“IPERCONNESSI”: LA SCUOLA GUARDA AL MONDO DELLA RETE

Le tracce della maturità invitano alla riflessione… ma il messaggio sarà stato recepito?

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cms_26562/0.jpegLa scuola sponsorizza tantissime iniziative relative all’utilizzo consapevole della rete. Consapevolezza, parola magica che si collega anche con il percorso di educazione civica come “Cittadinanza digitale”; ma nelle classi, come anche nelle cene di fine anno, tutto sembra tranne che sia stato recepito il messaggio originale.

Infatti, prima ancora di scambiarsi un “ciao” nel momento dell’incontro si preleva dalla tasca o dalla borsa il cellulare per taggarsi immediatamente nel luogo dell’evento, ristorante, discoteca o bar che sia. Prima far sapere a tutto il mondo che si è in un posto preciso, e poi, magari, al compagno di tavolo.

Percorsi sulla legalità, sul cyberbullismo, incontri con polizia postale e forze dell’ordine, anche con testimonianze dal vivo di persone vittime dei fenomeni della rete, sembrano tutti vanificati dal bisogno di apparire o lasciar apparire quella sensazione di felicità esteriore quando, magari, interiormente ci si sente soli.

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Chi ha una vita piena, attiva, non ha molto tempo da condividere con uno schermo, quello schermo che, invece, dovrebbe o potrebbe essere usato come fonte di informazione, dialoghi, curiosità: si è depistati, i ragazzi vengono portati fuori rotta da quell’insieme di VIP o presunti tali che con un reel diventano i nuovi fenomeni della rete, portatori della verità, alla faccia di chi la verità la va a ricercare tra libri scritti da chi ha studiato, chi ha vissuto, e chi ancora studia e vive.

Ogni novità, che sia ministeriale, politica, amministrativa, sportiva dà il “la” ad un concerto stonato di insulti, opinioni non richieste, offese, attacchi gratuiti contornati dalle faccine “simpatiche” che dovrebbero rappresentare lo stato d’animo di chi legge; stato d’animo che, però, non trasparirà mai da dietro una tastiera.

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E a volte è davvero deprimente notare come in una serata di fine anno i ragazzi siano seduti l’uno accanto all’altro uniti da una connessione 5G che fa il giro del mondo per poi arrivare a 50 cm di distanza. Sembra proprio una rete che, paradossalmente, allunga le distanze… social(i).

Ivano De Luca

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