dell’inchiesta sulla tragedia del ponte Morandi. “Non possiamo attendere i tempi della giustizia penale” ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, organizzato presso la sede della prefettura, dopo la tragedia del crollo del viadotto, confermando il via libera alla procedura.”Abbiamo l’obbligo di far viaggiare tutti i cittadini in sicurezza e disporremo la revoca della concessione ad Autostrade, a cui incombeva l’onere, l’obbligo e il vincolo di curare le manutenzioni di questo viadotto e assicurare agli utenti di poter viaggiare in sicurezza”.

“Proclameremo una giornata di lutto nazionale, che cercheremo di far coincidere con le cerimonie funebri” ha detto Conte. I funerali di Stato dovrebbero tenersi sabato mattina. Dalla prefettura del capoluogo ligure sottolineano, però, che le notizie sono ancora in via di aggiornamento e si dovranno attendere le prossime ore per una conferma ufficiale.

Il premier Conte ha annunciato, poi, la delibera dello stato d’emergenza e lo stanziamento di cinque milioni di euro per i primi interventi. “Abbiamo deliberato di accogliere la richiesta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e decretare lo stato di emergenza per 12 mesi in conseguenza degli eventi di ieri mattina, a causa del crollo del viadotto noto come Ponte Morandi e stanziato per primi interventi 5 milioni sul fondo delle emergenze nazionali“.

“La contabilità dei morti aumenta mano a mano che passano le ore, non possiamo che esprimere la nostra vicinanza a loro, le loro famiglie e al personale sanitario che sta lavorando. Abbiamo visitato feriti in condizioni gravi – aggiunge – e raccolto le loro testimonianze. A tutti i feriti e le persone che versano in gravi condizioni auguriamo una ponta guarigione”.”Sono tragedie inaccettabili, in una società moderna non devono accadere. Questo governo farà di tutto perché non si verifichino più” assicura Conte rivolgendo un “sincero applauso alla macchina dei soccorsi” e chiarendo di aver ricevuto “garanzie dalla procura per la rimozione delle macerie”. Il premier ha ribadito anche l’intenzione di far partire al più presto un piano di monitoraggio delle infrastrutture italiane “per garantire massima serenità e sicurezza alla popolazione”.

LA REPLICA DI AUTOSTRADE

“In relazione all’annuncio dell’avvio della procedura di revoca della concessione, Autostrade per l’Italia si dichiara fiduciosa di poter dimostrare di aver sempre correttamente adempiuto ai propri obblighi di concessionario, nell’ambito del contraddittorio previsto dalle regole contrattuali che si svolgerà nei prossimi mesi – scrivono in una nota -. E’ una fiducia che si fonda sulle attività di monitoraggio e manutenzione svolte sulla base dei migliori standard internazionali. Peraltro non è possibile in questa fase formulare alcuna ipotesi attendibile sulle cause del crollo”. “Autostrade per l’Italia sta lavorando alacremente alla definizione del progetto di ricostruzione del viadotto – aggiungono -, che completerebbe in cinque mesi dalla piena disponibilità delle aree. La società continuerà a collaborare con le istituzioni locali per ridurre il più possibile i disagi causati dal crollo”.

TONINELLI

“Desecreteremo integralmente tutti i contratti in essere con i concessionari Autostrade e li pubblicheremo sul sito del @mitgov – twitta il ministro delle Infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli -. Inoltre con il Governo del cambiamento non ci saranno più convenzioni che avvantaggiano i gestori privati a discapito dello Stato. #maipiù #Genova”.

Gli altri ponti di Morandi

cms_9981/viadotto_bisantis_wikipedia_glabb.jpgNon c’è solo il ponte crollato a Genova tra i progetti realizzati da Riccardo Morandi, l’ingengere romano che iniziò a lavorare in Calabria negli anni Venti, ideando strutture in cemento armato per il recupero di edifici che riportavano i danni del terremoto del 1908. Da Agrigento a Maracaibo, passando per la Libia, sono diverse le strutture che portano il nome di Morandi. Studioso delle strutture di calcestruzzo armato precompresso, nel 1948 ottenne il primo brevetto sul sistema di precompressione che porta il suo nome. Quindi realizzò varie opere in calcestruzzo armato precompresso, tra cui ponti, costruzioni industriali e centrali termoelettriche.

VIADOTTO AGRIGENTO

Tra le opere di Morandi c’è il viadotto Petrulla, che collega Agrigento e Porto Empedocle e costruito dall’ingegnere nel 1970. Chiuso negli anni scorsi per la messa in sicurezza e poi riaperto con forti restrizioni al traffico veicolare per il degrado dei piloni, nel 2014 era crollata una campata sulla strada statale 626 tra Ravanusa e Licata, ’spezzandosi a metà per effetto della crisi del sistema di precompressione. Poi l’anno scorso, un caso di ’ammaloramento’, o degrado, evidente del calcestruzzo aveva portato alla chiusura del viadotto. “Lungo il viadotto si vedevano le pile forate col calcestruzzo completamente degradato e l’armatura che veniva fuori – ricorda Paolo Clemente, ingegnere strutturista del Dipartimento di sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali dell’Enea -. Eravamo a poche centinaia di metri dal mare quindi la salsedine aveva sicuramente avuto un ruolo importante nel degrado della struttura”, ma è chiaro che lì era mancata la manutenzione.

PONTE BISANTIS

Il ponte Bisantis o viadotto sulla Fiumarella, conosciuto anche lui come ponte Morandi, è un ponte ad arco stradale e pedonale, composto da un’unica carreggiata e da 3 corsie, costruito su una sola arcata in calcestruzzo armato, che collega il centro di Catanzaro con la Strada dei Due Mari e con la periferia Nord Ovest della città. Fu realizzato tra il 1959 e il 1962.

PONTE MARACAIBO

Porta la firma di Morandi anche il ponte General Rafael Urdaneta sul lago di Maracaibo, in Venezuela, collega Maracaibo con gran parte del resto del Paese. Prende il nome dal generale Rafael Urdaneta, eroe venezuelano nella Guerra d’Indipendenza e venne inaugurato nel 1962. Due anni più tardi alcune parti del ponte crollarono dopo una collisione con la petroliera causando la morte di sette persone.

IN LIBIA

Uno dei progetti di Morandi è poi il ponte sul Wadi al-Kuf, in Libia, costruito tra il 1965 e il 1971, a 20 km da Beida. L’anno scorso il ponte è stato chiuso alla circolazione di autoveicoli e pedoni in seguito al suo deterioramento strutturale.

GLI ALTRI PONTI

Tra gli altri ponti progettati dall’ingegnere romano c’è il Ponte Vespucci, sull’Arno a Firenze, realizzato assieme agli architetti Giorgio Giuseppe Gori, Enzo Gori ed Ernesto Nelli e il ponte intitolato a Giuseppe Capograssi a Sulmona. Tra le opere a firma Morandi figura inoltre il ponte Costanzo, che passa sulla valle del fiume Irminio tra Ragusa e Modica e realizzato tra il 1975 e il 1984.

Forte scossa di terremoto in Molise

cms_9981/sismografo_xin.jpgUna forte scossa sismica è stata registrata in Molise alle ore 23.48 di ieri con magnitudo 4.7. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Il terremoto, con epicentro localizzato nel Comune di Montecilfone, in provincia di Campobasso, è stato avvertito dalla popolazione. Nella stessa zona, riferiscono dall’Ingv, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, alle 3.29 di questa notte è stata registrata una seconda scossa di magnitudo 2.3.

’’Da una prima ricognizione effettuata, siamo propensi ad affermare che il movimento sismico che ha interessato il territorio molisano non abbia prodotto danni significativi a cose e persone” comunica in una nota il presidente della Regione Molise, Donato Toma, che sta seguendo e coordinando tutte le operazioni. “I sopralluoghi stanno proseguendo e con la luce del giorno potremo avere un quadro più circostanziato della situazione che viene tenuta costantemente sotto controllo. I tecnici, inoltre, continuano a monitorare la Diga del Liscione” informa il governatore.

’’Voglio ringraziare – dice Toma – innanzitutto i sindaci che diligentemente si sono messi al lavoro per l’organizzazione e la gestione della prima fase dell’emergenza e hanno rassicurato i cittadini, ma anche gli altri soggetti istituzionali che si sono immediatamente resi disponibili e operativi, la Prefettura di Campobasso, il Corpo dei Vigili del fuoco, la Sala operativa della Protezione civile regionale di Campochiaro, che sono stati letteralmente presi d’assalto dalle telefonate di numerosi cittadini che chiedevano informazioni. Nei prossimi giorni – conclude – gli Uffici tecnici comunali proseguiranno con la verifica degli edifici nei rispettivi territori per valutare se il sisma abbia prodotto danni’’.

Non si sono registrati danni a cose o persone in Campania. Lo rende noto la Protezione civile della Regione Campania, che si è messa subito in contatto con i vigili del fuoco della provincia di Caserta: l’area del Matese è infatti quella più prossima all’epicentro e nella quale la scossa è stata maggiormente avvertita. Oltre 60 le telefonate pervenute alla Sala operativa regionale da parte di cittadini del territorio che chiedevano informazioni sul terremoto: nessun danno è stato segnalato.

E’ morta Rita Borsellino

cms_9981/Borsellino_Rita_Fg.jpgÈ morta Rita Borsellino, 73 anni, la sorella del giudice Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992. Era malata da tempo ed era ricoverata all’ospedale Civico di Palermo. La camera ardente sarà allestita giovedì mattina al Centro Studi, intitolato al fratello, in via Bernini 52 nel capoluogo siciliano.

L’ultima uscita pubblica risale allo scorso 18 luglio, alla vigilia del 26esimo anniversario della strage di via D’Amelio. Visibilmente stanca e molto affaticata, Rita Borsellino, nonostante fosse costretta sulla sedia a rotelle, voleva essere presente, come ha fatto negli ultimi 25 anni. ’’La memoria è vita che si coltiva ogni giorno’’, aveva detto Rita Borsellino in quella occasione.

Appena si è sparsa la notizia della sua morte sono stati tanti i palermitani che si sono recati, come in una lenta processione, in via D’Amelio. In silenzio. C’è chi prega e chi ricorda un aneddoto vissuto con la sorella del giudice. “Provo grandissimo dolore per la scomparsa di Rita Borsellino, che con la sua dolce determinazione ha combattuto tante battaglie non solo di legalità e civiltà nella nostra Isola e nel nostro Paese – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. Rita ha saputo trasformare la tragedia e la violenza che hanno colpito la sua famiglia in impegno civile. Un impegno che ha contribuito a trasformare Palermo e che rimarrà scolpito nella storia e nella memoria di questa città”.

Dopo la morte del fratello Paolo era diventata una testimonial nella lotta alla mafia. Dopo la strage di via D’Amelio, il 19 luglio 1992, aveva iniziato a girare per le scuole per parlare ai giovani dea figura del giudice ucciso da Cosa nostra. Farmacista, sposata, tre figli, Rita Borsellino divenne nel 1995 vicepresidente di Libera, l’associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata nominata presidente onoraria nel 2005. Carica che ha ricoperto fino a quando, nell’inverno dello stesso anno, si era candidata alla presidenza della Regione Siciliana. Dal 1994 assieme all’ARCI Sicilia e in seguito con la collaborazione di Libera contribuisce all’ideazione e alla crescita dell’iniziativa ’La Carovana Antimafie’, un’esperienza ormai di carattere internazionale che mira a ’’portare per tutte le strade’’ l’esperienza di un’antimafia propositiva che vuole incidere positivamente sulla realtà economica, sociale, amministrativa dei luoghi che attraversa stringendo intrecci solidali ed etici tra i cittadini, le istituzioni e le diverse realtà della società civile organizzata presenti sui territori. Rita Borsellino è stata anche parlamentare europea.

“Ciao Rita è stato bello camminare insieme, grazie per la tua gentilezza, per il tuo coraggio, per la tua voglia di combattere – scrive l’associazione Libera -. Ci mancherai molto. Ci mancheranno le tue parole, la tua passione, il tuo impegno civile e politico e la tua sete di vita. E, ricordandoti, cercheremo di essere anche noi, un po’ più vivi”.

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16 Agosto 2018