"NAPOLI A PARIGI": SESSANTA CAPOLAVORI DEL MUSEO DI CAPODIMONTE ESPOSTI AL LOUVRE
Opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci incantano i visitatori nella Ville Lumière

Riaffermando l’importanza della collaborazione tra istituzioni museali europee, il Museo del Louvre ha stretto una partnership di portata senza precedenti con il Museo di Capodimonte per l’anno 2023.
IL MUSEO DI CAPODIMONTE
Antica residenza di caccia dei sovrani borbonici, la Reggia ospita oggi uno dei musei più grandi d’Italia e una delle pinacoteche più importanti d’Europa, sia per numero che per qualità delle eccezionali opere conservate. Capodimonte è uno dei pochi musei della penisola le cui collezioni permettono di presentare tutte le scuole della pittura italiana. Ospita inoltre il secondo gabinetto da disegno in Italia dopo quello degli Uffizi oltre a un notevole corredo di porcellane.
LA MOSTRA AL CUORE DELLE COLLEZIONI
Una sessantina dei massimi capolavori del museo napoletano saranno esposti in tre diversi luoghi del Louvre.
Salon Carré, Grande Galerie e sala Rosa (ala Denon, 1° piano)
Il desiderio dei due musei è quello di vedere i capolavori eccezionali di Napoli mescolarsi con quelli del Louvre, in una presentazione davvero eccezionale: l’unione delle due collezioni offrirà ai visitatori per sei mesi uno scorcio unico della pittura italiana del Quattrocento. nel XVII secolo, consentendo anche una nuova visione delle collezioni del Louvre e di Capodimonte.
Trentatré dipinti di Capodimonte, tra i massimi della pittura italiana, entreranno in dialogo con le collezioni del Louvre (opere di Tiziano, Caravaggio, Carracci, Guido Reni solo per citarne alcuni), o le completeranno consentendo la presentazione di scuole poco o per niente rappresentate – in particolare, ovviamente, la singolare scuola napoletana, con artisti dalla forza drammatica ed espressiva come de Ribera, Francesco Guarino o Mattia Preti.
Questa sarà anche l’occasione per scoprire la travolgente Crocifissione di Masaccio, grande artista del Rinascimento fiorentino ma assente nelle collezioni del Louvre, un grande dipinto storico di Giovanni Bellini, La Trasfigurazione, di cui il Louvre non ha equivalenti o altri tre di I dipinti più magnifici del Parmigianino, tra cui la famosa ed enigmatica Antéa. Il confronto di queste opere con i Correggio del Louvre si preannuncia certamente uno dei momenti salienti di questo incontro.
Sala della cappella (ala Sully, 1° piano)
La collezione Capodimonte è il risultato di una storia unica nelle collezioni italiane, che spiega in gran parte la diversità delle opere ivi presentate. Prima dell’Unità d’Italia (ad essa fu annesso il Regno delle Due Sicilie nel 1861), tre dinastie ebbero un ruolo essenziale nella costituzione di questo imponente insieme: i Farnese, i Borboni ei Bonaparte-Murat.
Riunendo dipinti importanti come il Ritratto di Papa Paolo III Farnese con i nipoti di Tiziano e il Ritratto di Giulio Clovio di Greco, spettacolari sculture e oggetti d’arte, tutti prestiti eccezionali – tra cui il Cofanetto Farnese, il più prezioso e raffinato di L’oreficeria rinascimentale lavora con la saliera di Francesco I di Benvenuto Cellini e lo straordinario biscotto di Filippo Tagliolini, La caduta dei giganti – la mostra nella Sala della Cappella permetterà ai visitatori di scoprire la ricchezza di questa collezione, riflesso e testimone delle diverse età del Regno di Napoli.
Sala dell’orologio (ala Sully, 2° piano)
Ricco di oltre 30.000 opere, il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe di Capodimonte deve parte dei suoi tesori a Fulvio Orsini, umanista, grande studioso e bibliotecario del Cardinale Alessandro Farnese, detto il Gran Cardinale e nipote di Papa Paolo III. Orsini costituì la prima collezione al mondo a considerare disegni di studio e disegni preparatori. Questo approccio nuovo e rivoluzionario gli farà acquisire quattro favolosi cartoni che allora erano considerati mano di Raffaello e Michelangelo. Il Mosè davanti al roveto ardente di Raffaello e il Gruppo di soldati di Michelangelo sono preparatori alle decorazioni del Vaticano e oggi riconosciuti come rare opere autografe. Il cartone della Madonna del Divino Amore e quello di Venere e Amore sono considerati opere eseguite nell’immediato entourage dei due maestri.
Queste rarissime opere saranno presentate al Louvre in dialogo con famosi cartoni custoditi nel Cabinet des Dessins du Louvre come la Santa Caterina di Raffaello o il cartone de La Moderation di Giulio Romano, il più stretto allievo e collaboratore di Raffaello, recentemente restaurato.
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