«MUSICHE E CANTI PER IL NATALE»
Stasera con Roberto Ottaviano presso la Basilica Pontificia di San Nicola

A pochi giorni di distanza dalle celebrazioni del Santo Patrono di Bari, la Basilica di San Nicola, torna a vivere un’atmosfera di giovialità con l’evento «Musiche e canti per il Natale». Organizzato dal sassofonista di fama internazionale Roberto Ottaviano con l’associazione Nel Gioco del Jazz, in occasione dell’805° anniversario dell’approvazione dell’Ordine dei predicatori, il concerto debutta stasera (ore 20:30) nel luogo di culto dedicato al santo che tutto il mondo accomuna alla leggenda di Babbo Natale (Santa Claus).
La serata nasce grazie al sostegno della rete di associazioni e imprese creative di Puglia nel campo della musica, del cinema, degli eventi live e della ristorazione, conosciuta con l’acronimo F.a.m.e., «Food, art, move, event». Ottaviano, guiderà il gruppo di musicisti formato dalla vocalist Serena Fortebraccio, dalla violinista Luisiana Lorusso, dal fisarmonicista Vince Abbracciante, dal chitarrista Nando Di Modugno, dal contrabbassista Giorgio Vendola e dal percussionista Pippo D’Ambrosio nell’esecuzione di brani legati al Natale e al solstizio d’inverno nell’ambito di differenti tradizioni etniche, oltre a composizioni di Ryuichi Sakamoto, Björk, Peter Gabriel e molti altri musicisti contemporanei.
«Padre Giovanni Distante mi ha nuovamente affidato il tradizionale concerto di Natale della Basilica, e con rinnovato entusiasmo ne ho raccolto l’importanza laica e religiosa al contempo», spiega Ottaviano. «Oggi più che quattro anni fa, certezze e verità traballano e si mescolano con le tragedie che ci circondano, in casa ed ai confini di tutto il mondo. A me preme nuovamente raccogliere sensibilità diverse, eppure compatibili, per celebrare due cose: il mistero che pervade una parte della nostra umanità e quanto sia possibile raccogliersi intorno alla musica come spazio di riflessione, cura ed elevazione. L’inclusione e la condivisione sono la nostra unica speranza - conclude Ottaviano - e la cristianità, mettendo al bando le sue ipocrisie, deve giocare il proprio ruolo insieme alla società civile». Riflessioni che si legano alle finalità della rete F.a.m.e., che si pone l’obiettivo di collaborare per il raggiungimento di obiettivi condivisi, progettualità culturali, mettendo a disposizione risorse (umane, economiche e tecniche), con l’auspicio di fronteggiare i cambiamenti e le sfide del mercato, per essere più competitivi nel panorama della “creatività”.
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